Fasma sul palco della 71^ edizione del Festival di Sanremo. Questa sera, martedì 2 marzo, si esibirà nella categoria Campioni con il brano “Parlami”. Accompagnato dal Maestro Enrico Melozzi che dirigerà l’orchestra, Fasma ha pubblicato il suo “Manifesto a tutela dell’arte”.
Fasma è veramente pronto?
L’artista ha deciso di raccontare questo progetto innovativo, che vuole avere un chiaro impatto sociale nel mondo artistico. Lo vuole fare attraverso una clip video che ha diffuso sui suoi canali social. Il “Manifesto a tutela dell’arte” è una vera e propria carta per la tutela del rapporto tra arte, artisti e terzi mediante 14 articoli. La relazione tra il terzo, l’artista e l’arte viene infatti paragonata a quella tra madre, figlio e la vita. Legami per cui servono delle regole affinché l’espressione artistica non scompaia mai. L’uomo non si può permettere di perdere l’arte nel mondo, perché arte è vita. Tramite un intenso monologo, Fasma stesso dà voce all’arte, che parla a tutti da un futuro distopico in cui potrebbe non esistere più: “Sono qui perché nella mia realtà le idee hanno iniziato a essere tutte uguali, o meglio solo quelle che vanno bene agli ‘all for one’ hanno diritto di esistere e io sono qui perché non ho più questo diritto”.
L’arte che parla
Così l’arte parla e ci mette in guardia contro chi dell’arte ha avuto paura, l’ha messa spesso a tacere. Invece sono stati proprio i suoi genitori, gli artisti, a mandarla nel nostro mondo affinché qualcosa possa cambiare: “I miei genitori (gli artisti) non credevano in un mondo perfetto ma un mondo possibile, per questo mi hanno mandato qui dove qualcosa deve cambiare, dove qualcosa può cambiare”. Ma l’arte è solo un’idea e per esistere ha bisogno di un essere pensante, l’artista: “io non esisto se non ci sei te che mi pensi, quindi resterò qui nel tuo cervello e quando vorrai sarò pronto per uscire, germogliare, crescere, comunicare” conclude l’arte, rivolgendosi a tutti gli artisti che in questo momento particolare hanno il dovere di cambiare le cose e il diritto di riprendersi l’espressione artistica.
Le conquiste di Fasma
Dopo aver conquistato pubblico e critica con la sua “Per Sentirmi Vivo”, singolo con il quale ha calcato il palco del Teatro Ariston nel 2020 nella sezione Nuove Proposte e che è stato certificato doppio disco di platino (dati diffusi da Fimi/GfK Italia), Fasma è pronto a tornare sullo stage più ambito della musica italiana, questa volta tra i Big con “Parlami”, una rock ballad che mescola cantautorato rap, archi e chitarre elettriche, prodotta dal suo immancabile compagno di avventure GG. Nella serata di giovedì 4 marzo, dedicata alle Cover, l’artista salirà sul palco dell’Ariston con Nesli e insieme duetteranno sulle note del brano “La fine”, uno dei brani più apprezzati e conosciuti del rapper e cantautore marchigiano.