In radio dal 23 luglio “Nel limite dell’impossibile” di Igor Nogarotto

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“Nel limite dell’impossibile” è il singolo di Igor Nogarotto che anticipa l’uscita del concept album “La voce del servo”, prevista per il 21 settembre, ispirato allo storico EP di Franco Battiato. Inoltre, l’artista Igor Nogarotto organizza una raccolta fondi. Andiamo ad approfondire.

Fuori dal 23 luglio “Nel limite dell’impossibile” di Igor Nogarotto

Nel limite dell’impossibile” di Igor Nogarotto è dal 23 luglio in rotazione radiofonica nazionale e lancia una sfida alle immondizie musicali del nostro tempo di cui già parlava Battiato 43 anni fa nella canzone Bandiera bianca contenuta nell’EP La voce del padrone.

Commenta l’artista a proposito delle ‘immondizie musicali’

Secondo Igor Nogarotto: “Il limite dell’indecenza è stato ampiamente superato. Sta per tornare la vera musica italiana, quella dei testi ricercati dei cantautori, delle melodie che restano nel tempo, dei sound originali che rendono gli artisti riconoscibili” e conclude: “Questa canzone e l’intero progetto del mio nuovo album – La voce del servo – daranno un impulso in questa direzione“.

Cosa rappresenta il brano “Nel limite dell’impossibile”?

Il brano Nel limite dell’impossibile esprime il disagio del non piacersi e la paura di ammetterlo a causa dei condizionamenti sociali: “e lo vorresti urlare” mentre sei alla ricerca di uno spiraglio di speranza e desidereresti trovare la forza per superare i tuoi limiti, anche se ti sembra impossibile e a quel punto… Shakedown! Il mantra da ripetere, lo shock addizionale (utilizzato da Gurdjieff e ripreso da Battiato in Shock in My Town) contro le contingenze esterne. Nel testo, a tratti surreale, nella melodia e negli arrangiamenti emergono chiaramente riverberi battiateschi.

E’ online il videoclip del brano “Nel limite dell’impossibile”

Il videoclip del singolo “Nel limite dell’impossibile” vede la regia di Tommaso Trombetta e il montaggio di Jessica Corrao.

Il video: https://youtu.be/_SrQtK_hDzA

Battiato c’è “Nel limite dell’impossibile” di Igor Nogarotto


La voce del padrone, che ascoltai su cassetta il 21 settembre 1981, ha fatto eruttare la mia vena creativa e mi ha trasmesso l’urgenza di comunicare attraverso la Musicaspiega il cantautore Igor Nogarotto. E prosegue: “Rispetto all’idea gurdjieffiana rappresentata da Battiato dell’IO Padrone, coscienza e volontà dell’Individuo, il mio progetto è incentrato sul Servo ed è legato al Super-IO ossia all’insieme di condizionamenti e imposizioni di una Società che ci opprime e ci rende frustrati e obbedienti, impedendo il naturale sviluppo della nostra Essenza”.

Igor Nogarotto: “Quando Battiato ha lasciato la linea orizzontale per seguire quella verticale verso lo spirito, mi sono ripromesso che l’avrei ringraziato per avermi fornito lo strumento per curare la mia sofferenza e che avrei creato un percorso sonoro motivazionale per dare a mia volta una mano a chi è in difficoltà, il risultato sono le 15 tracce dell’album La voce del Servo: il linguaggio immediato della musica, che tocca senza filtri le nostre corde emotive, può essere una panacea, può infondere consapevolezza emotiva e può spronarci verso la realizzazione dei nostri sogni e obiettivi”. (L’album La voce del Servo esce il 21 settembre, stessa data di La voce del padrone, 43 anni dopo n.d.r.)

Cosa rappresenta “La voce del servo”?

La voce del SERVO” è il riscatto di chi, partendo da una posizione sociale di svantaggio, si è comunque messo in gioco, ha fallito ed è caduto tante volte, ma con determinazione si è sempre rialzato e ha continuato a credere nei propri ideali;

  • è un percorso sonoro motivazionale;
  • è l’ossimoro malattia – Cura, depressione – estasi, imprecazione – preghiera;
  • è la verbizzazione del sostantivo Servo che diviene verbo, che prima perde e poi riprende la parola, perché “Io servo“, non nel senso che servo un padrone, bensì “Io ho preso consapevolezza che servo, che sono utile, che prima di tutto, per il mio bene, ho bisogno di me stesso: Io SERVO a me stesso“.

Il concetto gurdjieffiano di Padrone rappresenta la coscienza e la volontà dell’Individuo: oggi la crescente frammentazione dell’IO ci rende sempre più servi e schiavi dell’omologazione, sempre più inabili nell’affermare la nostra specificità.

Il Servo rappresenta il Super-IO, l’insieme dei condizionamenti e delle imposizioni di una Società che ci opprime e che ci rende frustrati e obbedienti, impedendo lo sviluppo naturale della nostra Essenza.

Un concept album di 15 orme in cui giorno dopo giorno lo spezzarsi del tuo equilibrio ti obbliga a morire a te stesso per poi combattere e rinascere.

Ogni orma è un passo in cui lasci una traccia del tuo passaggio sulla terra, in un climax emotivo e cognitivo che ti accompagna verso la tua rivincita.

