IL CAPO DEI CAPI e L’ULTIMO PADRINO sono state due serie televisive italiane strettamente legate tra di loro in quanto hanno avuto come rispettivi personaggi protagonisti due tra gli ultimi più tristemente celebri boss mafiosi: Totò Riina e Bernardo Provenzano. Andate in onda entrambe nel giro di due anni, hanno raccontato di pagine nerissime della storia italiana più recente, macchiata dal sangue e dalla criminalità. Hanno avuto tutte e due molto successo, sia perchè hanno fatto luce, per chi se ne fosse dimenticato, su eventi che mai andrebbero scordati, sia perchè ottimamente interpretate dagli attori scelti come protagonisti.
Il capo dei capi: la serie
Il capo dei capi è stata un fiction del 2007, una miniserie televisiva composta da sei episodi da 90 minuti circa ciascuno andata in onda in prima visione su Canale 5. Diretta da Enzo Monteleone ed Alexis Sweet, è stata sostanzialmente una serie di genere autobiografico, un focus molto dettagliato sul famigerato boss corleonese di Cosa Nostra Salvatore Riina. La storia ripercorre la particolare vita del superboss mafioso, da quando era un innocente bambino fino al culmine della sua malvagità, conosciuto ovunque per la sua terribile fama, sino all’arresto al termine di una lunga latitanza. Ovviamente, trattandosi di un prodotto pensato per la televisione, è stato in parte romanzato, presentando quindi anche personaggi fittizi o situazioni ed eventi rivisitati.
La serie, di molto successo, ha subito anche molte critiche, in particolar modo per la sorta di mitizzazione che avrebbe fatto del protagonista negativo in questione. Lo stesso Salvatore Riina ha visto la miniserie incentrata sulla sua persona direttamente dal carcere in cui era al tempo detenuto. Interprete straordinario protagonista è stato Claudio Gioè, molto elogiato per la sua prova attoriale, affiancato da Daniele Liotti, Salvatore Lazzaro (nei panni del fido Salvatore Provenzano) e tanti altri bravissimi attori nei panni di personaggi comprimari, molti dei quali realmente esistiti e protagonisti dei fatti storici raccontati. La miniserie è ancora oggi molto seguita durante la riproposizione delle repliche.
L’ultimo padrino
L’ultimo padrino è stata una miniserie tv del 2008 composta da due puntate da 90 minuti trasmessa in prima tv su Canale 5. Di genere biografico, è stata diretta da Marco Risi, ha focalizzato l’attenzione sull’ultimo periodo della lunghissima latitanza (tristemente da record) di Bernardo Provenzano, conosciuto come l’ultimo capo dei capi della Cosa Nostra siciliana. Personaggio sanguinario, Provenzano è arrivato in cima alla cupola mafiosa dopo l’arresto di Salvatore Riina, e con quest’ultimo è stato protagonista in negativo delle stragi riguardanti le morti di Falcone e Borsellino. Ha sempre gestito il potere rimanendo invisibile, tanto che i più neanche sapevano che volto avesse, fin quando è stato catturato nel 2006 dal “Gruppo Duomo”, composto dai migliori uomini della Squadra Antimafia di Palermo.
Il personaggio di Provenzano è stato in questo caso interpretato magistralmente da Michele Placido, al cui fianco hanno recitato Daniele Pecci, Micaela Ramazzotti, Ninni Bruschetta, Guido Caprino e Nino Frassica.
Queste due fiction hanno avuto il fondamentale compito di preservare e conservare la memoria su tristi pagine della cronaca nera italiana, affinché anche le future generazioni possano conoscere gli eroi che hanno combattuto, in molti casi cadendo, contro i celebri boss mafiosi narrati.