Divi & serie tv: Tanti auguri a John Goodman e a Nicole Kidman

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Oggi è il compleanno di due attori di primissimo livello, interpreti nelle rispettive carriere di film memorabili; comprimario l’uno e star assoluta l’altra: John Goodman e Nicole Kidman.

John Goodman

Nato a Saint Louis, Missouri, nel 1952, compie oggi 67 anni. Attore e doppiatore statunitense stimatissimo e dall’importante carriera, ad ora ha vinto un Emmy Award (nel 2007 come “Miglior attore Guest-star in una Serie Tv drammatica” per Studio 60 on the Sunset Strip; più altre 10 nomination), un Golden Globe (nel 1993 come “Miglior attore in una Serie Tv commedia o musicale” per Pappa e ciccia; più altre 4 nomination), uno Screen Actors Guild Award (nel 2013 per il “Miglior cast” per Argo; più altre 3 nomination), un Satellite Award (nel 2014 come “Miglior attore in una Serie tv comica o musicale” per Alpha House; più altre 2 nomination), 2 American Comedy Award, 2 People’s Choice Awards, e diversi altri premi “minori”. Nel 2017 è stato introdotto nella Hollywood Walk of Fame (la cerimonia è stata condotta dall’attore Jeff Bridges, suo grande amico).

La carriera dell’attore è di lunga durata, davvero tanti sono i film in cui ha recitato, in prevalenza in ruoli comici, genere per il quale Goodman è particolarmente portato. È apparso in ruoli diversi in numerosi film dei fratelli Coen, e per lo più ha interpretato parti che lo vedevano come spalla del protagonista di turno. Vista la sua considerevole mole (è alto quasi 190 cm ed ha un peso elevato) ha interpretato spesso ruoli molto fisici. Goodman è stato anche un apprezzato presentatore del celebre show comico Saturday Night Live, che ha condotto per tredici volte (ironia della sorte, nel 1980 aveva partecipato al casting del programma per prendervi parte come comico, ma era stato rifiutato). Inoltre ha sostituito John Belushi (Jake Blues) come partner di Dan Aykroyd (Elwood Blues) nella celebre Blues Brothers Band: è apparso per la prima volta nel ruolo di “Mighty” Mack Blues al Saturday Night Live del 25 marzo 1995, per continuare ad interpretare il ruolo nel film Blues Brothers: Il mito continua. Ha continuato a suonare al fianco di Aykroyd e Jim Belushi (Zee Blues), fratello di John, fino al 2001, quando è stato costretto ad abbandonare il personaggio, almeno temporaneamente, per problemi di salute.

Ha esordito al cinema recitando ne La fuga di Eddie Macon (Jeff Kanew, 1983), e l’anno successivo ha preso parte a La rivincita dei nerds (Jeff Kanew, 1984). Nel 1987 recita in Arizona Junior (di Joel Coen), mentre nel 1989 lavora in Seduzione pericolosa (di Harold Becker) ed in Always – Per sempre (di Steven Spielberg). Successivamente, nei ruoli di maggior spessore, lo troviamo in: Barton Fink – È successo a Hollywood (Joel Coen, 1991), The Babe – La leggenda (Arthur Hiller, 1992), I Flintstones (Brian Levant, 1994; in cui interpreta Fred Flintstone), Il tocco del male (Gregory Hoblit, 1998), Blues Brothers: Il mito continua (John Landis, 1998), nell’iconico cult Il grande Lebowski (Joel Coen, 1998), Al di là della vita (Martin Scorsese, 1999), Fratello, dove sei? (Joel Coen, 2000), Le ragazze del Coyote Ugly (David McNally, 2000), Beyond the Sea (Kevin Spacey, 2004), Speed Racer (fratelli Wachowski, 2008), The Artist (Michel Hazanavicius, 2011), Argo (Ben Affleck, 2012), Flight (Robert Zemeckis, 2012), Una notte da leoni 3 (Todd Phillips, 2013), Gli stagisti (Shawn Levy, 2013), A proposito di Davis (Joel ed Ethan Coen, 2013), Monuments Men (George Clooney, 2014), L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo (Jay Roach, 2015), Boston – Caccia all’uomo (Peter Berg, 2016), Kong: Skull Island (Jordan Vogt-Roberts, 2017), Atomica bionda (David Leitch, 2017) e Captive State (Rupert Wyatt, 2019).

Il primo straordinario successo di John Goodman è stato televisivo, ed è quello che gli ha regalato la vera popolarità: fu infatti uno dei due protagonisti della mitica sit-com Pappa e ciccia (223 episodi tra il 1988 ed il 1997) al fianco di Roseanne Barr. Nel 2000 Goodman ha avuto una propria sit-com, Normal, Ohio, cancellata però dopo i primi 7 episodi (su 12 prodotti). Nel 2004 è apparso nella serie Center of the Universe, e nello stesso anno ha partecipato a 4 episodi della serie West Wing – Tutti gli uomini del Presidente. In seguito ha recitato in: 11 episodi di Treme (2010-11), 10 ep. di Damages (2011), 6 ep. di Community (2011-12), nei 21 ep. di Alpha House (2013-14), e negli 8 ep. di Black Earth Rising (2018). Infine nel 2018 è tornato a recitare nelle decima stagione (revival) di Pappa e ciccia, sfociata poi nello stesso anno nello spin-off (sempre con Goodman protagonista) The Connors.

