Divi & serie tv: Tanti auguri a Bruce Willis

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Bruce Willis

Walter Bruce Willis, nato a Idar-Oberstein, Germania, nel 1955, spegne oggi 65 candeline. Attore e produttore cinematografico (nonché musicista) statunitense famosissimo, è uno dei divi hollywoodiani per eccellenza.

Chi è Bruce Willis?

Nel 2006 ha ricevuto la prestigiosa Stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6915 di Hollywood Boulevard. Tra i diversi premi che ha vinto o a cui è stato nominato, ricordiamo il Golden Globe vinto nel 1987 come “Miglior attore in una serie commedia o musicale” per Moonlighting (per la medesima serie è stato candidato anche nel 1986 e nel 1988; più un’altra candidatura a questo premio è arrivata nel 1990 come “Miglior attore non protagonista” per Vietnam – Verità da dimenticare), ed i 2 Premi Emmy vinti nel 1987 come “Miglior attore in una serie drammatica” per Moonlighting (un’altra nomination l’ha ricevuta nel 1986) e nel 2000 come “Miglior attore ospite in una serie comica o commedia” per Friends. Assieme alla prima moglie Demi Moore ed agli amici Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e Whoopi Goldberg, ha fondato la celebre catena di ristoranti Planet Hollywood. Inoltre come detto Willis è anche un grande appassionato di musica blues e rock and roll, nonché suonatore di armonica a bocca; negli anni ottanta fondò una sua band (Bruno and the Acceleratos) e nel 1987 incise il suo primo disco, reinterpretando con divertimento ed entusiasmo alcuni brani black, raggiungendo anche la top ten.

La strepitosa carriera cinematografica di Bruce Willis

L’esordio cinematografico di Bruce risale al 1980, anno in cui ottenne il suo primo ruolo apparendo nel film Delitti inutili (di Brian G. Hutton) con Frank Sinatra. Negli anni subito successivi comparve ne Il verdetto (Sidney Lumet, 1982) e recitò da protagonista in Appuntamento al buio (Blake Edwards, 1987) ed Intrigo a Hollywood (Blake Edwards, 1988). Dopo esser divenuto molto popolare grazie alla serie televisiva Moonlighting, nel 1988 raggiunge la consacrazione e la celebrità grazie all’interpretazione del poliziotto John McClane in Trappola di cristallo (Die Hard nella versione originale, pellicola diretta da John McTiernan), il primo film della fortunata saga action Die Hard. Grazie alla sua esplosività ed alla sua forza trascinante, Bruce si afferma definitivamente come grande stella di film adrenalinici.

La fama senza fine

Da quel momento in poi la carriera dell’attore è un continuo crescendo, la cui fama continua ad aumentare a dismisura. Sul finire del decennio recita in Vietnam – Verità da dimenticare (Norman Jewison, 1989), per poi tornare a recitare nel sequel di Die Hard, 58 minuti per morire – Die Harder (Renny Harlin, 1990). Altri film di primo livello in cui recitò in quegli anni furono: Il falò delle vanità (Brian De Palma, 1990), Hudson Hawk – Il mago del furto (Michael Lehmann, 1991), Billy Bathgate – A scuola di gangster (Robert Benton, 1991), L’ultimo boy scout (Tony Scott, 1991), La morte ti fa bella (Robert Zemeckis, 1992), Impatto imminente (Rowdy Herrington, 1993), Genitori cercasi (Rob Reiner, 1994) ed Il colore della notte (Richard Rush, 1994).

Pulp Fiction e tutto il resto

Nel 1994 ha recitato un ruolo iconico in uno dei cult movie più importanti della storia del cinema, Pulp Fiction di Quentin Tarantino. Nel 1995 ha vestito nuovamente i panni di John McClane nel terzo capitolo di Die Hard, Die Hard – Duri a morire (di John McTiernan). Altre sue interpretazioni che rimarranno impresse nella memoria collettiva degli amanti del cinema sono state in: L’esercito delle 12 scimmie (Terry Gilliam, 1995), Ancora vivo – Last Man Standing (Walter Hill, 1996), Il quinto elemento (Luc Besson, 1997), The Jackal (Michael Caton-Jones, 1997), Codice Mercury (Harold Becker, 1998), Armageddon – Giudizio finale (Michael Bay, 1998), The Sixth Sense – Il sesto senso (M. Night Shyamalan, 1999).

Gli anni 2000

FBI: Protezione testimoni (Jonathan Lynn, 2000), Unbreakable – Il predestinato (M. Night Shyamalan, 2000), Bandits (Barry Levinson, 2001), Sotto corte marziale (Gregory Hoblit, 2002), L’ultima alba (Antoine Fuqua, 2003), FBI: Protezione testimoni 2 (Howard Deutch, 2004), Hostage (Florent Emilio Siri, 2005) ed il cult Sin City (Frank Miller e Robert Rodriguez, 2005). Sono solo alcuni dei tanti film di quegli anni. Nel biennio successivo recita in: Alpha Dog (Nick Cassavetes, 2006), Slevin – Patto criminale (Paul McGuigan, 2006), Grindhouse – Planet Terror (Robert Rodríguez, 2007) e Perfect Stranger (James Foley, 2007). Sempre nel 2007, 12 anni dopo l’ultimo capitolo, esce al cinema con la quarta parte della sua saga più celebre in Die Hard – Vivere o morire (di Len Wiseman).

Dopo il 2010

Dopo altri film di tutto rispetto, nel 2010 recita nell’all-star cast Red (di Robert Schwentke), e nello stesso anno fa anche un cameo nel film dell’amico Sylvester Stallone I mercenari – The Expendables; per poi partecipare al sequel I mercenari 2 (di Simon West) nel 2012. Tra i tanti altri film in cui lavora in seguito sono da segnalare sicuramente: Looper (Rian Johnson, 2012), Die Hard – Un buon giorno per morire (John Moore, 2013; quinto capitolo dell’iconica saga action), G.I. Joe – La vendetta (Jon M. Chu, 2013), Red 2 (Dean Parisot, 2013), Sin City – Una donna per cui uccidere (Robert Rodríguez e Frank Miller, 2014) ed Il giustiziere della notte – Death Wish (Eli Roth, 2018), remake dell’omonimo celebre film del 1974 interpretato dal grande Charles Bronson. Infine nel 2019 ha recitato in Glass, di M. Night Shyamalan.

La televisione: Il successo con Moonlighting

Ad inizio carriera, quando era ancora sconosciuto, Bruce Willis si presentò ai provini per il ruolo da protagonista maschile nel telefilm Moonlighting, ai quali si presentò in ritardo, in tuta e con la barba incolta: nonostante ciò ben impressionò sorprendendo con la sua disinvoltura, il suo humour e la sua energia i produttori e l’attrice protagonista, Cybill Shepherd, che gli affidarono la parte da co-protagonista. La serie, un giallo sentimentale, durò per 5 stagioni e 67 episodi tra il 1985 ed il 1989, e l’interpretazione di Bruce del detective David Addison lo rese famoso e gli servì da trampolino di lancio per il grande schermo; tra l’altro il ruolo gli fruttò un Golden Globe ed un Emmy. Tra i pochi altri ruoli televisivi che l’attore ha ricoperto nella sua straordinaria carriera si ricorda in particolar modo la sua comparsa da guest star in Friends negli episodi 6×21-6×22-6×23 (2000), che gli valsero il suo secondo Emmy.

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