Sono passate poche ore dall’uscita di Dick Pic, il nuovo singolo di Immanuel Casto, e già i fan gridano al capolavoro. Senza dubbio, il pezzo contiene tutti gli ingredienti che rendono memorabili i lavori del cantautore bergamasco: pungente ironia, una certa crudezza nel trattare temi “scottanti”, oltre, naturalmente, all’ispirata interpretazione dello stesso Immanuel Casto.
Il cantautore, che i suoi fan hanno affettuosamente soprannominato “Casto Divo”, ci regala, insomma, un’alternativa politically uncorrect alle trite hit estive. D’altronde, come lui stesso ha affermato in un commento in evidenza sotto al video ufficiale della canzone, “Il Casto Divo non fa pezzi reggaeton estivi”.
Che storia racconta Dick Pic?
I temi trattati nelle canzoni di Immanuel Casto non sono tra i più facili. Sessualità, orientamento sessuale, identità, il senso di vacuità che è quasi un marchio distintivo della generazione dei millennials. Non mancano neanche i riferimenti alla subcultura gay; Casto non ha mai fatto mistero della sua omosessualità, anzi, si è sempre schierato in prima fila a favore dei diritti della comunità LGBTAQ+.
Riferimenti presenti anche in Dick Pic. Il brano parla della fastidiosa abitudine, diffusa nella comunità gay ma non solo, di inviare immagini non richieste delle proprie parti intime, in chat o sui social. Un “problema” apparentemente futile, addirittura comico, ma che in realtà è chiaro sintomo della nostra società edonista e sessuocentrica. Una società dove lo sfrontato approccio sessuale precede la conoscenza del potenziale partner in quanto persona.
Ci sono cose molto più personali dei propri genitali da mostrare, se si desidera entrare davvero in intimità con una persona, ci ricorda Casto. E lo fa con la sua proverbiale ironia e senza risparmiarsi il turpiloquio. Al primo ascolto, è inevitabile essere colti dall’ilarità, provocata dal tema trattato e dall’audace contrasto tra citazioni dotte e linguaggio scurrile. Ma basta poco per andare oltre e riuscire ad apprezzare il brano per il suo aspetto più profondo e introspettivo.
Un brano irriverente e spietato, dunque, che usa l’ironia soltanto come mezzo per lanciare un messaggio molto meno scontato di quanto potrebbe apparire. Si parla di consenso, di incomunicabilità e del desiderio frustrato di conoscere e farsi conoscere dall’altro nella propria vera essenza.
“Dick Pic è un brano dal sapore agrodolce”. Ha raccontato lo stesso cantautore. “La calda mestizia delle tonalità vaporwave accompagnano il vero protagonista della narrazione: un fallo sconosciuto, anonimo, in cerca di accettazione in un’afosa e indolente nottata estiva. Torno con uno dei pezzi più intimisti che abbia mai scritto. Parlo di vulnerabilità, del coraggio di mostrare le proprie ferite, e denuncio la sconfortante aleatorietà – nonché l’affronto estetico – di un ca**o gettato in chat senza consenso”.
Il geniale Casto
Che Immanuel Casto sia dotato di una mente brillante, d’altronde, è un fatto conclamato. E non perché lo affermino i fan adoranti: Immanuel è, dal 2019, presidente del Mensa Italia. Vale a dire, la sede italiana del Mensa, la celebre associazione internazionale a cui sono ammessi soltanto membri con un quoziente intellettivo sopra la media.
Una mente che non ha prodotto soltanto musica, ma anche alcuni provocatori giochi di carte. Il più famoso dei quali è Squillo, con le relative espansioni.
Un personaggio irriverente e senza peli sulla lingua non può che attirare tanta ammirazione quanto odio. Il Casto Divo non fa eccezione: difatti, è stato spesso bersaglio di feroci critiche, alle quali ha sempre risposto con classe ed acume.