Jeremy John Irons, nato a Cowes, Inghilterra, nel 1948, spegne oggi 71 candeline. L’attore britannico è uno degli interpreti top della recitazione avendo alle spalle una vasta esperienza e vantando un curriculum filmografico eccellente. Tra i tanti riconoscimenti ottenuti in carriera menzioniamo in particolare: un Premio Oscar (nel 1991 come “Miglior attore” per Il mistero von Bulow), 2 Golden Globe (nel 1991 come “Miglior attore” per Il mistero von Bulow e nel 2006 come “Miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film tv” per Elizabeth I; più una nomination nel 1987 come “Miglior attore” per Mission), un Emmy (nel 2006 come “Miglior attore non protagonista in una serie, mini-serie o film tv” per Elizabeth I), uno Screen Actors Guild Award (nel 2006 come “Miglior attore in una miniserie o film TV” per Elizabeth I), un David di Donatello (nel 1991 come “Miglior attore straniero” per Il mistero von Bulow) ed un Tony Award (nel 1984 come “Miglior Attore” per La cosa reale).
L’eccezionale carriera cinematografica e l’Oscar
Jeremy ha mosso i primi passi da attore in teatro sul finire degli anni sessanta, dove vi si è concentrato per diversi anni con ottimi risultati: arrivò a recitare con la Royal Shakespeare Company esordendo a Broadway e vinse il Tony Award come “Miglior attore” con La cosa reale di Tom Stoppard, piece in cui recitò anche l’altra futura star Glenn Close. L’esordio cinematografico dell’attore avvenne nel 1980 con Nijinsky (di Herbert Ross). Al suo secondo film, La donna del tenente francese (Karel Reisz, 1981; in cui recitò anche Meryl Streep), ottenne subito la nomination al Premio BAFTA come “Miglior attore”, confermandosi come un attore dal talento promettente. Da lì in poi recitò praticamente sempre in ruoli da protagonista: Moonlighting (Jerzy Skolimowski, 1982), Tradimenti (David Hugh Jones, 1983), Un amore di Swann (Volker Schlöndorff, 1984), Mission (Roland Joffé, 1986; gran film grazie al quale l’attore venne candidato per la prima volta al Golden Globe), Inseparabili (David Cronenberg, 1988), L’opera del seduttore (Michael Winner, 1988) e Australia (Jean-Jacques Andrien, 1988). Questi anni di successi culminarono nel 1990, anno in cui uscì Il mistero Von Bulow (di Barbet Schroeder), film per il quale Irons vinse meritatamente il Premio Oscar, il Golden Globe ed il David di Donatello come “Miglior attore”. Negli anni successivi, fino ad arrivare ad oggi, Jeremy ha proseguito il suo inarrestabile successo grazie ai film: Delitti e segreti (Steven Soderbergh, 1991), Waterland – Memorie d’amore (Stephen Gyllenhaal, 1992), Il danno (Louis Malle, 1992), M. Butterfly (David Cronenberg, 1993), La casa degli spiriti (Bille August, 1993; tratto dall’omonimo romanzo di Isabel Allende), Die Hard – Duri a morire (John McTiernan, 1995; in cui è stato un villain eccellente), Io ballo da sola (Bernardo Bertolucci, 1996), Chinese Box (Wayne Wang, 1997), Lolita (Adrian Lyne, 1997), La maschera di ferro (Randall Wallace, 1998), Dungeons & Dragons (Courtney Solomon, 2000), Il quarto angelo (John Irvin, 2001), And Now… Ladies & Gentlemen (Claude Lelouch, 2002), Callas Forever (Franco Zeffirelli, 2002), La diva Julia – Being Julia (István Szabó, 2004), Il mercante di Venezia (Michael Radford, 2004; pellicola tratta dall’omonima opera di William Shakespeare), Le crociate – Kingdom of Heaven (Ridley Scott, 2005, interpretando il conte Tiberias, futuro conte Raimondo III di Tripoli), Eragon (Stefen Fangmeier, 2006), Appaloosa (Ed Harris, 2008), Margin Call (J. C. Chandor, 2011), The Words (Brian Klugman e Lee Sternthal, 2012), Treno di notte per Lisbona (Bille August, 2013), High-Rise – La rivolta (Ben Wheatley, 2015), L’uomo che vide l’infinito (Matthew Brown, 2015), La corrispondenza (Giuseppe Tornatore, 2016), Race – Il colore della vittoria (Stephen Hopkins, 2016), Batman v Superman: Dawn of Justice (Zack Snyder, 2016; con l’iconico ruolo di Alfred Pennyworth, maggiordomo di Bruce Wayne/Batman), Assassin’s Creed (Justin Kurzel, 2016) e Justice League (Zack Snyder, 2017; riprendendo il ruolo di Alfred Pennyworth). La carriera di Jeremy è stata un susseguirsi di successi, merito di un attore che sa adattarsi a ruoli differenti conferendo ai suoi personaggi un’intensità non comune a tutti.
Irons ha inoltre debuttato come regista dirigendo nel 1997 Mirad, film TV. Infine è anche un apprezzato doppiatore: ha prestato infatti la voce al personaggio Scar nella versione originale de Il re leone (Roger Allers e Rob Minkoff, 1994), memorabile film animato della Disney; ed è stato narratore anche di alcuni documentari di National Geographic come L’ultima preda: leoni e elefanti (doppiato in italiano da Giancarlo Giannini), Nemici per sempre: leoni e bufali e L’occhio del leopardo, tutti e tre realizzati dai coniugi Derek e Beverly Joubert.
La televisione: Elizabeth I, I Borgia, Watchmen e le altre
Dall’inizio degli anni settanta Jeremy ha lavorato spesso anche in televisione, e dei primi lavori ricordiamo: La dinastia del potere (serie tv, 1974, 6 episodi), Notorious Woman (Waris Hussein, 1974, miniserie tv), Love for Lydia (serie tv, 1977, 6 ep.), Ritorno a Brideshead (Charles Sturridge e Michael Lindsay-Hogg, 1981, miniserie tv, 11 ep.), ed una sfilza di film TV. Irons ha poi riscosso molto successo con la miniserie televisiva in 2 puntate del 2005 Elizabeth I (di Tom Hooper), nella quale ha interpretato magistralmente Robert Dudley (I conte di Leicester) al fianco di Helen Mirren, conquistando nel 2006 Emmy, Golden Globe e Screen Actors Guild Award come “Miglior attore non protagonista”. Dal 2011 al 2013 è stato il protagonista principale della serie televisiva I Borgia (diretta dal celebre Neil Jordan), composta da 3 stagioni e 29 episodi, in cui ha interpretato ottimamente lo spagnolo Rodrigo Borgia, divenuto più tardi Papa Alessandro VI. Nel 2012 ha vestito i panni di Enrico IV d’Inghilterra nella miniserie in 4 puntate The Hollow Crown; ed infine a brevissimo lo vedremo nella nuova serie HBO Watchmen, basata sull’omonimo fumetto della DC Comics, che negli Stati Uniti verrà distribuita ad ottobre.
Buon compleanno Jeremy!