Sapore di mare compie i suoi primi 40 anni. Compleanno a cifra tonda per il film del 1983, diretto da Carlo Vanzina con la sceneggiatura e regia del fratello Enrico. La trama racconta le avventure di un gruppo di amici durante l’estate del 1964, tra amicizia, amori, scherzi, sogni, addii e promesse tipiche dell’età. Le vicende sono accompagnate da canzoni cult dei mitici anni Sessanta. Ripercorriamo insieme, qui, qualche momento della nota pellicola, con riferimenti ai protagonisti e attori, e al potere evocativo e nostalgico del film.
La trama e i protagonisti di Sapore di mare
Quest’anno compie i primi 40 anni il film “Sapore di mare”. Uscito nelle sale nel 1983, è diretto da Carlo Vanzina, scomparso qualche anno fa, con la sceneggiatura e regia del fratello Enrico.
Si raccontano le vicende di un gruppo di amici durante l’estate del 1964, ambientato presso La Capannina, in Versilia. Condividono amicizia e amori. Come pure scherzi e sogni. E ancora addii e promesse, tipiche dell’età.
Novantadue minuti che descrivono i tre mesi estivi che fanno da sfondo alle storie intrecciate dei fratelli napoletani Paolo e Marina e dei loro genitori. Nasce l’amicizia con i fratelli di famiglia Luca e Felicino, figli del commendator Carraro. Dunque, ricchi milanesi. Marina e Luca vivono un flirt. Breve quanto l’estate.
Paolo si innamora della biondissima Susan, l’“inglesina”, che però è fidanzata con Felicino. Con le loro, si narrano anche le avventure dell’intellettuale Gianni, che prende una sbandata per la quarantenne e affascinante Adriana, un’amica di famiglia, e fa vacillare la sua relazione con la bella e giovane Selvaggia. E poi il marito di Adriana, il Dogui, ironico ‘cummenda’, che trova ogni scusa per non concedersi alla moglie.
I marchesini Pucci, vittima degli scherzi e delle battute dei fratelli Luca e Felicino, e Morino, il bagnino, con la sua consueta risposta “Nun si poleeee” alle varie richieste del gruppo di amici. Poi, lo sguardo narrante del fotografo, che immortala la giovinezza. Compare Edoardo Vianello, in un cameo.
Le storie narrate
Nell’ultima parte, il film si sofferma sull’estate di quasi vent’anni dopo. Si tratta di un salto nel tempo che mostra la solita Capannina e cosa è accaduto ad alcuni dei ‘nostri’ vacanzieri. Si incontrano nuovamente e lo spettatore si trova di fronte alla malinconia provata dai personaggi a causa degli anni della gioventù, che sono passati, facendo sfumare i sogni.
Non solo storie e vicende raccontate, ma anche la presenza di metafore della vita rende questa pellicola interessante da rivedere ogni qual volta che viene trasmesso in televisione.
Le caratteristiche del film Sapore di mare
La trama non va considerata come una rappresentazione della vita dello spettatore di per se’. Serve come metafora per gli aspetti della storia del protagonista, e di chi si rivede e si ritrova in quella persona.
“Sapore di mare” non è un film d’amore e sull’amore. Bensì, narra le disillusioni di questo sentimento, che può far sperimentare anche sofferenza. Si concentra sulla consapevolezza che l’adolescenza sta passando, per lasciare posto all’età adulta.
Così, diventa una porta che permette di accedere alle emozioni attraverso le immagini, le parole e la musica, riattivando parti dello spettatore che si sono smorzate.
Infatti, è possibile, rivedendo il film, percepire la nostalgia delle stagioni estive, che nascono anche dagli ombrelloni chiusi e i primi temporali che anticipano l’autunno e la fine di ogni estate. In realtà, la fine di ogni estate può essere considerata come la fine della giovane età, che lascia il posto all’età adulta.
Le vacanze e la fine dell’estate
Le vacanze sono il periodo dell’anno che rappresentano la spensieratezza e lo spirito del relax. Come pure l’occasione di vivere avventure con nuovi amici e con persone che già si conoscono. Sono un’opportunità per conoscere posti nuovi o per tornare nei consueti luoghi, magari incontrando ogni anno gli stessi amici presso la “stessa spiaggia, stesso mare”.
Tra amori passeggeri, delusioni sentimentali e scherzi in riva al mare, l’estate volge al termine. Il tempo passa veloce quando si sta bene e ci si diverte in compagnia, con leggerezza e allegria.
“Poi, improvvisamente l’estate svaniva, da ponente arrivavano grandi nuvole grigie cariche di piogge e gli odori acri della pineta si tramutavano in folate di vento freddo”.
Questa è una delle frasi pronunciate da un altro ‘personaggio’ del film, ovvero la voce narrante, la voce fuori campo.
