Da venerdì 1° marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica “Calano i colli”, il nuovo singolo di Daniele Faraotti già disponibile sulle piattaforme digitali dal 21 dicembre 2023. Andiamo a saperne di più anche attraverso l’intervista con l’artista.
“Calano i colli” di Daniele Faraotti in rotazione radiofonica dal 1° marzo
Da venerdì 1° marzo 2024 sarà in rotazione radiofonica “Calano i colli”, il nuovo singolo di Daniele Faraotti. Il brano è già disponibile sulle piattaforme digitali dal 21 dicembre 2023.
“Calano i colli” è un brano ispirato dalla risposta di Wells a Peter Biskind riguardo al collo che si rilassa con l’età, una metafora che si intreccia con la società moderna, la quale offre soluzioni preconfezionate a ogni problema, pur richiedendo un costo. La musica della canzone ha un ritmo fluido, con un bridge e un ritornello che evocano le atmosfere di un classico alla Modugno.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Calano i Colli è il primo dei due singoli che precedono l’uscita dell’album attualmente in lavorazione. Una canzone più mainstream del solito (almeno mi pare), supportata da un video/ divertissement dove le idee si associano in campo libero”.
Il videoclip del nuovo singolo “Calano i colli” di Daniele Faraotti
Il videoclip di “Calano i colli”, diretto da Elena Itto di Rafa, descrive lo sfiorire della bellezza e il naturale trascorrere del tempo. L’immagine del collo che si accorcia e si allunga è stata la spinta creativa per la realizzazione del video, nato da un’idea improvvisata con l’obiettivo di divertirsi.
Per guardare il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=VbgpFf1R9SA
Intervista a Daniele Faraotti
Realizziamo un’intervista con Daniele Faraotti, che ringraziamo per la disponibilità, in occasione dell’uscita in rotazione radiofonica del nuovo singolo “Calano i colli”, dal 1° marzo 2024.
Domanda n.1
Donatella Palazzo: “Nel Suo nuovo singolo ‘Calano i colli’, disponibile in rotazione radiofonica dall’1 marzo 2024, è presente la metafora del collo che si rilassa con l’età e che ‘si intreccia con la società moderna, la quale offre soluzioni preconfezionate a ogni problema’. Daniele Faraotti come pensa si debbano trovare le soluzioni ai problemi?”.
Daniele Faraotti: “* Forse le soluzioni dovremmo trovarle dentro noi stessi.
La forza che esercita la gravità sul nostro corpo è proporzionale alla forza che la società esercita sul nostro povero collo fin da subito e in eterno.
Per fortuna, si campa di più (tumori permettendo), altrimenti si potrebbe anche crepare convinti di aver vissuto, avendo acquistato tre case. Ho visto anziani tra gli ottanta e i novanta, dare in escandescenze furiose, perché i figli, vista l’età, avevano negato loro il controllo dei danari.
E’ un percorso già tracciato! Si fa fatica a ritrovarsi. Non ricordo più chi lo scrivesse ma nei confronti della vita, ci sono due tipi di atteggiamento ; uno ti vede salire sulla giostra pronto ad ubbidire e sempre sull’attenti, l’altro ti trova presente a te stesso, in perenne difficoltà, inconsciamente consapevole di dover percorrere una strada piena di biforcazioni e con nessuna certezza. Qualcuno l’ha chiamata daimon.
Non ci si può esimere totalmente dall’altra, a meno che, stoicamente, si rifiuti questa ipotetica realtà, isolandosi. Però facendo così, la realtà che sta dietro questa realtà illusoria ( Dance of Maya ), forse non si disvelerebbe più, a meno che tu non sia un profeta ( risata ).
Questo mondo forse non esiste; è solo l’esperienza del “duale” a palesarlo.
Son tutto un forse; tanti forse, poche certezze e molti dubbi.
Domanda n.2
Donatella: “Nel videoclip del brano, i colli scompaiono e i colli si allungano. Oltre il divertimento, quale significato più profondo può celarsi?”.
Daniele Faraotti: “* In parte mi pare di aver già risposto, tuttavia ti posso dire che l’immaginazione, le idee e la cosiddetta ispirazione, reclamano costantemente dedizione e impegno. Il video è stato girato per divertirsi, ma anche per incorniciare la canzone, per stare insieme, anche per vanità, per ambizione, per lasciare qualcosa ed anche per fare spazio ai video e alle canzoni che verranno”.
