Gomorra è tornata. Venerdì 29 su Sky sono andati in onda i primi due episodi della nuova stagione. Dalla pace dei clan a quella di Gennaro, le basi per il successo ci sono.
È stato difficile per tutti gli amanti di Gomorra lasciarsi la terza stagione alle spalle. Con l’ultimo episodio sembrava essersi chiusa una volta per tutte la Napoli del clan Savastano, di Ciro – Marco D’Amore – di tutte le amicizie e i problemi che per tre stagioni hanno circondato Gennaro – Salvatore Esposito – e la sua famiglia.
Per tutti i fan, quello che è successo su quella barca rimane ancora un fatto difficile da accettare, eppure con i due nuovi episodi, in onda venerdì 29 marzo, le basi per una nuova accattivante stagione sono state messe.
I primi due episodi presentati su Sky Atlantic e Sky Cinema Uno, hanno cercato di ricreare un ponte tra quanto ci eravamo lasciati alle spalle l’anno scorso e quanto ci verrà raccontato quest’anno.
Nelle mani di Francesca Comencini, la regia si è dimostrata attenta e precisa, in sintonia con gli episodi passati. Ma a tornare più di tutto è l’idea di incentrare gli episodi sui singoli personaggi, così come era accaduto con la terza stagione, a seguito di un piccolo assestamento di una cinquantina di minuti.
Primo episodio: un ponte tra il vecchio e il nuovo
Inizia così dunque il primo episodio, apparentemente abbastanza lungo e intricato, durante il quale viene trattato il nuovo rapporto tra i capi clan e le famiglie dei quartieri del capoluogo campano, gettando i propositi per una pace che possa giocare a vantaggio di tutti, a sostegno dell’ideale di Gennaro di una fine della guerra, di quel gioco sporco che ha portato la morte di sua madre, suo padre e del suo migliore amico.
Secondo episodio: il nuovo Genny Savastano
E da qua ci si concentra proprio su Genny. Un secondo episodio contorto, che all’inizio sembra non soddisfare la fame di chi ama da sempre Gennaro Savastano ma che verso la fine torna sui propri passi.
Ci viene infatti proposta l’idea di un personaggio buono, nei limiti di un ex capo clan, che cerca di dedicarsi completamente al suo nuovo progetto in completa legalità, o almeno questo era l’intento: l’appalto dell’aeroporto, argomento centrale nello svolgimento della quarta stagione.
Accanto a questo aspetto poi, vi è anche la famiglia che come sempre è uno degli aspetti più importanti nella vita di Gennaro. Troviamo quindi il figlio, che cerca di proteggere dalla reputazione di Savastano, e la moglie, Azzurra, che pare acquisire sempre più rilevanza all’interno della serie.
Dunque, in sole due ore di Gomorra siamo già entrati dentro un mondo in pieno trambusto ma deciso, a volte abbastanza frenetico, ma consapevole che, nonostante tutti gli sforzi per allontanarsi dalla “vecchia Gomorra” delle prime stagioni, Gennaro deve restare, e deve essere una figura sempre più matura e di spiccante rilievo.
Cosa accadrà però a Napoli e cosa accadrà effettivamente tra quelle famiglie in lotta tra di loro ancora non si sa; ma dalle premesse si può supporre che a mancare non sarà di certo l’iniziativa né l’azione.