Il maestro Muti commuove l’arena di Verona con l’Aida

0
1125


Il maestro Muti fa ripartire la musica italiana dopo più di un anno di mutismo e conquista l’Arena di Verona con l’Aida di Verdi. Vediamo cosa c’è da sapere sul 98 esimo Festival.

Come è stato il ritorno del maestro Muti all’arena di Verona?


L’Arena di Verona riapre alla musica e accoglie la prima del 98 Festival con una delle opere più belle e famose l’Aida di Verdi. A dirigere l’opera c’è poi un ospite d’eccezione che torna a calcare il palco veronese dopo 41 anni. Stiamo parlando di Riccardo Muti che ha diretto l’opera davanti a 6000 spettatori ammessi ad entrare nell’arena per godersi lo spettacolo. La magia del maestro Muti che torna all’arena di Verona dopo 41 anni ha conquistato tutto il pubblico pur trattandosi di una Aida in forma di solo concerto, senza scene ma con solo i solisti e il coro dell’Arena sul palcoscenico.


Narnia festival: musica danza e teatro


Gli interpreti dell’Aida


Oltre al ritorno del grande direttore d’orchestra Riccardo Muti, acclamato e amato dal pubblico per il suo carisma nel dirigere l’opera, ha riscosso un grandissimo successo Eleonora Buratto che ha interpretato proprio Aida. Ma non sono stati da meno neanche gli altri interpreti. Tra cui Anna Maria Chiuri che ha interpretato Amneris e Radames nel ruolo di Azer Zada. L’assenza delle scenografie ha poi permesso di concentrare tutta l’attenzione sulla musica che magistralmente diretta dal maestro Muti ha reso alla perfezione il percorso emotivo dipinto da Verdi per ogni strumento, dalla potenza delle trombe alla delicatezza dei violini. Insomma un ritorno alla musica che non si ferma qui. Infatti ogni spettacolo che verrà messo in scena all’arena di Verona, dall Aida alla Traviata fino ad arrivare ai Pagliacci sarà abbinato a un museo o a un sito archeologico italiano. Per esempio l’Aida è stata abbinata al Museo Egizio di Torino, mentre la Traviata alla Galleria degli Uffizi. Insomma una bella iniziativa per valorizzare la musica, l’architettura, la storia e la cultura del nostro paese.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here