Negli anni Settanta non c’era la scelta televisiva di oggi, soprattutto per i più giovani. Una delle maggiori esponenti dei manga dell’epoca era lei: Candy Candy.
Chi è Candy Candy?
Le sue “mamme” sono Kyoko Mizuki (testi) e Yumiko Igarashi (disegni). In patria comparve per la prima volta nel 1975, in Italia cinque anni dopo, nel 1980. Fu però la serie animata di Candy Candy a portarle il successo che continua ancora oggi.
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La storia
La storia è ambientata a inizio Ottocento, e lo sfondo è un’orfanotrofio religioso gestito da suor Maria e miss Pony, chiamato appunto Casa di Pony. A distanza di poche ore l’una dall’altra, in una notte di neve, due neonate vengono abbandonate davanti alla sua porta: la prima si chiama Annie e ha i capelli scuri, la seconda Candice “Candy” ed è bionda. Le due bambine si legano subito e crescendo si dimostrano diversissime, più dolce Annie, sfacciata e ribelle Candy. Nel tentativo di restare sempre insieme tentano ogni sorta di trucco per non essere scelte per l’adozione: almeno fino all’adolescenza. Annie sente la necessità di avere una famiglia, e quando la ricca famiglia Brighton si offre di adottarla non ci pensa due volte, “tradendo” la promessa fatta all’amica. In seguito anche Candy viene adottata, o così crede, dalla famiglia Legan: ma più che come una figlia, viene trattata come una serva e conquista l’antipatia dei due ragazzi di casa. Ben altra cosa avviene, è il caso di dirlo, con la maggior parte delle creature di sesso maschile che incontra, per primo Anthony, amico della famiglia.
I personaggi
Qui non ci troviamo davanti ad un fantasy, di conseguenza parrebbe fuori luogo parlare di nemici o amici. Ma Candy Candy è anche questo: la nostra scanzonata protagonista incontra una gran quantità di persone, dell’una e dell’altra categoria. La morte di Anthony, al quale sembrava destinata, è uno dei traumi maggiori che le ragazzine di quegli anni ricordino. Iriza e Neal Legan sono sicuramente fra i personaggi più odiati nei manga di tutti i tempi. E vogliamo parlare di Terence, ai primi posti fra i ragazzi anime descritti come “prima cotta” o “uomo ideale”? Quanto a Candy, chi lo seguiva potrà sicuramente concordare che era un personaggio che si poteva amare e odiare nella stessa misura, non perché era perfetta ma perché sapeva essere adorabile quanto irritante.
Albert o Terence? L’eterno dilemma
Scomparso Anthony, per il finale di Candy Candy si riduceva a due destini opposti: con Albert, il “principe della collina”, oppure con l’imprevedibile Terence. Appurato che il rapporto della ragazza con Albert assomigliava di più ad un legame fraterno, non rimaneva che Terence. Tuttavia non c’è alcun lieto fine: una collega di Terence gli salva la vita nel corso di uno spettacolo teatrale, e lui decide, per il senso di colpa, di rimanerle accanto. Candy e Terence dunque non sono destinati ad essere felici insieme. Non proprio il finale che i fan si aspettavano.
Niente più messe in onda
Forse i vecchi appassionati di Candy Candy si saranno chiesti per quale motivo la serie non è più andata in onda dal 1997. Ebbene, la ragione è una diatriba scoppiata fra le due autrici. La Igarashi infatti rivendicava per intero la maternità e il conseguente copyright dell’opera, e questo non poteva naturalmente far piacere alla Mizuki e alla Toei Animation. La causa si protrasse sino al 2001, e i diritti sul manga furono assegnati ad entrambe. Ma non era sufficiente, e ancora oggi la lite è aperta, fermando così di fatto ogni messa in onda di Candy Candy, oltre alla produzione di nuovo merchandising.