Calabria, intervista a Michele Stingi premiato come ‘miglior giovane imprenditore 2018’

Dalla Calabria fino alla Cina.

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E’ giovane. E’ determinato ed ha, nonostante i suoi 24 anni, le idee ben chiare sul futuro. E’ stato eletto da Apil‘miglior giovane imprenditore d’Italia 2018’ e vive in Calabria. Si chiama Michele Stingi e, in maniera molto cordiale, ha deciso di rispondere ad alcune domande sulla sua breve ma intensa carriera. A Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, il giovane Michele decide, alla sola età di 19 anni, di prendere, letteralmente, in mano la sua vita e ‘farne un capolavoro’, cosi come suggeriva Papa Wojtyła.

Nel 2012, il ventiquatrenne calabrese, si lancia a capofitto in un’impresa ardua. Crea e coltiva il suo pastificio dando, a quest’ultimo, proprio il suo nome ‘Pasta Stingi’. L’enorme successo riscontrato, induce Michele a portare i suoi prodotti a Milano, all’Expo 2015, e dopo essersi fatto conoscere, viene eletto, nello stesso anno, ‘miglior imprenditore’. In virtù della fama raggiunta, Stingi, sceglie di aggiungere nella sua azienda, un tassello importante  che non tarderà a rivelarsi positivo e produttivo. Introduce la produzione di conserve alimentari e di merendine che inizia, sin da subito, a commercializzare in tutto il Paese, dalla sua Calabria, Crotone, Catanzaro a Roma, Milano, Frosinone fino ad arrivare addirittura in posti internazionali come la Cina.

  1. D: Come e quando è nata l’idea di mettere in piedi la sua splendida azienda?

R:  L’idea nasce nel 2012. Inizio a dar vita alla societa’ ‘Stingi Group’ a Milano e successivamente getto le basi in Calabria disegnando personalmente il marchio ‘Pasta Stingi’,oggi diventato uno dei marchi piu’ importanti in italia e nel mondo.

  1. D: Perchè tra tante cose ha scelto proprio la pasta?

R: Ho scelto il settore pasta perchè nel 2012 ho approfondito studi di essiccazione naturale di un prodotto. Mi affascinava la produzione di un pastificio con le sue caratteristiche e i buoni profumi della lavorazione.

  1. D: Ci racconti un pò come ha mosso i primi passi nel settore dell’imprenditoria.

R: Il primo passo è stato fatto quando ho comprato un impianto da oltre 104 tonnellate che, lavorando 8 ore al giorno produceva oltre 300 kg di pasta all’ora. Dopodichè sono stato eletto ‘Miglior Imprenditore dell’anno 2015’. Ho partecipato alla fiera internazionale Expo di Milano nello stesso anno e ho iniziato ad esportare a Dubai e in Francia. La mia azienda nel 2016 è stata premiata come ‘Migliore start up d’Italia’. Ho creato un progetto export Cina esportando ad Hong Kong, Pechino e Shangai. Ho vinto il premio ‘Primo tricolore’ insieme a due big imprenditori calabresi risultando uno dei giovani imprenditori piu’ importanti della stessa Calabria, mentre a gennaio di quest’anno  sono stato eletto vincitore del premio “Miglior imprenditore d’italia 2018”.

  1. D: Vista la sua giovane età, ha mai avuto paura di fare un passo cosi grande?

R: La mia giovane eta’ non mi ha mai fatto paura, ho iniziato nel settore dell’imprenditoria a soli 19 anni,forse è stato quello il successo, non mollare mai. Ogni giorno sono in prima linea, rappresento la mia azienda con ben 78 agenti di commercio ultra-cinquantenni e penso che la mia eta’ sia solo un numero,non ha mai rappresentato un ostacolo né un limite.

  1. D: Sappiamo che ha da poco conquistato il titolo e premio di ‘miglior giovane imprenditore d’Italia’. Racconti quali sono state le sue emozioni e come ha vissuto il prima e dopo premiazione.

R: Si ,nel gennaio 2018 sono stato insignito del prestigioso premio “Migliore Imprenditore d’italia 2018”.Beh una bella emozione e un vero orgoglio,ritrovarmi a 24 anni con un nome famoso in tutta Italia e all’estero,sapere che sono uno dei piu’ importanti imprenditori italiani mi fa pensare che nonostante la mia giovane eta’ ho già lavorato tanto e che  sto percorrendo la mia carriera imprenditoriale da grande professionista.

  1. D: Sei cresciuto e vivi in una terra bellissima ma che spesso viene abbandonata per via della sempre più frequente disoccupazione. Tu non hai mai pensato di intraprendere la tua carriera fuori e lasciare la Calabria?

R: Si,purtroppo è vero. Tanti giovani, al giorno d’oggi, abbandonano la nostra amata terra per andare alla ricerca di occupazione al nord o all’estero. Io  non ho mai pensato di andare via, ho iniziato il mio cammino da imprenditore in Calabria e voglio restarci, cercando, anche, di offrire maggior posti di lavoro e diventando,un giorno, una delle piu’ grosse realtà del sud Italia.

  1. D: In virtù del suo successo ha in mente nuovi progetti per incrementare la sua azienda? Pensa di ‘ingrandirsi’ anche a livello internazionale?

R: Si, la Stingi Group ha in cassetto tanti progetti : la costruzione di altre tre aziende in Calabria e di depositi tecnologici al nord. Vorremmo creare un deposito anche in America e in Cina.

  1. D: Avendo a che fare con tanti fornitori e altrettanti clienti, pensa di essere sempre in grado di garantire il massimo del servizio ad ognuno di essi?

R: In un’azienda, per essere sempre puntuali e precisi, c’è bisogno di milioni di fornitori. Il mio motto è quello di  offrire serietà e puntualità, dal piccolo market alla grande multinazionale. Ogni cliente, grande o piccolo che sia,  rappresenta una fortuna.

  1. D: Qual è la cosa che più ama del suo lavoro?

R: Cosa amo piu’ del mio lavoro? Scendere in campo e scherzare con i miei dipendenti, parlare con chiunque si trovi anche a km di distanza (per lavoro) facendogli, cosi, capire che l’azienda è sempre presente, come se fosse una grande famiglia e che ovunque si trovino , ‘Pasta Stingi’ è dalla loro parte.

  1. D: Come si vede tra 20 anni?

R: Tra 20 anni? Diciamo che mi sono giocato le migliori carte, forse anche troppo in fretta. Tra 20 anni mi auguro di essere, ancora, un umile imprenditore con la mia grande ed importante azienda e con tantissimi altri dipendenti. Vorrei poter  camminare con i miei figli, trasmettendo loro tutto l’amore e la passione per questo lavoro. Ma soprattutto l’umilta’ di stare accanto alla gente senza alcuna presunzione, trasmettere la voglia di continuare e di dare il massimo, la sensazione di ricordare ‘chi eravamo e chi siamo diventati’. 

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