Oggi, 27 maggio 2021, il mondo della danza piange la morte di Carla Fracci. È la Scala ad annunciare la sua morte, in quanto viene considerata la sua etoile. Molti i commenti che sono apparsi sui social, sia dal mondo dello spettacolo che dalla politica. Anche Mattarella ha dedicato delle parole per Carla Fracci. Oggi se ne va in punta di piedi come sapeva fare solo lei.
Chi era la etoile della Scala?
Carla Fracci nasce nel 1936 a Milano. Costruì la parte centrale della sua carriera studiando nella scuola di ballo della Scala, di cui poi ne diventò étoile. Al teatro era rimasta sempre legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle andata in streaming sui profili della Scala e disponibile anche su Raiplay. Del 1955 il suo debutto sul palco del Piermarini che era stato un trampolino per i teatri più famosi del mondo. Figlia di un tramviere, cominciò a danzare a 10 anni alla scuola della Scala e ha tra i maestri Vera Volkova, diplomandosi nel 1954 e diventando, seguiti alcuni stage internazionali, prima ballerina tre anni dopo.
L’annuncio della morte di Carla Fracci
È con commozione che la Scala annuncia la morte di Carla Fracci avvenuta oggi nella sua casa di Milano. Queste le parole di Piermarini: “Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo”.
“Giselle”: alla Scala di Milano diretto da Carla Fracci
La carriera di Carla Fracci
Fino agli anni ’70 Carla Fracci aveva danzato con varie compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royal Ballet, dallo Stuttgart Ballet al Royal Swedish Ballet, essendo dal 1967 artista ospite dell’American Ballet Theatre. Dagli anni ’80 diresse il corpo di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona, infine dell’Opera di Roma, dove era rimasta sino al 2010, fedele anche alla amata attività didattica, di attenzione alle giovani leve.
La sua notorietà artistica si legava principalmente alle interpretazioni di ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini e soprattutto Giselle, cui aveva dato una moderna impronta personale. Con i capelli sciolti e un leggerissimo tutù, danzandola con compagni di gran fama, anche se era quella con Erik Bruhn a essere rimasta indimenticabile, tanto che nel 1969 ne venne realizzato un film. Al suo fianco grandi partner sono stati Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Amedeo Amodio, Paolo Bortoluzzi.
Il messaggio di Mattarella e dal mondo della politica
Carla Fracci non era soltanto la regina della danza, ma era anche una persona di cuore amata da tutti a prescindere dalla danza. Molto commosso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha così scritto: “Le straordinarie doti artistiche e umane, che hanno fatto di lei una delle più grandi ballerine classiche dei nostri tempi a livello internazionale. Carla Fracci ha onorato, con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro, il nostro Paese. Esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e al mondo della danza, che perde oggi un prezioso e indimenticabile riferimento”.
Per il PD il segretario Enrico Letta scrive: “L’Italia perde oggi uno dei suoi simboli più straordinari, affascinanti ed eleganti. Piangiamo la scomparsa di Carla Fracci, icona dell’Italia più bella”.
Matteo Salvini, leader della Lega scrive sul suo profilo Twitter: “È mancata stamane nella sua Milano, al cui prestigio internazionale tanto ha dato. Un commosso addio a Carla Fracci, simbolo assoluto della danza, dell’arte e della cultura, che in tanti anni di carriera formidabile ha illustrato il nome dell’Italia nel mondo”.
Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia: “L’Italia piange una grande artista. Ha danzato sui più grandi palchi del mondo rendendoci fieri di essere italiani. Addio Carla Fracci”.
Antonio Tajani per Forza Italia scrive: “Una preghiera per Carla Fracci, la più celebre étoile italiana che oggi ci ha lasciati. Continua a danzare in cielo e grazie per il contributo artistico e culturale che hai dato all’Italia, rafforzandone il prestigio nei teatri di tutto il mondo. Riposa in pace”.