Attraverso la sua voce, vengono narrati sentimenti ed emozioni sempre attuali.
Infatti, al film “Sapore di mare” va riconosciuto il potere evocativo: di ridere e di piangere. Come pure di ricordare e sperare. E di amare.
L’effetto nostalgia
Questo film, oggi, rappresenta il cinema del passato. Permette di sviluppare nello spettatore di ieri e del presente il cosiddetto ‘effetto nostalgia’. Dunque, accresce il senso di continuità del sé e il legame tra sé passato e sé presente.
L’attenzione dello spettatore è catturata. Chi guarda il film è catapultato a La Capannina. Ride con i protagonisti delle belle avventure e piange con loro durante le delusioni e i distacchi. Vive con essi un senso di familiarità tale da immedesimarsi nei personaggi, condotto ad esplorare i propri ricordi e a rivivere emozioni personali.
La nostalgia porta a galla la felicità del tempo passato, spesso a discapito del presente. In “Sapore di mare”, corrisponde esclusivamente ad un sentimento positivo, come se fosse una carezza affettuosa da dedicarsi.
Tanto da catturare davanti allo schermo sia i giovani del passato che le nuove generazioni. Infatti, nulla è cambiato. Gli adulti rivivono i ricordi della propria giovinezza, ritrovandosi ragazzi. E i ragazzi ci si ritrovano perché si ritrovano in quella che è la loro età attuale.
Contribuisce all’ ‘effetto nostalgia’, la colonna sonora del film. Le diverse scene sono accompagnate dalle canzoni di Edoardo Vianello, Piero Focaccia, Mina, Adriano Celentano, Rita Pavone, Caterina Caselli e Riccardo Cocciante. Si tratta di brani interpretati da questi bravissimi artisti che ci hanno fatto sognare allora, e ancora oggi.
Il finale del film Sapore di mare
L’estate finisce. Il ritorno a casa è pieno di speranze e di promesse. Però, dopo quasi vent’anni,lo spettatore si accorge, a malincuore, che tante di esse non sono state mantenute. Stessi luoghi, ma i ricordi appaiono più amari e forieri di delusioni.
Adriana balla un lento con il figlio, ormai ventenne. Incuriosito, pone tante domande alla madre su come fosse ai suoi tempi, quando era giovane. Lei, a tratti malinconica, risponde: “Ci batteva il cuore, eh sì, mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore”. Segno, forse, dei tempi che stavano cambiando.
Nel frattempo, a La Capannina, ci sono, insieme, anche Marina col marito e Susan con Paolo. Marina si accorge della presenza di Luca e Felicino e vuole andare a salutarli. Susan preferisce non accompagnarla. Si salutano, ma è Felicino a ricordare a Luca che si tratta di Marina.
Finale certamente indovinato, sulle note di Riccardo Cocciante e la sua “Celeste nostalgia”:
Vederti un istante sopra un treno
Partire su un auto e andar lontano
Quel lampo negli occhi, ciao
D’accordo fa male, ciao, ma tu
Dentro di me non muori più
Azzurra celeste nostalgia
Qualche parola affettuosa è un po’ poco però
Per noi, forse no
A questo punto, gli sguardi di Luca e di Marina sono pieni di rimpianti e malinconia. Raccontano un amore perduto di un’estate dissolta nel passato e che ritorna prepotentemente. I loro sguardi sono quelli degli spettatori che in Luca e Marina si riconoscono, ogni volta che rivedono il film.
Amore mio grande, amica mia
Cara celeste nostalgia
Un’ora, un giorno, una vita
Che cosa vuoi che sia…
“Celeste nostalgia” porta a rimpiangere il tempo della gioventù che non si ha più e le storie d’amore di quell’età. Il rimpianto è anche della donna persa che, nonostante il tempo che passa, continua a restare nella testa del protagonista.
“Questo biglietto vale per tutte le lettere che non ti ho mai scritto, a proposito, sei sempre la più bella”, è il biglietto scritto da Luca che fa recapitare a Marina, subito dopo il loro fortuito incontro.
L’espressione nel viso dei due, dopo che Marina legge il biglietto, è cristallizzata. Il tempo si ferma. Anzi no, probabilmente torna all’estate di vent’anni prima, a quella spensieratezza ed età ormai perdute, proprio come il loro amore.
I festeggiamenti per i 40 anni del film
Il 10 giugno scorso, a San Secondo Parmense, si sono tenuti i festeggiamenti per i 40 anni del film “Sapore di mare”. Si è trattato di un’iniziativa speciale, durante la quale Enrico Vanzina ha assistito alla proiezione del film in versione restaurata.
E’ stato ricordato che nel 1983 a Virna Lisi, interprete di Adriana, viene conferito sia il Nastro D’Argento che il David di Donatello come migliore attrice non protagonista.
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