Il “Colpo di scena” di Buccirosso al Manzoni di Milano

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Colpo di scena

Colpo di Scena di e con Carlo Buccirosso è l’ultimo spettacolo di prosa della stagione teatrale del Manzoni di Milano. Una stagione molto ricca e interessante e che si conclude con una rappresentazione divertente di tipica ironia del teatro partenopeo. Lo spettacolo si fermerà al Manzoni fino al 26 maggio. Colpo di scena, che ha sostituito Il pomo della discordia, sempre di Buccirosso, si avvale anche della regia dell’attore napoletano. La pièce è interpretata da Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale. E poi da  Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnolo, Roberta Gesuè. Le scene sono di Gilda Cerullo e Renato Lori, le musiche di Paolo Petrella, i costumi di Zaira De Vincentis, il disegno e le luci di Francesco Adinolfi.

Carlo Buccirosso

Lo spettacolo

Lo spettacolo, un poliziesco alla napoletana, si apre nel commissariato di un vicequestore Eduardo Piscitelli, un uomo ironico ma tutto di un pezzo che svolge il suo lavoro con grande serietà e rigore. Il  vicequestore ha però una vita privata un po’ complicata. Si occupa infatti del vecchio padre malato di Alzheimer, accudito anche da una simpatica e ironica badante dell’Est.  Il protagonista si dovrà però scontrare con un pericoloso delinquente Michele Donnarumma (Gennaro Silvestro, attore ne “I bastardi di Pizzofalcone”), accusato e recidivo di furto, stupro e violenza sessuale. 

L’accanimento di Piscitelli verso il delinquente diventa quasi ossessiva. Il vicequestore scopre infatti che il ricercato si è introdotto nella sua casa dove ha violentato la dottoressa che ha in cura il padre malato, (ottimo Gino Monteleone). La vicenda si fa però ancora più complessa e si trasforma a sfondo psicologico, con un vero colpo di scena che rivelerà la vera identità del malvivente e i veri sentimenti del vicequestore

Colpo di scena: una scena dello spettacolo

Recensione

Spettacolo divertente, e che intrattiene il pubblico per tutta la durata, cosa non semplice. La rappresentazione mescola la commedia napoletana, (a teatro sempre avvincente), con il poliziesco che a tratti si tinge di noir. Una miscela molto particolare, un pò azzardata, comunque difficile da rappresentare sul palco. Il testo vuole affrontare temi molto impegnativi e lo fa con troppa leggerezza e ironia, in un genere dove i personaggi sono sempre molto ben delineati: il buono, il cattivo, la vittima.  Nello spettacolo la caratterizzazione dei personaggi a volte si confonde e questo se riesce a provocare la risata e l’applauso, non rende bene il “dramma” del messaggio che si vuole comunicare. Nel contempo è ottima la recitazione di tutti gli attori, che appaiono molto affiatati e capaci di far esplodere la risata.

Colpo di scena: una scena dello spettacolo

Colpo di scena, spettacolo che anticipa troppo i tempi

Nota di merito va a Gino Monteleone, bravissimo nel rendere divertente un personaggio con un problema grande come l’Alzheimer. Quello che stona nella rappresentazione è però proprio questo “abuso” di leggerezza e dell’ironia. I temi affrontati, tanti e impegnativi, non sono ancora culturalmente adatti per essere teatralmente sdrammatizzati. Si può affermare che Buccirosso anticipa troppo i tempi. Di fatto anche Eduardo quando faceva “morire dalle risate” in Natale in casa Cupiello, in realtà affrontava il tema della disgregazione della famiglia in tempi non sospetti, ma lo faceva in modo molto raffinato.

In Colpo di scena la scenografia, gli effetti speciali e le musiche sono ben curati, per rendere il più efficace possibile un genere cinematografico rappresentato sul limitato spazio del palco di un teatro.

Colpo di scena: una scena dello spettacolo

Spettacolo comunque da vedere: in primo luogo perché il teatro napoletano emoziona sempre, e fa sorridere anche se a volte amaramente; e poi perché anche il “colpo di scena” finale è molto interessante. Lasciamo la suspense allo spettatore.

Per informazioni e prenotazioni: www.teatromanzoni.it

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