Divi & serie tv: Tanti auguri a Renée Zellweger

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Renée Zellweger

Renée Kathleen Zellweger, nata a Katy, Texas, nel 1969, oggi spegne 51 candeline. Renée è un’amatissima attrice statunitense divenuta famosa grazie alle sue note commedie romantiche. È una delle sette attrici (insieme a Helen Hayes, Ingrid Bergman, Maggie Smith, Meryl Streep, Jessica Lange e Cate Blanchett) ad aver vinto il premio Oscar sia come migliore attrice protagonista sia come migliore attrice non protagonista.

I numerosi premi

Considerato il suo notevole talento nell’arte recitativa, la Zellweger nel corso della sua carriera ha vinto moltissimi premi, tra cui i più importanti sono stati:

  • 2 Premi Oscar: nel 2004 come “Migliore attrice non protagonista” per Ritorno a Cold Mountain e nel 2020 come “Migliore attrice protagonista” per Judy; più le candidature nel 2002 come “Migliore attrice protagonista” per Il diario di Bridget Jones e nel 2003 come “Migliore attrice protagonista” per Chicago.
  • 4 Golden Globes: nel 2001 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Betty Love, nel 2003 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Chicago, nel 2004 come “Migliore attrice non protagonista, per Ritorno a Cold Mountain e nel 2020 come “Miglior attrice in un film drammatico” per Judy; più le nomination nel 2002 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Il diario di Bridget Jones, nel 2005 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Che pasticcio, Bridget Jones! e nel 2007 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Miss Potter.
  • 2 BAFTA Awards: nel 2004 come “Migliore attrice non protagonista” per Ritorno a Cold Mountain e nel 2020 come “Migliore attrice protagonista” per Judy; più le candidature nel 2002 come “Migliore attrice protagonista” per Il diario di Bridget Jones e nel 2003 come “Migliore attrice protagonista” per Chicago.
  • 4 Critics’ Choice Movie Awards: nel 1997 come “Miglior artista esordiente” per Jerry Maguire, nel 2003 al “Migliore cast” per Chicago, nel 2004 come “Miglior attrice non protagonista” per Ritorno a Cold Mountain e nel 2020 come “Miglior attrice” per Judy; più la nomination nel 2002 come “Migliore attrice protagonista” per Il diario di Bridget Jones.
  • 1 Satellite Awards: nel 2001 come “Migliore attrice protagonista in un film commedia o musicale” per Betty Love; più le candidature nel 1997 come “Migliore attrice non protagonista in un film commedia o musicale” per Jerry Maguire, nel 2002 come “Migliore attrice in un film commedia o musicale” per Il diario di Bridget Jones, nel 2003 come “Migliore attrice non protagonista in un film drammatico” per White Oleander, nel 2003 come “Migliore attrice protagonista in un film commedia o musicale” per Chicago e nel 2019 come “Miglior attrice in un film drammatico” per Judy.
  • 4 Screen Actors Guild Awards: nel 2003 al “Miglior cast” per Chicago, nel 2003 come “Migliore attrice protagonista” per Chicago, nel 2004 come “Migliore attrice non protagonista” per Ritorno a Cold Mountain e nel 2020 come “Miglior attrice protagonista” per Judy; più le nomination nel 1997 come “Migliore attrice non protagonista” per Jerry Maguire e nel 2002 come “Migliore attrice protagonista” per Il diario di Bridget Jones.

La straordinaria carriera cinematografica

I suoi primi piccoli ruoli cinematografici sono stati in: La vita è un sogno (Richard Linklater, 1993), Giovani, carini e disoccupati (Ben Stiller, 1994) ed in Non aprite quella porta IV (Kim Henkel, 1994). Successivamente ha interpretato la fidanzata di Tom Cruise in Jerry Maguire (Cameron Crowe, 1996), pellicola con la quale Renée divenne finalmente famosa. Poi offrì una gran prima prova drammatica ne La voce dell’amore (Carl Franklin, 1998) al fianco di Meryl Streep. Altra prova di grande spessore la offre con Betty Love (Neil LaBute, 2000) e poi, dopo aver recitato anche in Io, me & Irene (fratelli Farrelly, 2000), raggiunge definitivamente il successo internazionale con la fortunatissima commedia romantica Il diario di Bridget Jones (Sharon Maguire, 2001) nella quale interpreta la romantica ed impacciata single trentacinquenne del titolo. Altro successo ed altre lodi le ottiene grazie al musical Chicago (Rob Marshall, 2002); poi recita sempre con grandi risultati anche nel drammatico White Oleander (Peter Kosminsky, 2002), in Abbasso l’amore (Peyton Reed, 2003) ed in Ritorno a Cold Mountain (Anthony Minghella, 2003; film col quale l’attrice finalmente si aggiudica il primo Oscar). Nel 2004 torna alla commedia romantica col sequel Che pasticcio, Bridget Jones! (di Beeban Kidron) mentre l’anno dopo è nel drammatico Cinderella Man – Una ragione per lottare (Ron Howard, 2005). Poi, sempre con ruoli da protagonista, ha recitato in: Miss Potter (Chris Noonan, 2006), In amore niente regole (George Clooney, 2008), New in Town – Una single in carriera (Jonas Elmer, 2009), Case 39 (Christian Alvart, 2009) e My One and Only (Richard Loncraine, 2009). Dopo ben sei anni di ritiro dalle scene, Renée è tornata al cinema nel 2016 prima con Una doppia verità (Courtney Hunt, 2016) e poi col terzo film della saga su Bridget Jones, Bridget Jones’s Baby (Sharon Maguire, 2016). Infine nel 2019 ha vestito i panni di Judy Garland nel biopic Judy (di Rupert Goold), riguardante gli ultimi mesi di vita della cantante: grazie alla sua splendida interpretazione la Zellweger si è aggiudicata il suo secondo Oscar, stavolta come miglior attrice protagonista.

La televisione: What/If

La carriera televisiva dell’attrice si può racchiudere sostanzialmente nella miniserie del 2019 What/If, thriller di casa Netflix composto da 10 episodi. La serie ruota attorno alle vicende di Lisa e Sean, due sposi novelli in difficoltà economiche che accettano la proposta pericolosa di una misteriosa e ricca benefattrice, Anne (la Zellweger, protagonista principale), per ottenere un prestito, che cambierà per sempre le loro vite.

Buon compleanno Renée!

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