Divi & serie tv: Tanti auguri a Susan Sarandon

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Susan Sarandon (all’anagrafe Susan Abigail Tomalin) è nata a New York nel 1946 ed oggi spegne 73 candeline. Considerata universalmente una delle migliori attrici della sua generazione, è anche doppiatrice e produttrice cinematografica. A testimonianza della sua onorata carriera ci sono i prestigiosi premi che ha vinto e per i quali è stata candidata, tra cui figurano: 1 Premio Oscar vinto (nel 1996 come “Miglior attrice protagonista” per Dead Man Walking – Condannato a morte; più altre 4 nomination: 1982 come “Miglior attrice protagonista” per Atlantic City, USA – 1992 come “Miglior attrice protagonista” per Thelma & Louise – 1993 come “Miglior attrice protagonista” per L’olio di Lorenzo – 1995 come “Miglior attrice protagonista” per Il cliente), 8 nomination al Golden Globe (1989 come “Migliore attrice in un film commedia” per Bull Durham – Un gioco a tre mani – 1991 come “Migliore attrice in un film drammatico” per Calda emozione – 1992 come “Migliore attrice in un film drammatico” per Thelma & Louise – 1993 come “Migliore attrice in un film drammatico” per L’olio di Lorenzo – 1996 come “Migliore attrice in un film drammatico” per Dead Man Walking – Condannato a morte – 1999 come “Migliore attrice in un film drammatico” per Nemiche amiche – 2003 come “Migliore attrice non protagonista” per Igby Goes Down – 2009 come “Migliore attrice in una mini-serie o film per la televisione” per Bernard & Doris – Complici amici), 1 BAFTA vinto (nel 1995 come “Migliore attrice protagonista” per Il cliente; più la nomination del 1992 come “Migliore attrice protagonista” per Thelma & Louise), e 2 David di Donatello vinti (nel 1992 come “Migliore attrice straniera” per Thelma & Louise (ex aequo con Geena Davis) e nel 1996 come “Migliore attrice straniera” per Dead Man Walking – Condannato a morte; più la nomination del 1981 come “Migliore attrice straniera” per Atlantic City, USA), 1 Screen Actors Guild Award vinto e ben 6 nomination al Premio Emmy. Fortemente pacifista ed ecologista, e convinta battagliera per i diritti civili degli omosessuali, è anche molto impegnata nella vita politica e, da instancabile sostenitrice dei Democratici, è girata voce di una sua possibile candidatura alla presidenza degli Stati Uniti d’America con il Partito Verde degli Stati Uniti. Susan, educata severamente, è cresciuta di conseguenza come un’adolescente ribelle e anticonformista, scatenandosi al tempo in piazza durante le manifestazioni contro la guerra del Vietnam e a favore dei diritti civili. Negli anni ottanta Susan si trasferì a Roma e per molto tempo divise la sua vita tra Roma e New York. Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006 portando, insieme ad altre 7 celebri donne, la bandiera olimpica. Il 30 agosto 2006 ha ricevuto il premio “Ragusani nel mondo” e la cittadinanza onoraria di Ragusa (da cui trae alcune origini familiari).