La tracklist dell’album

1. Paradiso extraterrestre (Eden 2.0)

2. Arca2000 (Profezia)

3. Sono depresso (Depressione)

4. Crudo (Verità)

5. Nel limite dell’impossibile (Utopia)

6. #RAPPERUNANOTTE (Rivoluzione)

7. Amanda (Estasi)

8. Lavorare stanca (Vacanza)

9. Vado dal dottore (Ipocondria)

10. Un calcio a tutto (Vomito)

11. It’s so difficult 4 me (Frustrazione)

12. Fratelli Itaglians (Fuga)

13. Tentazione (Αυτοκτονία)

14. Pater Noster qui ES (Preghiera)

15. La luce oltre la siepe (Speranza)

Sinossi dei brani

1. Paradiso extraterrestre (Eden 2.0)

Regna l’armonia. Tra gli esseri viventi c’è un equilibrio, anche spietato, ma naturale e selettivo. Poi arriva l’uomo, il vero alieno sulla Terra. L’incapacità di comunicare e la volontà di prevaricare trasformano la legittimità del predatore nella criminalità dell’assassino: è Babele.

2. Arca2000 (Profezia)

Rumori di fondo in apertura, come in “Summer On A Solitary Beach“. L’arca, che biblicamente rappresenta la possibilità di salvezza, decolla: inizia il viaggio.

3. Sono depresso (De-Pressione)

È il male del secolo o forse soltanto il mio” sintetizza come la depressione pur essendo sempre più globale ti fa sentire completamente isolato. Effetto a-social?

4. Crudo (Verità)

La ricerca della verità contro le menzogne da cui siamo costantemente bombardati. Crudo, vero, il bisogno di tornare a fidarsi e affidarsi.

5. Nel limite dell’impossibile (Utopia)

Il non piacersi e la paura di ammetterlo. Quando vorresti superare il limite dei tuoi limiti e ti sembra impossibile.

6. #RAPPERUNANOTTE (Rivoluzione)

Per una notte, per una volta, sono io il RE. Sfiorare anche solo per un attimo la sensazione di avercela fatta. La musica RAP può essere protesta anche senza l’uso delle armi. La rivoluzione gentile di chi sa farsi valere senza violenza al grido di “No más guerras“.

7. Amanda (Estasi)

L’incontro con l’Amore travolgente che ti fa credere che (ieri) tutto e passato e che (domani) tutto è possibile.

8. Lavorare stanca (Vacanza)

Omaggio allo scrittore, mio conterraneo, Cesare Pavese e alla sua Opera omonima che ti riporta alla radice della semplicità, dei valori veri, del sacrificio che nobilita, mostrandoti quanto la ricchezza materiale sia noiosa e limitante.

9. Vado dal dottore (Ipocondria)

Ho immaginato come, oggi, suonerei una cover dei Bluvertigo, di un brano che la band a sua volta ha coverizzato da Battiato. “Il mio malditesta” è “Ho un terribile cerchio alla testa, mi dica Dottore, quanto tempo mi resta?

10. Un calcio a tutto (Vomito)

Arriva il momento in cui non ce la fai più e vorresti prendere tutti a calci, perché ogni cosa ti nausea fino a farti vomitare. Per tornare a stare bene, bisogna stare male.

11. It’s so difficult 4 me (Frustrazione)

Ho sempre amato il crossover di lingue che Franco utilizza miscelando inglese, francese, spagnolo. Un testo su “quanto è difficile“, in inglese, perché foneticamente è molto più efficace nel veicolare il messaggio.

12. Fratelli Itaglians (Fuga)

Il nuovo inno italiano: apparentemente uno slogan contro il Belpaese, in realtà una dichiarazione d’amore al mio Paese.

13. Tentazione (Αυτοκτονία)

Arriva QUEL momento, terribile, quando proprio non ce la fai più. Per la testa ti passano idee strane, estreme e contrastanti, dalla conversione alla trasgressione: sei sul ciglio di un burrone e sei tentato di lasciarti andare nel vuoto. Immagini di poter fare qualunque cosa. Anche di farla finita.

14. Pater Noster qui ES (Preghiera)

Constat de supernaturalitate?“. ES da verbo si fa inconscio, diviene istinto primordiale laico genotipico che si scontra con i condizionamenti mentali del SUPER IO della società alterandoci fenotipicamente.

La classicità battiatesca sublima dopo il suo incontro con Manlio Sgalambro (amo il suo libro “Del pensare breve“). Sì, una canzone in latino nel 2024, anarchia creativa, perché siamo “sommersi soprattutto da immondizie musicali“.

15. La luce oltre la siepe (Speranza)

La versione pro-positiva dell’opera di Harper Lee Il buio oltre la siepe” Premio Pulitzer per la letteratura. Finalmente… “Oltre la siepe non c’è più il buio“.

Dove trovare l’album “La voce del servo”?

Scelta controtendenza anche per la fruizione dei brani che non saranno inseriti sulle piattaforme digitali, né il CD sarà reperibile attraverso i consueti canali. L’unico modo è attraverso il crowdfunding con invio diretto delle canzoni a chi le ordina.

“L’album uscirà il 21 settembre, quando “saranno trascorsi esattamente 43 anni da quando la mia vita è cambiata: il primo giorno d’autunno del 1981 mia Madre mi fece ascoltare la cassetta de “La voce del padrone” del Maestro e da allora la Musica è la mia linfa, la mia Compagna, il mio rifugio”, afferma Nogarotto.

Con una donazione minima di euro 20 è possibile ricevere l’album (CD) direttamente a casa propria. Se invece del CD si preferiscono le canzoni in formato MP3 da ascoltare sul cellulare o portatile, si possono ricevere direttamente via e-mail.

Per i 15 brani MP3 dell’album, la donazione minima è di 10 euro.

Info: https://www.gofundme.com/f/la-voce-del-servo-nuovo-album-di-igor-nogarotto

https://spettacolo.periodicodaily.com/la-voce-del-servo-di-igor-nogarotto/

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