“CODA – I segni del cuore”: il film sui sordi vince alla grande agli Oscar

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“CODA – I segni del cuore” ha vinto nelle categorie in cui aveva ricevuto la nomination, l’Oscar per il Miglior Film, la Migliore Sceneggiatura non originale e Miglior Attore non Protagonista (a Troy Kotsur).

Di cosa parla “CODA – I segni del cuore”?

Trama: I segni del cuore – CODA racconta la storia di Ruby. Ha 17 anni e ogni mattino, prima di mettere piede a scuola, lavora sulla barca di famiglia per aiutare i suoi genitori e suo fratello. È importante il suo apporto, essendo l’unica persona udente della famiglia. Scopre di colpo d’avere una forte passione per il canto. Tutto ha inizio quando entra a far parte del coro della scuola.

La scuola di musica

Il suo maestro Bernardo crede ci sia qualcosa di speciale in lei e la spinge a considerare seriamente una scuola di musica prestigiosa per il suo futuro. Dinanzi a lei si pone un bivio. Da una parte abbandonare la sua famiglia per inseguire un sogno, dall’altra restare e sacrificare se stessa per sempre.

“CODA – I segni del cuore”: location

Le riprese del film, ambientato in un piccola cittadina costiera, sono state girate quasi interamente nella contea dell’Essex in Massachusetts, luogo di nascita della regista Siân Heder. La scelta è ricaduta su Gloucester, una città costiera di Cape Ann, ad appena 60 chilometri da Boston, un importante centro per l’industria del pesce e una rinomata località turistica nel periodo estivo.

Sian Heder

“Il vero problema che abbiamo e’ che queste storie vengono raccontate cosi’ di rado, che quando lo sono, c’e’ questa pressione ad essere la rappresentazione di tutti. La mia speranza invece e’ che raccontando questa storia si raccontino altre storie “, ha detto la regista Sian Heder.

E ancora

“Per questo mi sono circondata di consulenti mentre scrivevo la sceneggiatura, sia ‘Coda’, sia appartenenti alla comunita’ sorda. Poi due artiste, Alexandria Wailes and Anne Tomasetti, anche loro non udenti, mi hanno affiancato per verificare il corretto uso nelle scene della lingua dei segni e il modo nel quale stavamo rappresentando la comunita’ sorda, che volevo fosse il piu’ realistico possibile – sottolinea Heder -. Ad esempio mostriamo Jacki e Frank Rossi come una coppia appassionata che vive appieno anche la propria sessualita’ . Volevo che oltre allo humour e alla complessita’ del racconto, ogni personaggio risultasse vero e tridimensionale, in pregi e difetti”.

“CODA – I segni del cuore”: Troy Kotsur

Troy Kotsur ha vinto l’Oscar come migliore attore non protagonista per il film Coda – I segni del cuore. E’ il secondo attore sordo a vincere la statuetta, il primo è stata una donna, Marlee Matlin che lo vinse nel 1986 per Figli di un dio minore e che è coprotagonista dello stesso Coda.

La dedica

Applausi nel linguaggio dei segni per Troy Kotsur che ha dedicato la stautetta alla comunita’ dei sordi, alla comunita’ Coda (children of deaf adults) e a tutte le persone con disabilita’: “Questo e’ il nostro momento”. L’attore ha toccato tutte le corde nel suo messaggio di ringraziamento, ha fatto ridere ma anche ha commosso raccontando del padre “che era il migliore nella lingua dei segni” e che poi rimase paralizzato dal collo in giu’ in un incidente: “Sarai sempre il mio eroe”.

Troy Kotsur

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