Cosa fare in pensione? Scrivere un libro. Intervista a Paolo Orsini

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Firenze libro aperto 2018 si è concluso lo scorso settembre, ma ci sono ancora molte storie, molti autori che hanno partecipato all’evento che non dobbiamo dimenticare.

Uno scrittore “giovane” che ha saputo trasformare quel brutto periodo chiamato “pensione” (in cui siamo soliti collegarlo al nulla) ad un momento assai importante e stimolante per la sua vita, qualcosa che potesse dar vita ad un progetto vero e proprio.

È il turno di Paolo Orsini, scrittore emergente e anche indipendente che ha scelto di iniziare il suo percorso senza alcuna casa editrice alle spalle.

Cosa c’è di meglio di scrivere un libro?

La grande rivelazione, così si intitola il primissimo libro di Paolo, un nome alquanto insolito, ma con un vero e proprio significato che si cela dietro.

Tra battute e qualche risata Paolo Orsini ci ha svelato ogni dettaglio del suo libro, per vedere l’intera intervista vai qui.

 “La grande rivelazione”, ma di cosa parla il libro?

La grande rivelazione non è altro che una raccolta di storie, di vari generi e di vari personaggi che si intrecciano tra di loro.

La scelta di voler intraprendere questa strada, la strada della diversità, scrivendo generi che variano dal comico al surreale, dall’horror alla storia d’amore, sembra essere stato un “esperimento”,una prova dello stesso scrittore.

“Quindi Paolo, qual è il risultato del tuo esperimento?”

“Non ci ho capito assolutamente niente! Sono piaciuti tutti i miei racconti! Il che è una cosa positiva”

Un esperimento con un ottimo risultato come ci conferma lo scrittore, anche se l’obbiettivo di capire quale fosse il genere più adatto al suo stile non è ancora stato compreso.

Come ogni autore, Paolo Orsini, ha cercato di raccontarci il minimo possibile per rendere la nostra lettura ancora più invitante, svelandoci il minimo indispensabile sulla trama.

“La grande rivelazione”: parliamo dei personaggi

Ebbene, come avevamo accennato prima nel libro sono presenti una serie infinita di personaggi che si susseguono, si intrecciano e si dimenticano dell’esistenza dell’uno e dell’altro. Ma cosa è che li rende unici? Cosa è che rende veramente un personaggio tale?

“I personaggi sono composizioni di varie persone e anche di vari caratteri.

Ma man che vai avanti nella narrazione il personaggio vive di vita propria, fa e dice cose che tu non avevi neanche immaginato.

Ha una vita sua, staccata da quella del narratore e da me che sono lo scrittore”.

Storie che raccontano la quotidianità dei nostri tempi visti da un occhio diverso, visti da un occhio estraneo che cerca di cogliere ogni dettaglio, ogni singola parola e ogni gesto posto nel modo sbagliato.

Sono tutti uniti da un unico filo conduttore, un filo invisibile all’occhio umano: il riscatto. La chiave di tutto il libro.

“Ci sono personaggi che sono orientati nel passato ma non riescono ad uscirne e molti altri invece si basano proprio dalla loro vecchia esperienza per ottenere un riscatto”.

A raccontarci tutto questo è Paolo Orsini, con il suo primo libro “la grande rivelazione”.

L’autore si racconta con quel luccichio agli occhi di chi ha appena incontrato l’amore della sua vita. Un amore folle, indescrivibile ma anche puro. Questo è semplicemente amore, amore per la scrittura, un passatempo che invece si è trasformato di qualcosa di più, forse un vero e proprio colpo di fulmine.

(Per vedere l’intero video dell’intervista vai qui).

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