Futurama, dissacrante per scelta

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Salve! Oggi lasciamo da parte i manga giapponesi per dedicarci ad un prodotto ideato da un disegnatore che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare (oppure odiare).

Nel 1999 Matt Groening aveva già dato i natali e parecchie stagioni ai Simpson, quella che resta la sua opera più famosa. Desideroso di dare vita a qualcosa di diverso, creò Futurama, la cui prima messa in onda in Italia risale all’anno 2000.

Il fattorino squattrinato Philip J. Fry (chiamato solo Fry) lavora per una pizzeria di infimo livello. La sera del 31 dicembre 1999 viene incaricato di consegnare una pizza ad un laboratorio criogenico, ma giunto sul posto scopre di essere stato ingannato. Sta battendo proprio la mezzanotte quando il giovane cade dentro una camera di ibernazione, ritornando in vita solo mille anni dopo, nell’anno 2999.

Qui scopre che ad ogni cittadino viene assegnato un microchip con la carriera lavorativa che dovrà svolgere nel corso della sua vita. Ad occuparsi di questo compito è Turanga Lela, un’aliena dai lunghi capelli viola e con un occhio solo (che si scoprirà poi essere una mutante, figlia di genitori pure mutanti che vivono nelle fognature). Fuggendo da lei Fry incontra uno dei personaggi divenuto il simbolo dell’intera serie, il robot Bender, unità meccanica con tendenze suicide e problemi di alcolismo. Il trio così composto decide di ribellarsi al sistema e si fa assumere per la ditta di spedizioni galattiche Planet Express, gestita da un pronipote di Fry, il professor Farnsworth. Oltre a questi personaggi si aggiungono alla stramba compagnia Amy Wong, figlia di un ricco magnate che viene tenuta dal professore come “riserva” di organi e sangue, il dottor Zoidberg, medico dell’azienda ed Hermes Conrad, burocrate che si occupa della contabilità. Da qui prende il via una serie di comiche avventure, fatte di consegne di oggetti o materiali improbabili in altrettanto improbabili pianeti di lontane galassie.

Al contrario dei Simpson, di cui a oggi non si vede la fine, la serie Futurama risulta completa, con l’ultimo episodio andato in onda nel nostro Paese nel 2014 dopo sette stagioni.

Sicuramente il successo di Futurama non è neanche lontanamente paragonabile a quello dei Simpson, complice anche, almeno negli Stati Uniti, lo scetticismo della Fox, rete su cui andava in onda che la giudicò “troppo surreale”. Tuttavia in questa serie fatta di robot che vivono in mezzo agli esseri umani, come anche varie razze di alieni, di uomini incapaci di compiere la più semplice azione senza l’ausilio delle macchine (straordinariamente attuale anche oggi, con i nostri smartphone sempre sotto il naso), c’è del potenziale e l’autore è stato capace di andare avanti per 140 episodi con idee sempre nuove e senza mai annoiare il pubblico, come sempre ironizzando su vizi e virtù degli americani… ma soltanto con mille anni di più.

E forse proprio per questo, per non tirare tutto troppo in lungo, ha deciso di porre un punto tirando le somme di ogni storia e ogni personaggio. Il che, in certi casi, è la scelta migliore, soprattutto se a farlo è chi sa il fatto suo, come Matt Groening.

Qui sotto la opening della prima stagione.

https://www.youtube.com/watch?v=ei9xrCykk_I

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