Dopo 13 anni interi di completa assenza dai palchi europei, in questo 2019 Christina Aguilera ha deciso di ritornare alla volta del Vecchio Continente e di ricompensare i fan per la lunga attesa. Il progetto ha assunto il nome di “The X Tour”, in cui X sta per Xtina, diminutivo con cui la diva ama farsi chiamare da moltissimi anni ormai.
Sebbene si tratti in teoria di un tour esclusivamente europeo, “The X Tour” presenta uno show molto simile a quello di “The Experience”, residency a Las Vegas che tiene impegnata sempre quest’anno l’artista: fra concerti in USA e concerti in Europa, quindi, si può parlare praticamente quasi di un tour mondiale per l’artista, che solo lo scorso anno aveva girato in lungo ed in largo per il Nord America per il Liberation Tour. Personalmente ho avuto modo di presenziare al concerto di Berlino, e posso dirlo con certezza: lo show di Christina Aguilera merita di essere visto almeno una volta nella vita.
20 anni di carriera sono molti, abbastanza affinché anche con un blocco di quasi 6 anni avuto in questo decennio Christina Aguilera possegga una discografia ricca di brani iconici e la possibilità di creare una setlist varia, capace di mostrare al pubblico il meglio della sua carriera. il concerto inizia con brani tratti dagli unici suoi album mai promossi tramite tour, “Bionic” e “Lotus”, ma presto inizia a spaziare fra gradi classici di fine anni 90, inizio anni 2000 e seconda metà di tale decennio. Non sono mancate nemmeno tracce dall’ultimo album “Liberation” e collaborazioni mai inserite in album di Christina, il tutto diviso fra performance intere per alcuni brani e gustosi medley per altri.
Il concerto è stato sapientemente diviso in più momenti tematici: alcuni brani sono stati uniti perché condividono lo status di up tempo, di ballad, di canzone sexy, altri semplicemente perché coevi. Il tutto è stato condito da performance vocali potenti, grintose, in cui il bellissimo timbro di Christina e la sua incredibile estensione vocale hanno lasciato tutti a bocca aperta. Non una stonatura, non un’imprecisione, non un acuto lasciato al pubblico: Christina ha cantato ed interpretato con tutta se stessa, sapendo trasmettere tutte le emozioni dell’animo umano con le sue performance. L’artista ha saputo garantire un intrattenimento di altissimo livello anche dal punto di vista scenico, ballando con energia e carisma e sapendo trasmettere moltissimo con ogni suo singolo movimento, con ogni piccola espressione del suo volto.
Ad aiutare Christina a portare a termine un bel concerto una serie molto lunga di fattori. Innanzi tutto, prima del suo arrivo c’è stata l’apertura curata da una band, i Drax Project: ragazzi dall’incredibile talento sia per quanto riguarda il cantante (un’estensione vocale ed una padronanza sugli acuti degni della star della serata) che per quanto riguarda i musicisti; tra repertorio proprio e cover, ed uno straordinario impiego del sassofono, il gruppo ha adempito adeguatamente all’onere di introdurre Christina Aguilera.
Durante il suo show vero e proprio, ad aiutare Christina c’è stato un corpo di ballo strepitoso, dotato di una chimica eccezionale mentre eseguiva coreografie impeccabili, nonché da video-interlude molto significativi per i quali sono stati “sacrificati” anche due fra le sue canzoni più forti: “Fall In Line” e “Glam”. La scelta artistica nell’impostazione dei video è stata ben chiara, tanto da lasciare intravedere chiaramente la mano di Christina anche in questo.
A permettere all’artista di portare a termine un concerto straordinario è stato infine anche il pubblico: fra persone che cantavano e ballavano con lei, si commuovevano durante i suoi discorsi e ridevano per gli scherzetti che di tanto in tanto ha proposto durante lo show (come quando, all’inizio di “Ain’t No Other Man”, è rimasta in silenzio per una decina di secondi prima di partire con il fragoroso acuto del brano), la ricezione dell’audience è stata davvero la migliore che possa esserci in un concerto.
Meraviglioso il momento in cui è partita l’iconica “Dirrty”: l’intero pubblico degli spalti, fino a quel momento seduto in maniera composta, si è alzato di scatto come se avesse ricevuto un segnale dall’alto – il tutto senza una fan action organizzata. Christina ha trovato quindi un terreno fertile per dare il meglio di sé, e le sue esecuzioni vocali e sceniche sono state veramente degne del suo nome e della sua storia.
Ecco la setlist del concerto:
- Intro “X”: include elementi di “Bionic”
- Bionic
- Your Body
- Genie In A Bottle
- The Voice Within
- Interlude “Golden Queen”
- Dirrty
- Vanity
- Express
- Lady Marmalade
- Interlude “Fall In Line”: un inno al femminismo
- Can’t Hold Us Down
- Sick Of Sittin’
- Maria
- Twice
- Say Something
- Reflection
- What A Girl Wants
- Come On Over (All I Want Is You)
- Interlude: “Glam”
- Ain’t No Other Man
- Candyman
- Accelerate
- Feel This Moment
- Beautiful
- Fighter
- Let There Be Love
A questo punto, visto anche l’enorme successo che questo tour sta riscuotendo (anche Berlino era quasi sold out) speriamo che l’Europa non debba aspettare altri 13 anni per rivedere Christina Aguilera: che “The X Tour” sia quindi un nuovo inizio per una stagione di fiorenti spettacoli live per lei, e magari che alla prossima possa tornare anche in Italia, nazione in cui non esegue un concerto vero e proprio dall’ormai lontanissimo 2002.