Il fotografo di Mauthausen è un film spagnolo proposto da Netflix nel 2018. Con la regia di Mar Targarona e l’interpretazione del protagonista Mario Casas, si racconta la vicenda di rivalsa e atrocità di Francisco Boix. Con estremo e cruento realismo, la storia del foto reporter spagnolo viene raccontata, gridata e fatta conoscere con violenza e verità.
La storia…
Francisco Boix fu imprigionato nel campo di concentramento di Mauthausen per essere un partigiano comunista ed essersi opposto a Francisco Franco nella guerra civile spagnola . Riportò con delle foto le atrocità commesse dalle SS sui prigionieri deportati ; denunciò, inoltre, la presenza di importantissimi personaggi della burocrazia al campo. Insieme agli altri comunisti, prigionieri e suoi compagni, decise di prendere una decisione difficilissima e pericolosissima : le sue foto testimoniarono , con efficacia di potenza indicibile, le stragi di massa naziste. Lo stesso Boix afferma «Qualcuno aveva contato ben 35 modi di morire a Mauthausen. Io avevo finito per conoscerli tutti alla perfezione»
Boix diventa, per la storia dell’Umanità, gli occhi di Mauthasen e la denuncia agli esperimenti orribili del dottor morte, Airbert Heim. I suoi negativi furono usati per condannare i nazisti. In particolare, nel processo di Norimberga, venne incastrato Ernst Kaltenbrunner , presente a Mauthausen , che negò di sapere l’esistenza dei campi di concentramento.
Il film…
Con un inizio in media res, racconta il coraggio di Francisco. Proprio come le fotografie dello spagnolo, rappresenta in maniera fredda e cruda una realtà vera e spogliata da ogni finzione astratta e da ogni tentativo di dimenticanza. Strettamente connessa alla realtà dei fatti e alla loro storia, riproduce il grigiore e il marcio della realtà nazista e dell’assoluta assenza di umanità. Poi, alla fine, una rivalsa. Uno dei film che più riescono a mostrare le persecuzione come l’epopea di un’Umanità offesa, svestita e torturata.