La straordinaria carriera cinematografica

La carriera della celebre attrice ha prodotto una filmografia piuttosto lunga e di successo, motivo per cui non potremo menzionare tutte le pellicole a cui ha lavorato, ma bensì quelle più risonanti. Il suo film d’esordio sul grande schermo fu La guerra del cittadino Joe (John G. Avildsen, 1970), poi nel 1971 recitò ne La mortadella di Mario Monicelli, pellicola che le permise di farsi conoscere anche in Italia. Nel 1974 recitò nel cult Prima pagina voluta direttamente dal grande regista Billy Wilder, in quest’occasione l’attrice potè finalmente misurarsi con attori di calibro quali Jack Lemmon e Walter Matthau. Nel 1975 recita in un altro cult, il britannico The Rocky Horror Picture Show (di Jim Sharman), che la consacra definitivamente agli occhi della critica. Nel 1978 fu la protagonista di Pretty Baby (di Louis Malle), primo serio tentativo di far diventare la Sarandon un sex symbol del cinema statunitense (il film, nel quale Susan interpreta una prostituta, suscitò molto scandalo per gli argomenti trattati e per le numerose scene di nudo e di sesso in cui la Sarandon era coinvolta), mentre nel 1980 recitò in Atlantic City, USA (di Louis Malle), la cui interpretazione le valse la sua prima nomination all’Oscar. Recitò poi anche in: Posizioni compromettenti (Frank Perry, 1985), Le streghe di Eastwick (George Miller, 1987), Bull Durham – Un gioco a tre mani (Ron Shelton, 1988) e Calda emozione (Luis Mandoki, 1990). Nel 1991 fu la co-protagonista, al fianco di Geena Davis, del celebre road movie Thelma & Louise (di Ridley Scott), che le valse la seconda nomination all’Oscar e la vittoria del David di Donatello come “Migliore attrice straniera” (insieme alla stessa Davis). Nel 1993 ottenne la terza nomination all’Oscar come “Miglior attrice protagonista” per L’olio di Lorenzo (George Miller, 1992; il film narra la vera tragica vicenda della famiglia Odone e della malattia del piccolo figlio Lorenzo, l’adrenoleucodistrofia). La quarta nomination al prestigiosissimo premio, sempre nella medesima categoria protagonista, arriva nel 1995 con Il cliente (Joel Schumacher, 1994; tratto dal romanzo di John Grisham). Nel 1996 arriva finalmente l’atteso trionfo all’Oscar, vinto al quinto tentativo grazie a Dead Man Walking – Condannato a morte (Tim Robbins, 1995), in cui ha interpretato in modo straordinario il ruolo di suor Helen Prejean. Negli anni a seguire recitò in: Twilight (Robert Benton, 1998), Illuminata (John Turturro, 1998), Nemiche amiche (Chris Columbus, 1998), Il prezzo della libertà (Tim Robbins, 1999), Due amiche esplosive (Bob Dolman, 2002), Un amore sotto l’albero (Chazz Palminteri, 2004), Shall we dance? (Peter Chelsom, 2004), Elizabethtown (Cameron Crowe, 2005), Romance & Cigarettes (John Turturro, 2005), Nella valle di Elah (Paul Haggis, 2007), Come d’incanto (Kevin Lima, 2007; in cui ha vestito i panni della perfida Regina Narissa), Speed Racer (dei fratelli Wachowski, 2008) e Wall Street – Il denaro non dorme mai (Oliver Stone, 2010). Nell’ultimo decennio l’impegno cinematografico di Susan non è mai venuto meno, la sua presenza in sala è sempre stata costante e a farla da padrona è sempre stato il suo sopraffino talento recitativo. Tra gli ultimi film in cui ha recitato ci sono: La regola del silenzio – The Company You Keep (Robert Redford, 2012), Cloud Atlas (Lily e Lana Wachowski e Tom Tykwer, 2012), Bad Moms 2 – Mamme molto più cattive (Jon Lucas e Scott Moore, 2017) e La mia vita con John F. Donovan (Xavier Dolan, 2018).

Tra le curiosità, nel 1976 Susan fu scartata ai provini per il ruolo di Adriana in Rocky perché considerata “troppo sensuale” per la parte.

Le serie tv: The Big C, Feud e Ray Donovan

Susan, seppur con molta meno frequenza rispetto al cinema, ha lavorato anche in televisione. Dalla seconda metà degli anni settanta ha talvolta preso parte come guest star ad episodi di serie televisive (tra cui un episodio di Friends nel 2001, due di Malcolm nel 2002, uno di E.R. – Medici in prima linea nel 2009, due di 30 Rock nel 2011-2012, e due di Mike & Molly nel 2013), miniserie televisive e film TV (in cui spesso e volentieri era ovviamente tra i protagonisti principali). Nel 2012 ha recitato in 6 episodi della terza stagione di The Big C nel ruolo di Joy Kleinman, una guru che dopo aver vinto il cancro insegna dei corsi per affrontare la vita in modo positivo; muore investita da un autobus con raffigurata la sua immagine dopo una lite con Cathy… Nel 2017 è stata la co-protagonista, assieme a Jessica Lange, della prima stagione dell’antologico Feud creato da Ryan Murphy, composta da 8 episodi e sottotitolata Bette and Joan, incentrata sull’accesa rivalità tra le attrici Bette Davis (interpretata dalla Sarandon) e Joan Crawford nella vita professionale ed in particolare durante la lavorazione al film del 1962 Che fine ha fatto Baby Jane?. Infine sempre dal 2017, prima come ricorrente nella stagione 5 e poi come fissa dalla stagione 6, interpreta Samantha “Sam” Winslow, nell’elogiata serie Ray Donovan, in cui ad ora vi ha preso parte a 7 episodi.

Buon compleanno Susan!

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