“Cold Hell” è un film thriller e d’azione, prodotto in Germania e Austria e diretto da Stefan Ruzowitzky. Il cast include Violetta Schurawlow, Tobias Moretti e Robert Palfrader. Si tratta di un film che mescola in sé sia elementi da classico film thriller alla Hollywood che elementi afferenti prettamente alla situazione sociopolitica europea. Il modo in cui l’opera è stata confezionata le ha permesso di vincere tre premi Romy nelle categorie miglior regia, miglior fotografia e miglior protagonista maschile. Ma vediamo la trama un po’ più nel dettaglio.
TRAMA: Özge Dogruol è una giovane tassista di origini turche che lavora di notte a Berlino: persona problematica per via di vecchi trascorsi con la droga e non solo, una notte assiste ad un omicidio e viene a sua volta notata dall’assassino. È l’inizio di un incubo per Özge: la polizia non le dá credito per via del suo passato, e nel contempo l’assassino è sulle sue tracce, pronto davvero a tutto pur di mettere a tacere una voce che potrebbe procurargli dei guai seri…
Commento a “Cold Hell”
Sono due i mondi che si incrociano nell’opera: da un lato abbiamo dinamiche viste e riviste in mille film thriller e d’azione (la sinossi non ha alcun elemento capace di sorprendere ma nel contempo presenta molta carne al fuoco sul piano dell’intrattenimento); sul piano dei messaggi che il film cerca di dare a livello sociale, invece, c’è molto di cui parlare. La protagonista ha origini turche, vive in una nazione e svolge un lavoro che la costringe a stare in giro di notte ed a confrontarsi con realtà non proprio belle: sono tutte tematiche in cui alcune persone posso rispecchiarsi, e che potrebbero magari far riflettere qualcun altro, spingere alcune persone a mettersi in panni altrui. L’idea del regista è probabilmente proprio questa: spingere a pensare passando per un giallo con caratteristiche che il grande pubblico apprezza.
Un’altra tematica, che si intreccia chiaramente anche con la questione dei pregiudizi verso lo straniero, sta nella reazione della polizia alla richiesta d’aiuto della protagonista: minimizzate considerata inattendibili, la sua segnalazione si rivela infruttuosa e nulla viene fatto per impedire un’escalation del crimine. Qui possiamo vederci non solo il pressapochismo con cui certe denuncie (soprattutto se a denunciare è una donna) ricevono, ma anche e soprattutto il marchio che una persona con problemi passati si porta sulla pelle nonostante faccia di tutto per condurre una vita diligente. Si tratta di discriminazioni che non dovrebbero mai avvenire, ma che sicuramente pesano ancora di più se portate avanti da chi dovrebbe tutelarci tutti.
Attualmente, “Cold Hell” non è disponibile in streaming su alcuna piattaforma ufficiale. Di seguito il trailer.
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