Cortili del cuore: dal Giappone un manga pop

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Alcuni manga sono ingiustamente meno ricordati di altri, soprattutto nel nostro Paese. È il caso dell’opera di oggi, Cortili del cuore.

Di cosa parla Cortili del cuore?

In Italia lo conosciamo con il titolo della sua sigla, Curiosando nei cortili del cuore. Il titolo originale invece è Gokinjo Monogatari, letteralmente “Racconti del vicinato”, ed è nato nel 1995 dalla penna di Ai Yazawa. Nel nostro Paese sarebbe sbarcato solo nel 1999.


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Nel mondo della moda

La protagonista ha quindici anni, un’adolescente come nella migliore tradizione dei manga nipponici, e si chiama Mikako Kōda (Melissa). Studentessa energica ed estroversa, frequenta un istituto d’arte e design e il suo sogno è di diventare una famosa stilista. Ad accomunarla nei suoi progetti di vita due amiche, Risa Kanzaki (Janet) e Mai Ōta (Patty): ma anche il suo amico del cuore e vicino di casa, Tsutomu Yamaguchi (T.J. o Spillo), che nel suo stesso istituto frequenta il corso di visual design. Il gruppo si completa con due amici di T.J., Yūsuke Tashiro (Steven) e Jirō Nishino (Jimmy), la popolare Mariko Nakasu (Melany) e suo fratello minore Shintarō (Samuel) e infine l’ultima arrivata, Ayumi Oikawa (Annika).

Percorsi intricati

La banda così formata fonda il circolo Akindo, e ogni domenica allestisce il suo piccolo mercato per vendere le opere di ogni partecipante. Abbiamo già detto che T.J. è un visual design, e realizza statuette con ogni materiale disponibile: una delle sue creazioni sarà un regalo per Mikako, una figura con le sue fattezze che diventerà il marchio della sua linea di abbigliamento, Happy Berry. Mariko frequenta il corso di interior design; Yūsuke esegue ritratti su commissione; Risa vorrebbe diventare una stilista per bambini; Mai realizza pupazzi di pezza; Jirō studia computer design; Shintarō è iscritto al corso di ceramica; Ayumi realizza sculture. Ma naturalmente, con tanti personaggi di ambo i sessi e gli ormoni a mille, i veri protagonisti di questo manga sono i sentimenti, fra coppie che si formano e che si separano.

Non solo adolescenti

Una buona parte della scena è però ben tenuta anche dagli adulti. Per prima la madre di Mikako, Ruriko (Heather), divorziata e mangaka: alla fine della storia ritroverà l’ex marito, e la ritrovata unione darà vita ad una seconda figlia, Miwako. Ma anche Hiroaki Tokumori (Ted), proprietario del bar frequentato dai ragazzi. O Noriji Sunami (Norigi), amministratore condominiale ma che rappresenta anche una figura di riferimento per Mikako e T.J.

Paradise Kiss

Ma Cortili del cuore non è terminato con l’ultima tavola. Nel 1999 l’autrice ha dato alle stampe uno spin-off, ambientato ben vent’anni dopo, dal titolo Paradise Kiss: qui fanno capolino molti dei personaggi che abbiamo già conosciuto, e tra questi Miwako, sorella minore di Mikako. La vera protagonista è però Yukari Hayasaka, studentessa delle superiori con poca capacità di relazione e di empatia con gli altri. Una insolita offerta ribalta improvvisamente il suo mondo, ed entra a far parte di una strana combriccola nell’atelier Paradise Kiss, appunto. La versione italiana si compone di soli 12 episodi, ed è andata in onda su Cartoon Network nel 2008. La storia “madre”, invece, contava 50 episodi e andava in onda su Italia 1 nel 1998, l’unico passaggio, ad oggi, sui nostri schermi.

Cortili del cuore: un manga di nicchia (?)

Ma in conclusione, cos’ha di tanto speciale questo manga? È difficile dare una risposta, soprattutto considerata la scarsa considerazione che ha avuto nel nostro Paese. Di certo gran merito va dato alla grafica, con personaggi alti e magri dalle teste quasi sproporzionate, molto diversi dal tratto delle opere di quegli anni. La storia e le dinamiche sanno di già visto, ma l’ambientazione del mondo della moda lo rende fresco e moderno. Un piccolo gioiello, insomma, che vale la pena riscoprire.

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