Cuphead: La recensione della serie animata Netflix

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The Cuphead Show è una serie d’animazione prodotto da Netflix tratta dall’omonimo videogioco. Dopo Arcane e Castelvania, Netflix ritorna con un altra trasposizione dal mondo videoludico. In questo caso da uno dei videogame più originali degli ultimi anni sul piano estetico. Il videogioco (e poi la serie) dei fratelli Moldenhauer, è un omaggio ai classici cartoni animati degli anni trenta. The Cuphead show risulta una serie spassosa, che farà contenti i fan del videogioco, ma saprà intrattenere anche i profani, bambini ed adulti insieme.

Cuphead: un omaggio videoludico ai vecchi cartoon

Cuphead è un videogioco che negli ultimi anni è comparso un po’ su tutti i canali di Youtube e Twitch di ogni gamer in giro per il mondo. Questo gioco, da cui è tratta la serie, è un sentito omaggio dei suoi creatori ( i canadesi fratelli Moldenhauer) ad un tipo di animazione che ha caratterizzato i cartoon degli anni trenta. Cuphead è un videogico molto difficile, che punta tutto su un gamplay frenetico, al limite del rage game. I protagonisti sono Cuphead e Mughead, due fratelli dalla testa di tazza che devono confrontarsi con una miriade di stravaganti boss. Ciò che rende iconico il videogioco è però lo stile grafico. Ambienti e personaggi sono disegnati ed animati a mano, come si faceva una volta. Per un videogame è un unicum assoluto. I disegni rimandano alle Silly Sinphony di Walt Diseny e ai cartoon surreali e sovversivi dei fratelli Fleisher ( i creatori di Popeye e Betty Boop). È ripresa quella passione per gli oggetti inanimati che prendono vita, tipica dell’animazione di quell’epoca lontana.

La serie animata

Dopo qualche anno dall’uscita del videogioco, ecco che Netflix decide di produrre una sua sua trasposizione: The Cuphead show. Non è mai un operazione facile la trasposizione di un videogioco. Sono innumerevoli i risultati infelici. In questo caso ? Diciamo che il prodotto finale è una serie animata piacevole, spassosa, che ha saputo mantenere lo spirito del videogioco ibridandolo con elementi tipici dei prodotti di animazione moderni. Lo stile grafico è mantenuto, ma la resa non è come nel videogame, in quanto i disegni ed animazioni di The Cuphead show non sono fatti a mano.

La trasposizione

Cuphead è un videogioco che rientra nella categoria degli shooter Bullet Hell. É un genere ultra frenetico, che vede a schermo un esagerata pioggia di proiettili. Infatti in giapponese il genere è definito danmaku, che significa “cortina di proiettili”. Come si fa a trasporre una cosa del genere? Non si può. Così The Cuphead Show si rifà allo stile Looney Toones, strutturando la serie ad episodi autoconclusivi, con un runnnig plot che c’è ma non è altro che un espediente effimero per inserire gag sregolate. Infatti The Cuphead Show, non ha una storia solida. C’è il diavolo che reclama l’anima di Cuphead. Ma questa trovata narrativa è un semplice mezzo per proporre una serie di gag comiche e slapstick alla vecchia maniera. È un problema? No perché il risultato è una serie leggera e frizzantina, che ricorda i vecchi cartoni di Bugs Bunny e compagnia. Il diavolo che tenta di rubare l’anima a Cuphead ricorda un lo scontro eterno tra Tom e Jerry, o tra Willy il coyote e Beep Beep.

Cuphead e Mughead

I due protagonisti sono fratelli. Mughead è il più pavido, ma anche quello che spesso risolve la situazione. Cuphead invece è impulsivo e finisce sempre per mettersi nei guai da solo. Non sono i guai che cercano lui, ma è lui che spesso cerca guai. La loro simpatia è ciò che trascina la serie. Le innumerevoli disavventure, di cui sono protagonisti i due fratelli, sono in stile Comiche anni venti, iperboliche e sregolate. Il diavolo, che è il principale antagonista, è un personaggio davvero ben riuscito. Tenta sempre ,senza successo, di raccogliere l’anima di Cuphead. Ma alla fine è uno di quei cattivi a cui vuoi bene. Gli altri personaggi che compaiono sono altrettanto grotteschi e spassosi, e provengono tutti dall’amato videogioco.

Concusioni

The Cuphead Show è una serie animata divertente e frizzante. Un bell’omaggio ai vecchi Cartoon dei fratelli Fleischer, animati con il rotoscopio. Sono episodi brevi, veloci che ricordano I Looney Toones o di Tom e Jerry. Situazioni esagerate, personaggi grotteschi e iperbolici sono immersi in un mondo surreale. Cuphead e Mughead sono simpaticissimi e finiscono sempre in disavventure fuori di testa. Tutta la serie è fuori di testa. Se siete nati guardando Bugs Bunny e compagnia bella, questa serie fa per voi. É adatta ai bambini, ma potrà fare la gioia anche dei più grandi. Soprattutto se siete fan del videogioco. Il finale dice To be continued….Meno male perchè arrivati in fondo, si vuole vedere altro di questo mondo folle e assurdo.

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