“Fantasiologia”: cos’è?

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Massimo Gerardo Carrese, un FANTASIOLOGO, ha concluso ieri il FESTIVAL FANTASIOLOGICO 2018

“Il fantasiologo è una professione?” è la seconda domanda che ci si pone, dopo essersi chiesti se esiste realmente come parola. La risposta arriva dall’accreditata e celebere Enciclopedia Treccani: «studioso di storie e caratteristiche della fantasia e dell’immaginazione». Una descrizione che ben si addice a Massimo Gerardo Carrese, fantasiologo di mestiere, studioso della fantasia e dell’immaginazione, ma tuttavia non è l’inventore del termine. Difatti, la parola fantasiologo, compare per la prima volta nel 1987 tra le pagine di “Panorama“: “[…]a cura di Gianni Guadalupi, un ‘fantasiologo’, come lui si definisce daquando si è inventato la sua specializzazione, quella di moderno scopritore di viaggi esotici”

Chi si definisce tale è oggi colui che si occupa dello studio di immaginazione e fantasia, momenti tanto ludici, quanto di evasione, ma soprattutto fattori intesi come facoltà mentali. La creatività è un tratto che nasce con l’atto di venire al mondo, ma tuttavia è anche raccontata nei libri, nella storia, dai grandi filosofi, che ancora non sapevano di esserlo.

La materia oggetto di studio, la fantasiologia, dal greco, discorso sulla fantasia, è presente in ambito universitario, scolastico e sociale, rivolto a grandi e piccini, in quanto è semplicemente presente in ogni uomo, di ogni epoca, ogni tempo ed ogni luogo.

Il Festival fantasiologico 2018

Conoscersi ed apprendere, discutere ed ascoltare, sono le azioni che si compiono agli incontri organizzati da Massimo Gerardo Carrese. E’ questa l’essenza propria del Festival fantasiologico: “Il FESTIVAL FANTASIOLOGICO” è una speciale combinazione di fantasia, immaginazione,creatività che prova a raccontare, a un pubblico trasversale, aspetti ecaratteristiche della fantasia, dell’immaginazione e della creatività così come sono viste nella vita quotidiana e nelle varie discipline da studiosi, artisti,artigiani, musicisti.”.
La definizione corretta ci è fornita dallo stesso Carrese, che nella giornata di ieri, 25 novembre 2018, ha terminato l’edizione del 2018.

“Fantasia, immaginazione, creatività sono parole comuni. Come lo sono sedia, libro, pappagallo, armadio.Quando le incontriamo, non ci chiediamo granché, le accogliamo con sufficiente comprensione. Ecco però una piccola meraviglia: se iniziamo a domandarci com’èfatta una sedia (immaginazione) e che cos’altro può diventare un pappagallo (fantasia), e in che modo possiamo progettare un’idea (creatività) instauriamo un rapporto non più con la consuetudine ma con l’incertezza. Il nostro sguardo sul mondo si disorienta e germoglia la curiosità e si scatena il dubbio: per la natura delle cose, per le altre persone, per noi stessi che spesso ci nascondiamo dietro le abitudini.”

Il festival ha offerto numerose occasioni d’incontro tra il 22 ed il 25 novembre presso la città campana di Benevento, nella storica Rocca dei Rettori. Ha visto l’attiva partecipazione del Liceo Statale G.Guacci, dell’I.C. Padre Isaia Columbro di Tocco Caudio-Foglianise-Castelpoto, dell’I.C. Giovan Battista Lucarelli e dell’I.C. Federico Torre di Benevento.
Di sotto il programma svoltosi: 

“Denti Ridenti”: il documentario

Un documentario fantasiologico che vede protagonisti
le meraviglie e le inquietudini della fantasia, dell’immaginazione e della creatività degli alunni dell’ Istituto “Columbro” di Foglianise e di Tocco Caudio del progetto Scuola Viva. Massimo Gerardo Carrese ha coordinato il tutto grazie alla disponibilità della dirigente dell’Istituto Pasqualina Luciano, dei docenti e dei genitori.

La fiducia data al fantasiologo ha prodotto 95 minuti (Ngurzu Edizioni 2018) di un documentario creato dai bambini, ma capace di colpire gli adulti.


«Quattro mesi di riprese, sei mesi di montaggio, girare Denti Ridenti – racconta lo studioso Carrese – è stata un’esperienza intensa che ha fatto riflettere i bambini e me sulle dinamiche della fantasia, dell’immaginazione e della creatività. Questo lavoro ci ha fatto rendere conto di quanto spesso la fantasia, l’immaginazione e la creatività’ siano valutate dagli adulti, e di riflesso anche da alcuni bambini, con superficialità perché ritenute erroneamente attività secondarie alla vita scolastica, sociale e individuale, e dunque ‘poco produttive’, attività di cui godere solo per qualche momento di svago e di evasione dalla realtà ma non da intendere come fondamentale vivacità per capire il nostro stare al mondo.

Denti Ridenti – continua Carrese – prova a raccontare invece questa necessità, con i bambini che rispondono a mie domande nate al momento e rivolte al loro modo di leggere la vita e il mondo, la logica e l’assurdo, il gioco, l’esperienza scolastica, i sogni e il loro rapporto con i coetanei e con gli adulti, tutti temi discussi con lo sguardo volto non al generale ma a capire come si muovono nella nostra mente la fantasia, l’immaginazione e la creatività».

Il tour di proiezioni è cominciato il 21 settembre 2018 presso il comune di Tocco Caudio. All’indomani del debutto è giunto a Caserta, alla Libreria “Che storia”. Il 29 settembre 2018 è stata la volta di Riardo con l’Associazione Omnia che ha ospitato il documentario presso la sala consiliare della città. La presentazione sarà proiettata in tutta Italia, da Milano a Palermo, grazie al supporto di Gruppo D’Abbraccio e San Bartolomeo Casa in Campagna, con ingresso libero.

 La fantasia è l’essenziale. E in tal senso rappresenta la sorgente da cui bere e bagnarsi per assaporare la realtà,
e guardare a quest’ultima con gli occhi di chi sorride al vero.

Massimo Gerardo Carrese

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