Dimore: il singolo “Monet” approda in radio

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Dimore cover

Oggi, 25 marzo, esce nei digital stores e nelle radio italiane il singolo “Monet” dei Dimore.

Chi sono i Dimore?

Dimore è il progetto di Alessandro Camisa e Antonello Mauro che si evolve tra Firenze e Bologna, le città dei due musicisti. Così come le città in cui vivono, anche le personalità di Alessandro e Antonello sono diverse e complementari. Diversità che permettono al gruppo di sviluppare un sound intenso e una scrittura matura. Diversi anche i background dei due componenti: per Alessandro il progetto è la prima esperienza musicale. Antonello approda invece a Dimore dopo una felice esperienza quindicinale che lo ha visto impegnato in altri progetti musicali.

Dimore: il singolo “Monet”

Oggi, venerdì 25 marzo, esce ‘Monet’, il nuovo singolo scritto e interpretato dai Dimore. Il singolo è distribuito su tutte le piattaforme digitali e nelle radio italiane. ‘Monet’ è l’emblema di un’intera generazione. Un brano in grado di magnetizzare mente e anima sin dalle prime note, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio dove pathos, ritmo ed emozione sono la stella polare. Una stella sospesa tra dinamismo, introspezione e nostalgia. Il brano è prodotto da Alessandro Cosentino al Groove Factory Studio di Bologna. Il videoclip di ‘Monet’, ambientato in un’atmosfera onirica con la regia di Daniele Amendola, è stato realizzato con la tecnica ‘texture animato 2D’, sovrapponendo le animazioni a disegni acquerellati, simbolo del mondo in cui si muove il protagonista della canzone.

“Il primo capitolo di 5 storie”

“Tra i cinque brani dell’EP abbiamo scelto”, dicono i Dimore, “‘Monet’ è il primo capitolo di quelle che sono 5 storie, suddivise in 5 brani, che hanno come tema le relazioni”. “Monet” è un viaggio in una relazione impetuosa, che ha come protagonista uno spirito libero. “Conscio di non poter donare quella stabilità […] il protagonista riprende in mano la propria vita, si riappropria sua identità personale, scindendola, definitivamente, dall’ombra costante e oppressiva del passato”.

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