Quello che Gianluca Grignani non dice, lo scriviamo noi

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gianluca grignani

Cantautore, chitarrista, e produttore discografico italiano. Classe 1972, milanese dalla nascita con una gran voglia di cantare e farsi conoscere. Di curiosità su Gianluca Grignani ce ne sono a bizzeffe, lui che con la sua musica ha fatto la rivoluzione e con la sua scomparsa è diventato ancora più famoso. Proprio di questo parleremo in questo articolo, un artista morto che in realtà era solo andato altrove, a cercare un po’ di originalità.

Gianluca Grignani: di quali curiosità stiamo parlando?

Era il 1996 e in un giorno qualunque Gianluca Grignani fece la sua entrata. Non aveva di certo pensato al successo, ma l’artista a quello ci arrivò in un batter d’occhio. La sua musica era semplicemente orecchiabile, dai toni soavi ma allo stesso tempo disarmanti. Si presentò a Sanremo con un addosso un paio di jeans cantando Destinazione paradiso che divenne l’icona musicale di generazione dopo generazione. E poi la scomparsa. Ma qual è la verità su questo? La sua fu una morte reale o solo dell’animo?


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Una morte per rinascere

Il pezzo da cui tutto ebbe inizio fu il famoso Destinazione Paradiso, una canzone apparentemente legata all’amore ma che aveva un significato molto più profondo. Fu proprio Gianluca all’inizio della sua carriera a raccontare: “L’ho scritta perché volevo ammazzarmi”. C’è un’intervista su Yotube che riporta queste parole, le stesse che vennero captate come il primo segno di irrequietezza dell’artista. Così dall’oggi al domani il cantante sparì e i media pubblicarono la notizia affermando che si trattasse di overdose. Ma cosa successe veramente? Gianluca Grignani rinacque artisticamente. Partì per la Giamaica dove nemmeno la sua casa discografica riuscì a rintracciarlo e così come era sparito, tornò. Come? Con un disco nuovo e spiazzante intitolato, appunto, La fabbrica di plastica in cui strizzava l’occhio al grunge e in cui lui aveva scritto, arrangiato, suonato, prodotto, per darci una prova definitiva che bello sì, ma bravo pure. Così abbandonò i panni del cantautore sensibile e malinconico dai jeans strappati per diventare un cantante rivoluzionario, stridente e psichedelico.

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