Nicole Kidman

Nata a Honolulu, Hawaii, nel 1967, spegne oggi 52 candeline. La Kidman è un’attrice australiana con cittadinanza statunitense di assoluto valore, una delle più importanti dell’intero star system cinematografico hollywoodiano. La sua bacheca dei premi vinti in carriera è pienissima, tanti sono i riconoscimenti ottenuti sinora, tra cui: un Premio Oscar (nel 2003 per The Hours), 4 Golden Globe (nel 1996 per Da morire, nel 2002 per Moulin Rouge!, nel 2003 per The Hours, e nel 2017 per Big Little Lies – Piccole grandi bugie), un BAFTA (nel 2003 per The Hours), un Orso d’argento al Festival del cinema di Berlino (nel 2003 per The Hours), 6 AACTA Awards, 2 Premi Emmy (nel 2017 per Big Little Lies – Piccole grandi bugie), ed uno Screen Actors Guild Award. La Kidman è un’ambasciatrice di buona volontà per l’UNICEF dal 1994 e per UNIFEM dal 2006. Infine nel 2006 è stata insignita del titolo di Compagno dell’Ordine dell’Australia.

La filmografia dell’attrice è eccellente e costellata di film di successo, motivo per cui ci limiteremo ad elencare le pellicole più note alle quali ha lavorato: Natale nel bosco (Henry Safran, 1983; film d’esordio cinematografico per lei), Ore 10: calma piatta (Phillip Noyce, 1989; film che la pone all’attenzione generale), Giorni di tuono (Tony Scott, 1990), Billy Bathgate – A scuola di gangster (Robert Benton, 1991), Cuori ribelli (Ron Howard, 1992), Malice – Il sospetto (Harold Becker, 1993), My Life – Questa mia vita (Bruce Joel Rubin, 1993), Da morire (Gus Van Sant, 1995; con cui vince il suo primo Golden Globe), Batman Forever (Joel Schumacher, 1995), Ritratto di signora (Jane Campion, 1996), The Peacemaker (Mimi Leder, 1997), Amori & incantesimi (Griffin Dunne, 1998), Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999; altra perla recitativa dell’attrice), Moulin Rouge! (Baz Luhrmann, 2001; pellicola musical grazie alla quale mette in mostra le sue doti canore aggiudicandosi il suo secondo Golden Globe e la sua prima nomination all’Oscar come “Miglior attrice”), The Others (Alejandro Amenábar, 2001; film per il quale la Kidman viene osannata per la sua interpretazione), Birthday Girl (Jez Butterworth, 2001), The Hours (Stephen Daldry, 2002; grazie al suo ritratto di Virginia Woolf riceve finalmente l’Oscar come “Miglior attrice”, il BAFTA come “Migliore attrice protagonista”, il Golden Globe come “Migliore attrice in un film drammatico” e l’Orso d’argento come “Migliore attrice” al Festival di Berlino), Dogville (Lars von Trier, 2003), La macchia umana (Robert Benton, 2003), Ritorno a Cold Mountain (Anthony Minghella, 2003; altra grande interpretazione per lei), La donna perfetta (Frank Oz, 2004), Birth – Io sono Sean (Jonathan Glazer, 2004), The Interpreter (Sydney Pollack, 2005), Vita da strega (Nora Ephron, 2005), La bussola d’oro (Chris Weitz, 2007), Australia (Baz Luhrmann, 2008), Rabbit Hole (John Cameron Mitchell, 2010; per il quale ottiene la terza nomination all’Oscar come “Miglior attrice”), Trespass (Joel Schumacher, 2011), Grace di Monaco (Olivier Dahan, 2014), Il segreto dei suoi occhi (Billy Ray, 2015), Lion – La strada verso casa (Garth Davis, 2016; con cui ottiene la quarta candidatura all’Oscar come “Miglior attrice non protagonista”), L’inganno (Sofia Coppola, 2017), Il sacrificio del cervo sacro (Yorgos Lanthimos, 2017), ed Aquaman (James Wan, 2018).

Gli esordi televisivi dell’attrice sono avvenuti attraverso telenovelas, miniserie televisive e film TV: ha iniziato infatti con la soap opera australiana A Country Practice (1985), passando poi per la commedia romantica Windrider (1986, dove ebbe un ruolo in cui si esibì nella sua prima scena di nudo, all’età di diciannove anni), per la miniserie in 5 puntate Vietnam (1987) e per il film prodotto per la Rai Un’australiana a Roma (1987). Ha recitato in seguito nella miniserie televisiva Bangkok Hilton (1989) e nel film TV Hemingway & Gellhorn (2012). Infine ha avuto un ruolo ricorrente nella seconda stagione della miniserie in 6 puntate Top of the Lake – Il mistero del lago (2017) e soprattutto è stata tra le protagoniste della miniserie di grande successo in 7 puntate Big Little Lies – Piccole grandi bugie (2017), grazie alla quale si è aggiudicata il suo quarto Golden Globe ed il Premio Emmy per la sua magistrale interpretazione di Celeste Wright. La seconda stagione in Italia ha preso il via due giorni fa su Sky Atlantic.

Buon compleanno John e Nicole!

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