Una serata intensa e molto distruttiva prima delle festività pasquali. Parola d’ordine MASSACRO
La serata, organizzata da ERocks Production e Apocalypse Extreme Agency (sponsored by
Yama Tattoo Studio), ha fatto si che il deretano di molti metalhead si spostasse per confluire al Traffic Live Club di Roma, luogo noto per il culto della buona musica metal e soprattutto per ospitarne sì grandi artisti. Come headliner gli Entombed A.D. .
Per recensire la serata di ieri sono pochi i termini che mi vengono in mente: Distruzione, fatica, lividi, godimento, sudore, follia e pogo, tanto pogo distruttivo.
I gruppi della serata erano, in apertura gli Ulvedharr che come influenze musicali citano Testament, Anthrax, At The Gates, Carcass, Marduk, Destruction, Exodus etc etc, gruppi noti per la loro calma e pacatezza (battuta pessima). Gli Ulvedharr si formano nel 2011 a Bergamo, ed hanno all’attivo 5 pubblicazioni. Non poteva esserci apertura migliore per la serata, cattivi e minacciosi, armati di bacchette plettri e voce, iniziano a scaldare il pubblico che, come di consueto, è sempre poco per i gruppi di apertura. Chi era li, alla transenna, non può che confermare la grande potenza che hanno tirato fuori i bergamaschi.
i secondi ad esibirsi vengono da più giù, da Parma. Sono i Distruzione, di nome e di fatto. Hanno un’incredibile verve, hanno aumentato il livello di “massacro” ed infatti il pubblico, che intanto era incrementato, ha iniziato a pogare e di brutto. Nati nel ’90, questi ragazzotti hanno una mostruosa capacità di farti sentire vivo e parte del concerto. Già visti live altre volte e sempre con lo stesso aplomb. La scaletta è stata bella tosta, ma anche se avessero cantato “Sciogli le trecce ai cavalli…” sarebbero stati altrettanto distruttivi. Davvero grandi sullo stage e fuori.
E’ il turno degli headliner, loro, gli Entombed A.D. ma che per il pubblico saranno sempre e soltanto gli Entombed, altro che cover band. Alla voce lui, L.G. Petrov, che personalmente ritengo l’unico a poter cantare questi pezzi, ed in assoluto la voce del death metal.
Sembrano essersi affezionati all’Italia, meglio così per i fan. Lars alla voce è sempre una garanzia, oltre ad essere un mattacchione (per non usare termini più volgari), ci sa fare, lui è il frontman perfetto. E’ alla mano, ride e scherza con chiunque, è così che dovrebbe essere il leader di una band. Alle chitarre troviamo Niko e Guillerme, al basso il chiomadotato Viktor (quante ragazze invidiano i suoi capelli?!) ed alla batteria Olle.
L’acustica del Traffic non è buonissima, ma in questi casi non serve a molto, chi segue la band dagli inizi, quindi da Left Hand Path, ed ha seguito tutte le vicende fino alla separazione ed alla formazione di due gruppi paralleli, conosce le canzoni ed i testi anche se alla fine, anche con i maestri del death metal svedese, molti si son buttati nel pogo e chi era alla transenna oggi avrà riportato lividi a tema. E’ inutile. Gli Entombed A.D. portano sempre un grande scompiglio. Niko con i suoi assoli sempre spettacolari, fa drizzare peli e capelli, sempre perfetti e da godimento, soprattutto nella parte finale di Left Hand Path. La musica si mescola con le emozioni ed innesca una bomba. Olle alla batteria è una macina, rulla e spacca bacchette a meraviglia.
Quella di ieri sera è stata un serata memorabile, chiunque uscisse dal locale aveva stampato in faccia un sorriso immenso, a dimostrare il fatto che le endorfine vengono secrete anche in queste situazioni.
Ciò che rende la band svedese così tanto apprezzata dal pubblico, è il loro buttarsi tra i fan con nonchalance e parlare come se nulla fosse, così, come se anche loro fossero li per vedere il concerto. E’ questo che differenzia il metal dagli altri generi.
Setlist
Midas In Reverse
Stranger Aeons
Second to None
Eyemaster
Dead Dawn
Living Dead
Out of Hand
Chaos Breed
Night of the Vampire
Revel in Flesh
Wolverine Blues
Left Hand Path
Chief Rebel Angel
Fit for a King
Supposed to Rot
https://www.instagram.com/skjaldmaer_music_journalist/