Cardi B: ““Invasion of Privacy” – Recensione

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E’ sicuramente l’artista del momento, e Cardi B ha da poco rilasciato il suo album di debutto.  Negli ultimi nove mesi, è diventata una potenza distinta che ha eliminato ogni ostacolo che si frapponeva sulla sua strada. In “Invasion of Privacy”, vince la sfida e realizza uno degli album rap più entusiasmanti degli ultimi anni.

Dall’uscita di “Bodak Yellow” lo scorso giugno, la salita di Cardi B in cima alle classifiche e nei cuori dell’intrattenimento è stata fruttuosa – e una delle più improbabili storie di rap negli ultimi anni: una ex spogliarellista è ora una delle artiste rap più gettonate del momento.

Nel suo album di debutto dove sono contenute 13 hit, tra cui “Bodak Yellow”, “Bartier Cardi” e “Drip”, Cardi si è rivendicata come “Trap Selena”, ma sono i suoi singoli più morbidi che aggiungono una nuova dimensione alla sua abilità artistica.  Se nel passato avevamo brani come “Ex-Factor” di Lauryn Hill o “Love Is Blind” ispirato alla violenza domestica di Eve, Cardi B rivela le sue paure di infedeltà su “Be Careful”,  “Ring” e “Thru”.

Al contrario, “Bickenhead” parla della liberazione sessuale. Cardi B riesce a passare dall’angoscia al sesso come se nulla fosse come nel caso di “Best Life” un brano chiaramente ispirato alla musica gospel, dove mette in luce una miriade di emozioni che la maggior parte dei giovani dovrebbe avere.

Tante le collaborazioni all’interno dell’album di debutto di una delle artiste più amate del momento da “Drip” con Miguel, a “Best Life” dove l’artista canta insieme ai Chance The Rapper, per arrivare fino all’ultima traccia del disco “I Do” dove Cardi duetta insieme a SZA. In conclusione l’album di Cardi B resterà ai piani alti delle classifiche per molto tempo e di certo non fa rimpiangere i brani hip-hop con 25 tracce. Brava Cardi!. Voto 9

 

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