Sbarca in laguna “L’amica geniale”, la miniserie in otto puntate, diretta Saverio Costanzo, che verrà trasmessa su Raiuno dal 30 ottobre 2018.
Tratta dall’omonimo best seller di Elena Ferrante, la serie tv targata HBO E RAI è uno degli eventi più attesi della kermesse cinematografica. E l’attesa è tutt’altro che ingiustificata.
Dietro questa pellicola, infatti, c’è un vero e proprio fenomeno letterario che ha incontrato consensi e riconoscimenti a livello mondiale.
I numeri sono da capogiro: 10 milioni di copie vendute dalla sua uscita, risalente al 2011.
L’artefice di questo formidabile successo è Elena Ferrante, scrittrice napoletana che ha fatto dell’ “Amica Geniale” il primo racconto di una tetralogia letteraria di successo.
Intanto, due giorni fa è uscito il trailer della miniserie, che ci ha fatto conoscere alcuni passaggi della storia. E, per chi ha letto il libro, sarà stato sicuramente emozionante riconoscere immagini, luoghi, situazioni. Ma ancor più entusiasmante sarà stato vedere i volti delle due grandi protagoniste, Elena e Lila, interpretate rispettivamente da Elisa Del Genio e Ludovica Nasti, nella versione fanciullesca, e Margherita Mazzucco e Gaia Girace in quella adolescenziale.
Ma caliamoci nel vivo della storia, quella che fin’ora conosciamo grazie al best seller della Ferrante.
All’inizio della narrazione Elena, ormai adulta, viene informata dell’ inspiegabile scomparsa dell’amica di sempre Lila. Questo evento le riporta alla mente tutti i ricordi condivisi nel corso di una vita intera.
Da questo momento il racconto si snoda attraverso un lunghissimo flashback sull’infanzia e sull’adolescenza delle due donne.
Il lettore deve calarsi nell’atmosfera ruvida, dalle tinte sbiadite, di un rione povero della Napoli anni ’50.
È lì che Elena e Lila si conoscono, giocano insieme, vivono i primi amori e affrontano la durezza della vita. Si amano e si odiano al tempo stesso le due protagoniste, così simili e così diverse. Entrambi troppo intelligenti per il piccolo mondo in cui sono costrette a vivere. Quei palazzi, quei negozi, quei personaggi del rione che da bambine rappresentavano tutto il loro universo , diventano pian piano il simbolo di una prigionia. La loro libertà mentale le aiuta ad evadere, ma spesso è il mondo esterno, quello fuori dal rione, a riportarle con i piedi per terra. Lo studio e la scuola sono, da sempre, per Elena, motivo di orgoglio nei confronti dell’amica e mezzo di riscatto sociale. Lila, invece, nonostante un carattere forte e risoluto, non riesce a convincere la famiglia a farle proseguire gli studi, e questo non le consentirà di staccarsi mai pienamente dalle radici pesanti del suo piccolo mondo.
E così, al termine del romanzo, Lila sposa proprio “uno del rione”, mentre Elena, delusa e al contempo invidiosa della scelta dell’amica, proseguirà il suo cammino tentando di evadere il più possibile dagli schemi ottusi e arretrati del suo luogo d’origine.
Come sempre, il pubblico è in trepidante attesa per scoprire se la trasposizione cinematografica sarà più o meno fedele al romanzo.
Il regista ha assicurato di aver seguito la narrazione senza troppi scostamenti, per non tradire lo spirito del racconto.
A questo punto, non ci resta che guardare la serie e scoprire, con occhi da telespettatore, e non più da lettore,il piccolo mondo di Elena e Lila.