Hook – Capitan Uncino: è sicuramente uno dei pochi film di Steven Spielber considerati un fallimento. Sebbene il film abbia incassato l’incredibile cifra di 300 milioni di dollari al botteghino e sia stato considerato un successo commerciale, per i distributori del film invece è da ricordare come un vero e proprio fallimento finanziario. I problemi si sono verificati anche sul set durante le riprese, coinvolgendo principalmente l’attrice di Pretty Woman.
Cosa è successo?
Facciamo un passo indietro nel tempo. Julia Roberts nel 1991, proprio come la protagonista del suo film Se scappi ti sposo, è letteralmente scappata lasciando il promesso sposo Kiefer Sutherland tre giorni prima del matrimonio. Per Kiefer un’umiliazione planetaria, elevata all’ennesima potenza da un dettaglio non irrilevante: Julia fuggì in Irlanda con l’allora migliore amico di Kiefer, l’attore Jason Patric. Ma non è tutto. Nel mentre aveva abbandonando anche il set di Capitan Uncino: ma un furibondo Spielberg la fece tornare di corsa a girare il film, pena l’esclusione dal cast.
Pe questo fatto Julia Roberts venne battezzata sul set Tinkerhell: un gioco di parole considerando che il nome di Trilli in originale è appunto Tinkerbell, ovvero, Campanellino. E la h al posto della b indica l’Inferno. Durante un’intervista a 60 Minutes, a Spielberg è stato domandato sul comportamento della Roberts: “È stato un momento sfortunato per lavorare insieme. Ma penso che Julia sia davvero un’ottima attrice”. Ma alla successiva domanda, dove gli viene chiesto se gli sarebbe piaciuto lavorare nuovamente con lei, ha risposto “no”.
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La risposta non tanto velata di Julia Roberts
La vincitrice dell’Oscar ha fatto riferimento al suo tempo, affermando: “Ma io sono una persona normale. Voglio dire, se sto seduto nella mia roulotte per sei ore senza fare nulla, dirò: Che c**o sta succedendo?”.
Qualcosa in più sulla pellicola
Il progetto su una rilettura di Peter Pan fu concepito da Steven Spielber nel 1983, dato che Micheal Jackson, amico del regista, aveva espresso il desiderio di interpretare la parte dell’eterno ragazzo. E di incidere la colonna sonora. Ma per impegni del cantante, e per la scelta di Spielberg di dedicarsi alla realizzazione di Indiana Jones e il tempio maledetto, il lavoro su Peter Pan rimase più che altro un’idea. Fino al 1989, quando il director stabilì che era ora di trarne una pellicola. Lo sceneggiatore James V. Hart prese spunto dalla domanda del figlio, circa cosa sarebbe accaduto se Peter Pan avesse scelto di crescere, per inventare la storia narrata da “HOOK”. Dopo la lavorazione di questa pellicola, Robin Williams e Steven Spielberg divennero grandi amici. Quando Williams morì, nel 2014, il regista volle rivedere questo film, ma non riuscì a terminare la visione per la profonda commozione.
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