Franca Rame: attrice, drammaturga e politica. Ci lasciò il 29 Maggio 2013 ma la sua vita di amore per il teatro e di amore per la giustizia mai verrà dimenticata. Nacque il 18 Luglio 1929 a Villastanza, in provincia di Milano, da una famiglia di attori e artisti. Fin da bambina si dedicò alla recitazione e allo spettacolo recitando nelle commedie di famiglia. Franca, crescendo, s’innamorò sempre più del teatro e a ventuno anni fu scritturata nella compagnia primaria di prosa di Tino Scotti e si dedicò al teatro di rivista.
Innamorata del teatro ma innamorata anche nel teatro
Franca Rame sposò l’attore Dario Fo nel 1954, la cerimonia fu celebrata a Milano nella basilica di Sant’Ambrogio e da questo amore nacque Jacopo Fo. In seguito al matrimonio e alla nascita del piccolo Fo, Franca e Dario fondarono la “Compagnia Dario Fo – Franca Rame” ove il marito fu regista e drammaturgo e lei prima attrice e amministratrice. La Compagnia negli anni sessanta riscosse molto successo e fu apprezzata soprattutto nei teatri cittadini istituzionali. Franca ed il marito, sempre insieme, decisero di rompere i vincoli con l’Ente Teatrale Italiano per inseguire le utopie sessantottine e dunque fondarono prima la compagnia “Nuova Scena” e poi “La Comune”. Franca e Dario con la nuova compagnia rappresentarono i propri spettacoli nei circoli ARCI, nelle case del popolo, nelle fabbriche e nelle scuole. Franca Rame in questo periodo interpretò testi di satira e di controinformazione politica dal carattere piuttosto forte come “Morte accidentale di un anarchico” e “Non si paga! Non si paga”. La drammaturga prese parte al movimento femminista degli anni Settanta e per supportare le giuste cause dei moti femministi scrisse ed interpretò i testi “Tutta casa, letto e chiesa”, “Grasso è bello!”, “La madre”.
Gli “anni di piombo” furono anni tristi e bui per l’Italia e Franca visse sulla sua pelle la meschinità di quel tempo perchè fu rapita da esponenti terroristici di estrema destra e vessata fisicamente, sessualmente e moralmente. Nel 1981 scrisse e recitò “Lo Stupro”, un monologo in cui espresse le tensioni, la sofferenza e gli stati d’animo che l’accompagnarono nel periodo di prigionia.
Franca nel 2006 intraprese la carriera politica e venne eletta senatrice in Piemonte ma nel 2008 abbandonò le sedie del Senato non condividendo gli orientamenti politici e partitici e l’anno successivo scrisse insieme al marito Fo “Una vita all’improvvisa”. Nel mese di Aprile del 2012 fu colpita da un ictus che la condusse alla morte il 29 Maggio 2013. Ancora oggi ricordiamo una donna di teatro, una donna che si è sempre indignata davanti alle ingiustizie e che ha sempre lottato per trasformare i sogni in realtà.