A Roma questa mattina è morta Sandra Milo. L’attrice si è spenta nella sua casa all’età di 90 anni, circondata dall’affetto dei cari. La famiglia ha diramato un comunicato per divulgare la notizia e per ringraziare coloro che le sono stati vicino.
Il comunicato dei figli
E’ morta Sandra Milo all’età di 90 anni, nella sua casa a Roma, circondata dall’affetto dei cari. Una delle attrici più note del cinema italiano, musa ispiratrice del regista Federico Fellini che la nominò “Sandrocchia”, un soprannome che le rimase nel corso degli anni.
Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis danno notizia della scomparsa della loro mamma, tramite il social Facebook, così:
“Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente“.
Vita da attrice
Sandra Milo all’anagrafe è registrata come Salvatrice Elena Greco. Nata a Tunisi l’11 marzo 1933, cresce in Toscana ed esordisce al cinema nel 1955 in “Lo scapolo”, accanto ad Alberto Sordi.
E’ protagonista del cinema degli anni Cinquanta e Sessanta. Infatti, celebri sono le sue partecipazioni a film quali “Il generale Della Rovere”, “Adua e le compagne”, “Fantasmi a Roma”, “Giulietta degli spiriti” e “8½”.
Considerata un’icona di quegli anni, anche per la chioma bionda che ha scelto per cambiare il suo look originale di capelli neri. Spiritosa e di grande personalità, viene ricordata anche per la sua particolare voce.
Ha ispirato nella sua carriera importanti registi italiani e francesi. In particolare è riconosciuta musa ispiratrice di Federico Fellini.
Nel 1964 riceve il Nastro d’Argento come Premio Miglior attrice non protagonista per il film “8 ½”. Due anni dopo, arriva un altro Nastro d’Argento come Premio Miglior attrice non protagonista per il film “Giulietta degli spiriti”. E nel 2021 riceve il David di Donatello come Premio alla carriera.
La carriera
Fellini ne rimase colpito, tanto da farne la sua musa ispiratrice.
“Sandrocchia”, come lui la chiamava, partecipa durante la sua carriera a una settantina di film, lavorando tra l’altro con registi del calibro di Roberto Rossellini, Antonio Pietrangeli, Sergio Corbucci, Dino Risi, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino.
Il primo ruolo importante arriva nel 1959 con ‘Il generale Della Rovere’, regia di Roberto Rossellini, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo simile lo interpretò in ‘Adua e le compagne’ di Antonio Pietrangeli. È poi protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film ‘Fantasmi a Roma’ ancora di Pietrangeli. Nel 1962 torna al cinema con ‘Il giorno più corto’ di Sergio Corbucci, dove recita con Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi. Arriva poi l’incontro con Fellini che la chiamava affettuosamente ‘Sandrocchia’. Il regista la volle protagonista di due capolavori di Fellini: “8½” del 1963 e “Giulietta degli spiriti” del 1965.
Pupi Avati la chiamò nel 2003 nel suo film ‘Il cuore altrove’ con Neri Marcorè e Vanessa Incontrada. Nel 2010 Gabriele Salvatores nel suo ‘Happy Family’.
Ha lavorato anche a teatro, in ‘8 donne e un mistero’, ‘Il letto ovale’, ‘Fiori d’acciaio’, ‘Il club delle vedove’ e ‘Una fidanzata per papà’.
Sempre impegnata, anche alla conduzione di programmi televisivi. Nel 2022 è protagonista del docu-reality “Quelle brave ragazze”, su Sky, con Mara Maionchi ed Orietta Berti. E nel 2023 partecipa alla seconda edizione, con la Maionchi e Marisa Laurito.
A dicembre 2023 la vediamo tra i protagonisti della serie comedy di Prime Video ‘Gigolò per caso’, composta da sei episodi per la regia di Eros Puglielli con Christian De Sica e Pietro Sermonti.
Il legame con Federico Fellini
La relazione con il noto regista è durata ben diciassette anni. Stiamo parlando degli anni Sessanta e all’epoca si gridò quasi allo scandalo. Certamente fece scalpore.
La stessa “Sandrocchia” affermò di averlo amato per tutti quegli anni. E il ricordo di questo amore resterà vivo per chi l’ha seguita e ammirata, e nel mondo del cinema, al quale apparterrà sempre.
Il loro legame nasce sul e set di “8½” e lei a più riprese ammise che Fellini era stato il grande amore della sua vita. Mentre lui dichiarava di essere semplicemente attratto dalla Milo. Ma dopo le dichiarò amore e di aver capito che era la donna della sua vita. Tuttavia entrambi erano impegnati sentimentalmente. Dunque, la loro storia non ebbe un proseguo. Ma certamente artisticamente hanno contribuito l’uno ai successi dell’altro.
La famiglia e i figli
A quindici anni, nel 1948, sposa il marchese Cesare Rodighiero. Matrimonio lampo, durato ventuno giorni. Per sposa per undici anni accanto a Moris Ergas, produttore cinematografico, da cui nasce Debora nel 1963. Poi dall’unione con Ottavio De Lollis, che la abbandona, nascono Ciro nel 1968 e Azzurra, nel 1970, che cresce da sola.
Ora che Sandra Milo è morta a loro che sono gli affetti più cari, va il nostro cordoglio.