Divi & serie tv: Tanti auguri ad Hilary Swank

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Hilary Ann Swank, nata a Lincoln, Nebraska, nel 1974, compie oggi 45 anni. Attrice e produttrice cinematografica statunitense dal grande e riconosciuto talento, in carriera si è aggiudicata con merito diversi premi, tra i quali: 2 Premi Oscar come “Migliore attrice” (nel 2000 per Boys Don’t Cry e nel 2005 per Million Dollar Baby); 2 Golden Globe come “Migliore attrice in un film drammatico” (nel 2000 per Boys Don’t Cry e nel 2005 per Million Dollar Baby); uno Screen Actors Guild Award come “Migliore attrice cinematografica” (nel 2004 per Million Dollar Baby) e 2 Satellite Award come “Migliore attrice in un film drammatico” (nel 1999 per Boys Don’t Cry e nel 2004 per Million Dollar Baby). Nel 2007 ha ricevuto l’ambita stella sul Marciapiede delle Stelle, ovvero la Hollywood Walk of Fame (la sua stella è la numero 2325 complessiva).

La brillante carriera cinematografica: Gli Oscar con Boys Don’t Cry e Million Dollar Baby

Hilary debuttò come attrice cinematografica nel 1992 recitando in Buffy – L’Ammazza vampiri (di Fran Rubel Kuzui; pellicola da cui in seguito verrà tratta la celeberrima serie tv). Nel 1994 fu scelta come protagonista per Karate Kid IV (di Christopher Cain) mentre nel 1997 lo fu di Lolita – I peccati di Hollywood (di Josef Rusnak). La sua carriera cambiò drasticamente quando ottenne il ruolo di Brandon Teena in Boys Don’t Cry, film di Kimberly Peirce del 1999: per questo lavoro la Swank dovette perdere molta massa grassa per poter entrare al meglio nei panni del suo personaggio; la sua performance fu considerata da molti critici come la migliore interpretazione femminile del 1999, ed infatti l’attrice si aggiudicò Oscar, Golden Globe, Satellite Award e davvero tanti altri premi. In seguito recitò in: L’intrigo della collana (Charles Shyer, 2001), Insomnia (Christopher Nolan, 2002), The Core (Jon Amiel, 2003) e Red Dust (Tom Hooper, 2004). Un altro ruolo (da protagonista) trionfale per la sua carriera lo ottenne in Million Dollar Baby (diretto dalla leggenda Clint Eastwood nel 2004), in cui ha interpretato il ruolo di una pugile. Il ruolo in questione richiese ad Hilary un duro allenamento e il metter su 9 kg di massa muscolare. Nonostante le critiche che il film ricevette per il modo in cui esso affrontava il tema dell’eutanasia, la pellicola riscosse un enorme successo di critica; infatti la Swank si portò a casa Oscar, Golden Globe, Screen Actors Guild Award, Satellite Award ed una valanga di altri premi (per tale film vinsero l’Oscar anche Morgan Freeman come “Miglior attore non protagonista” e lo stesso Eastwood per la regia). Il successo nella notte degli Oscar inserì il nome della Swank accanto a quello di celebrità del passato come Vivien Leigh, Helen Hayes, Sally Field e Luise Rainer, le quali tutte riuscirono a vincere l’ambita statuetta (di Miglior protagonista femminile) entrambe le volte in cui ricevettero la nomination; inoltre la Swank fu la terza più giovane attrice di sempre a vincere due Oscar come Miglior attrice. Gli altri film in cui Hilary ha recitato da protagonista, sino ad oggi, sono: Freedom Writers (Richard LaGravenese, 2007), I segni del male (Stephen Hopkins, 2007), P.S. I Love You (Richard LaGravenese, 2007), Amelia (Mira Nair, 2009), Conviction (Tony Goldwyn, 2010), The Resident (Antti Jokinen, 2011), Capodanno a New York (Garry Marshall, 2011), The Homesman (Tommy Lee Jones, 2014), Qualcosa di buono (George C. Wolfe, 2014), 55 passi (Bille August, 2017), What They Had (Elizabeth Chomko, 2018) e I Am Mother (Grant Sputore, 2019).

Le serie tv: Trust

Ad inizio anni ’90 la Swank ha partecipato come comparsa in episodi sfusi di diverse serie televisive, tra cui 2 episodi di Evening Shade (1991-92) e 2 di Genitori in blue jeans (1991-92). Ebbe poi un ruolo nella sit-com Camp Wilder (1992, in cui recitò in 19 episodi) ed in 6 film TV (tra il 1994 ed il 2013, quasi sempre col ruolo da protagonista). Nel 1997 ottenne il ruolo della madre single Carly Reynolds in Beverly Hills 90210, inizialmente le fu detto che sarebbe stato un ruolo che avrebbe conservato per due stagioni, ma il suo personaggio fu eliminato dalla serie dopo appena 16 episodi ad inizio 1998; questo “licenziamento” fu un brutto colpo per l’autostima dell’attrice, ancora in una fase di ricerca della propria dimensione. Infine nel 2018 è stata tra i protagonisti di Trust, serie antologica la cui prima stagione (composta da 10 episodi) è stata incentrata sul rapimento di John Paul Getty III, l’allora erede di Getty Oil, avvenuto nel 1973 in Italia.

Buon compleanno Hilary!

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