Niente Lady Gaga, niente The Weeknd, niente Rina Sawayama – ma Justin Bieber, con l’album che contiene la viscida Yummy. Ecco i grandi esclusi dai Grammy Awards, decisioni molto criticate.
Ai Grammy Awards quanti sono esclusi?
Lady Gaga. The Weeknd. I BTS. Hayley Williams. Bob Marley. Le BLACKPINK. Grimes. Charli XCX. Fiona Apple. Rina Sawayama. Childish Gambino. Jessie Ware. Chloe X Halle. Kehlani. E la lista è appena cominciata: tutti questi artisti, all’edizione in arrivo dei Grammy Awards, sono stati esclusi dalle nomination per Album dell’Anno. Una controversia che sta sconvolgendo il mondo della musica, con migliaia di fan indignati che esprimono sui social la loro indignazione. Gridano allo scandalo, al furto, e all’incompetenza.
Lo “snub” più controverso è senza dubbio quello di The Weeknd, il cui album After Hours è uno dei più rappresentativi dell’anno. Forse il più importante assieme a Future Nostalgia di Dua Lipa, che è stato effettivamente nominato. After Hours è però, tra gli esclusi dei Grammy Awards, solamente il più cocente. Un altro fenomeno trascurato è stato Chromatica di Lady Gaga, un fenomeno mediatico e sociale che si adatta al nome di colei che l’ha rilasciato. Dopo il successo di singoli come Rain On Me e 911 dispiace vedere la nuova regina del pop esclusa con un attesissimo comeback, che non ha ottenuto il plauso di lavori come Born This Way, ma è tuttavia molto amato dai fan e non solo. E questo senza contare altri lavori amatissimi, quali Petals For Armor, The Lonely Hour, It Was Good Until It Wasn’t e Miss Anthropocene.
Tra sessismo e trascuratezze
Ma se i Grammy Awards in arrivo fanno discutere per gli esclusi, gli “inclusi” non sono meno controversi. Un nome domina su tutti: Justin Bieber. L’ex ragazzo prodigio è stato nominato con l’album Changes, dal discreto successo commerciale e di singoli, ma anche il suo lavoro peggiore dal punto di vista della critica. La scelta è derisa soprattutto per il singolo Yummy, canzone pop viscida e vistosamente sessuale che a molti fan e critici non è piaciuta per niente. Molti tweet deridono proprio il testo della canzone, che paragona un atto sessuale tra Bieber e la sua ragazza a quello del mangiare, chiamandolo sarcasticamente “profondo” e “ispirato”.
Criticata è anche la scelta di Everyday Life dei Coldplay, l’ultimo album della band di Chris Martin e il meno amato e influente. Rilasciato l’anno scorso e dimenticato quasi da tutti, è forse la cosa più vicina a una macchia nera sulla loro carriera. Nessun singolo d’impatto, non particolarmente apprezzato dalla critica. Eppure, in qualche modo, più importante di alcuni dei lavori più celebrati dell’anno, i cui singoli hanno infiammato la radio per mesi. Altre scelte discusse sono quelle di Jacob Collier, cantante britannico underground poco conosciuto in classifica e dalla critica, e il gruppo underground dei Black Pumas. Nomi che sono stati considerati, ma molto meno conosciuti di tanti “grandi esclusi” che i Grammy Awards sembrano aver trascurato.
La cantante R&B Teyana Taylor — un’altra grande snobbata con l’acclamato The Album – critica la presenza esclusivamente maschile nelle categorie R&B. Una controversia che tende a sparire dietro a quella degli album dell’anno, ma che ancora una volta evidenzia un problema di fondo. Che tanti artisti di talento e acclamati siano esclusi dai Grammy Awards non è un buon segno – non per la musica, ma per il premio in sé. Delle nomination frettolose, superficiali, più concentrate sul successo commerciale che sull’effettivo talento e le capacità degli artisti.