Domanda n.3
Donatella: “Leggiamo: ‘La stesura dei testi del nuovo album è a buon punto e non si esclude l’uscita entro maggio 2024. E i concerti? Chissà, forse….’. Vuole anticiparci qualcosina rispetto ai nuovi testi e se ha già pensato all’organizzazione di qualche concerto che magari abbia un sound particolare?”.
Daniele Faraotti: “* Ho una band in standby, pronta a rimettersi in pista qualora saltassero fuori proposte allettanti. Un concerto degno dei Genesis di Peter Gabriel ! Ah, ah , ah! A parte gli scherzi, è una questione di priorità. Pur di produrre musica sono disposto a fare i debiti, ma se mi vuoi sentire in concerto devi darmi un cachet adeguato e una location consona alle esigenze della musica e dei musicisti. Le richieste ci sono ma le condizioni ancora no; cambiassero, pronto a tornare on the road.
I testi? Come si dice oggi? TI SPOILERO ! Ti spoilero che una delle canzoni del nuovo album si intitola ‘Eddie’. Un ritratto di Edgar Allan Poe nei suoi ultimi giorni”.
Chi è Daniele Faraotti?
Se l’oroscopo del 2022 dava al capricorno grandi soddisfazioni, il 2024 dovrebbe rilanciare lasciandosi alle spalle un 2023 un pò gnif.
In effetti, per Daniele Faraotti, capricorno classe 1961, tutto comincia nel 2008 con la pubblicazione di “Ciò che non sei più” (Alka Record 2008). Non che prima non ci fosse stato niente, le attività svolte precedentemente potevano tranquillamente rientrare nell’ambito della formazione. Formazione lunga quella del Faraotti; tante le canzoni scritte, prima della prima canzone riconoscibile come tale – un percorso piuttosto accidentato. Si è trattato di recuperare quella scintilla che sembrava persa, tra esami in conservatorio, titoli di studio e domande di ammissione. Tra le cose mediamente grosse di questi anni di formazione, sicuramente va ricordata la collaborazione con Patty Pravo (Roxy Bar, MTV 1994) e la partecipazione come chitarrista ad un paio di canzoni nell’album di Claudio Lolli “La scoperta dell’America”.
Anche la direzione artistica della rassegna U. S. W. (Und so Writer) a San Lazzaro di Savena (Bo) è tra le cose da ricordare. Le edizioni del 2008 e del 2009 (le uniche) hanno visto molta musica indipendente esibirsi sul palco dell’ITC. Nel 2009 esce “Ciò che non sai più” (Alka Record 2009), Ep con quattro canzoni e un video.
Le canzoni erano state registrate nelle session dell’album precedente, album che con questo gioca molto con il titolo. Come esordio non è male, ottimamente accolto dalla critica e poi tanti i concerti in giro per l’Italia, il più importante a Scisciano (NA) di spalla ai Massimo Volume. Poi è la volta “Canzoni in Salita” (Bombanella Records 2012). Le recensioni fioccano copiose e i concerti diminuiscono un po’, le mail scritte ai locali cominciano a non avere risposta e il pubblico è già stanco di cimentarsi con proposte non supportate da agenzie, etichette di grido e pubblicità.
Circa due anni di lavoro per completare “In Cage’s shoes”, una composizione strumentale di 21 minuti omaggio a John Cage. Viene pubblicata in “Exit from the Cage” del 2014. Quattro anni di silenzio portano ad “English Aphasia”. Pubblicato in digitale nell’aprile del 2019, vede l’edizione in vinile del 2020 rilanciare l’Inglese Afasico che, tra buone recensioni e complimenti, ripagherà il Faraotti di un periodo non proprio roseo sotto molti punti di vista.
Nell’estate del 2019 inizia la stesura delle canzoni che andranno a far parte di “Phara Pop vol. 1”. Durante il lockdown del 2020 la stesura dei testi, la messa a punto degli arrangiamenti e tante nuove canzoni. Su “Phara Pop” finiscono 20 canzoni scritte tra il luglio 2019 e Giugno 2020. Il singolo “RadioMagia”, viene pubblicato a Gennaio 2022 insieme al video eponimo. In coda al 2023, e per la precisione in dicembre, arriva la pubblicazione di due nuovi singoli.
La stesura dei testi del nuovo album è a buon punto e non si esclude l’uscita entro maggio 2024. E i concerti? Chissà, forse….
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