“Gran Torino” è un film drammatico e d’azione diretto da Clint Eastwood e sceneggiato da Nick Shenk. Il cast include lo stesso regista nel ruolo di protagonista, Bee Vang, Anhey Her, Cory Hardrict, Christopher Carley. Il film è stato un grandissimo successo a livello mondiale ed ha vinto premi importanti come il David di Donatello ed il Nastro D’argento; il tema centrale dell’opera, il razzismo di molti americani verso gli asiatici (QUI PER SCOPRIRNE LE ORIGINI), ha fatto sì che buona parte della critica americana accusasse Eastwood di “buonismo”: evidentemente l’opera tocca un nervo scoperto. Da notare, infatti, come i premi principali siano stati vinti in Europa.
TRAMA: Un veterano della guerra in Corea ha fatto dell’odio verso il prossimo, ed in particolare verso gli asiatici, si è ridotto al punto di non avere più amici o legami con i parenti: completamente solo, si dedica solo alla birra, alle armi, alla sua auto e ad odiare. Tutto cambia, però, quando una famiglia di asiatici si stabilisce affianco a casa sua: inizialmente profondamente ostile ai nuovi vicini, egli inizierà ad affezionarsi dopo aver salvato la vita ad uno dei ragazzi. L’uomo scoprirà che molti dei valori americani da lui celebrati ed ormai inesistenti sono invece ben saldi proprio nell’oggetto del suo odio…
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VALUTAZIONE: Perfetto sia nella sua regia caratterizzata sempre da un ritmo ottimo per un dramma e nella sua recitazione molto capace nell’interpretare uomini reso duro dalla vita che vede le sue posizioni sgretolarsi davanti alla complessità della vita, “Gran Turismo” è un film che unisce molti degli elementi tipici della filmografia di Clint Eastwood per cercare di dare un messaggio molto ostico alle orecchie degli americani. Lavoro molto coraggioso già soltanto per il tema trattato, il film mostra chiaramente come spesso la realtà dei fatti sia molto più complessa e variopinta rispetto a quella che appare ad occhi filtrati da una qualsiasi ideologia: proprio questo è il messaggio che il film vuole dare, ma la cosa stupefacente più che il messaggio in sé è il modo in cui lo esplica!
La storia narrata non critica infatti altri popoli, né tantomeno usa altri periodi storici al fine di rendere meno diretta la frecciata: ad essere colpito è proprio l’americano medio del ventunesimo secolo. Si tratta di una scelta non solo coraggiosa, ma anche sintomo di una grande intelligenza da parte di Eastwood, un repubblicano che non rappresenta destro il tipo di destra verso cui l’America si è rivolta negli ultimi anni. Fallito solo agli occhi di chi è cieco per scelta e non per handicap, questo film è un vero capolavoro che sceglie di comunicare qualcosa in maniera diretta, senza passare per parafrasi e paragoni: fortuna che almeno in Europa pubblico e critica se ne sono accorti. A Clint va infine riconosciuto di essere uno dei pochi registi capaci di dare sempre ai suoi drammi un taglio perfetto per non annoiare mai ed emozionare appena il giusto, senza troppe manfrine.
Di seguito il trailer di “Gran Torino”. Il film è visionabile in streaming su Netflix, YouTube, Google Play, Chili ed altre piattaforme.