Festival di Nyon: ospiterà Huezo Sánchez e Pietro Marcello

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Festival del Cinema di Nyon
Festival del Cinema di Nyon

Attraverso i suoi Ateliers, la 52a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Nyon celebrerà il corpo di lavoro della regista messicana-salvadoregna Tatiana Huezo Sánchez (Tempestad) e del regista italiano Pietro Marcello (Bella e Perduta, Martin Eden) tenendo due grandi retrospettive.

Che tipo di regista è Tatiana Huezo Sánchez, ospite al Festival del Cinema di Nyon?

Visions du Réel avrà la gioia e l’onore di ospitare Tatiana Huezo Sánchez, una regista che ha avuto legami con il Festival per molti anni. Tatiana Huezo Sánchez, attraverso un lavoro tanto impegnativo quanto personale, dipinge il ritratto del suo paese e denuncia incessantemente i meccanismi del terrore.

Cenni biografici e lavori

Nata a Salvador e residente in Messico, Tatiana Huezo Sánchez si è laureata alla scuola di cinema Centro de Capacitación Cinematográfica (CCC) e ha conseguito un Master in Documentary Filmmaking presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona.

El lugar más pequeño

Dopo i suoi primi tentativi – cortometraggi come Arido (1992), Familia (2004) o Sueño (2005) – ha guadagnato fama internazionale con il suo primo lungometraggio, El lugar más pequeño (2011), presentato in anteprima internazionale a Visions du Réel nel 2011 dove ha vinto il Grand Prix per il miglior lungometraggio.

Tempestad

Sulla base di questo successo, il film è stato programmato da più di 80 festival in tutto il mondo. Successivamente, dopo il cortometraggio Ausencias (2015), ha diretto Tempestad (2016), presentato in anteprima mondiale alla Berlinale (sezione Forum) dove ha vinto quattro premi Ariel, presentati dall’Accademia messicana di arti e scienze cinematografiche.

Gli ultimi lavori

Negli ultimi anni ha insegnato cinema in vari contesti accademici internazionali e ha anche scritto il libro El Viaje, rutas y caminos andados para llegar a otro planeta, in cui otto registi documentaristi descrivono i loro processi creativi. Nel 2021, svelerà il suo primo film di finzione, Noche de fuego.

Pietro Marcello

Pietro Marcello, il suo lavoro, che rientra in una scena cinematografica italiana contemporanea formalmente audace e sensuale, spesso non-fiction (Alice Rohrwacher, Michelangelo Frammartino, Roberto Minervini, ecc.), È intriso del suo profondo interesse per la letteratura e la storia dell’arte. , reinventando costantemente i codici cinematografici con umanesimo, romanticismo e grande libertà artistica.

Cenni biografici e lavori

Pietro Marcello nasce a Caserta in Campania nel 1976. Inizia gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Autodidatta, si è fatto le ossa sui “video partecipativi” girati nelle carceri dove insegnava.

Il Dam

Dal 1998 al 2003 ha programmato gli eventi cinematografici del Cinedamm, presso il centro Damm in contrada Montesanto, di cui è stato uno dei soci fondatori. In questo contesto ha diretto i suoi primi cortometraggi Carta e Scampia (2003). Nel 2004 ha realizzato Il cantiere, documentario che ha vinto il Premio Libero Bizzarri.

I primi riconoscimenti

L’anno successivo ha diretto La Baracca. Il suo primo lungometraggio, Crossing the Line (Il passaggio della linea, 2007), ha ottenuto numerosi riconoscimenti.

Il successo

Ma è nel 2009 con La bocca del lupo (La bocca del lupo), premiata a Torino e alla Berlinale (sezione Forum), che ottiene il riconoscimento internazionale. Nel 2019 Martin Eden, adattato dall’omonimo romanzo di Jack London, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e ha riscosso un grande successo di critica.


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