Hell Night: la riscoperta della settimana

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Ecco per voi un film con Linda Blair ( più nota per L’Esorcista) che sarà sconosciuto ai più. Hell night è uno slasher del 1981 che alla sua uscita ha ottenuto una scarsissima considerazione e recensioni miste, più tendenti al negativo o all’indifferenza. La storia racconta una notte di iniziazione di una confraternita studentesca ambientata in un antico maniero, durante la quale un killer deforme miete vittime tra gli studenti universitari. Questo film non è tra i migliori titoli che gli anni ottanta hanno da offrire. Tuttavia, pur non essendo inseribile nella stretta cerchia delle perle assolute di quegli anni, merita di sicuro uno rispolverata. Infatti in retrospettiva riesce a presentarsi meglio di come è apparso all’uscita.

Hell night: un horror con pregi e difetti

Questo Hell night come anticipato non è un capolavoro. Anzi. Se lo si raffronta con altri titoli del periodo ( un’ epoca florida per gli slasher) rischia di perdere male. Ma allora perché vi viene proposto come titolo da riscoprire? Perchè nonostante i difetti, il film presenta alcune caratteristiche efficaci che lo rendono piacevole, e in controtendenza con gli altri slasher ottantini. È quindi un horror con pregi e difetti che però non merita il dimenticatoio. Hell Night è un film che tutto sommato è in grado di meritarsi un posto nella vostra videoteca personale.

I difetti di Hell Night

iniziamo dai principali difetti. È sempre meglio cominciare dai punti critici. In primis questo horror fatica a decollare. La parte iniziale è dispersiva nella presentazione dei personaggi e dell’ambiente. Il film ingrana attorno al quarantacinquesimo minuto. Questo potrebbe far storcere il naso a molti spettatori moderni, abituati alla velocità dei social. Il secondo difetto, che per alcuni può essere grave e per altri meno, è dovuto alla natura relativamente soft delle morti. Hell Night non è un film che eccede con la violenza. Non c’è abbondanza di gore, tratto caratterizzante di molte morti nei film slasher di quegli anni. Questi due elementi giustificano in buona parte il posizionamento di questa pellicola nel dimenticatoio. Tuttavia questi due punti trovano un bilanciamento, che trasforma Hell night in un prodotto alla fine valido.

Cosa funziona?

Hell Night riesce a nascondere in parte i difetti sopra citati grazie ad un lavoro di regia che sa sfruttare al massimo la suggestiva location di ambientazione. L’idea di goticizzare uno slasher a sfondo studentesco è il colpo di genio del regista, che riesce a risollevare il film. Con pochissimi mezzi, il regista è stato in grado di realizzare una pellicola che a conti fatti riesce ad essere accattivante. L’idea della festa in maschera, permette trasmutare l’atmosfera, altrimenti moderna, trasportandoci in un altra epoca. Si passa da un ambientazione universitaria ad un luogo distaccato dal tempo, tipico di un horror dal sapore squisitamente classico. Hell Night è un omaggio all’horror gotico di un paio di decadi prima, che fa il suo bell’effetto. Nonostante le morti poco ispirate e la lentezza iniziale, il film riesce a catturarvi nella sua atmosfera old fashioned, e a trasportarvi in un maniero di draculesca memoria.

Conclusioni

Hell Night non è perfetto. È un film con dei difetti evidenti. Anche gravi per alcuni. Ma presenta anche dei meriti che lo rendono un prodotto degno di nota. È indice che se dai ad un buon regista un filmetto per le mani, questo sa tirar fuori un prodotto con la sua dignità. Riesce a discostarsi dai tropi visivi dell’epoca, caratterizzati da morti truculente e nudi continui, ed essere comunque piacevole. Insomma Hell Night è alla fine uno slasher che sa il fatto suo e che nonostante le criticità, siete esortati a recuperare

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