Un’altra grande scoperta arriva dalla bellissima Calabria. Ha meno di 30 anni ed ha già le idee ben chiare su cosa fare del suo futuro. Diciamo che sta iniziando a disegnare, con chiari e nitidi colori, quello che sarà il suo avvenire. Pian piano e, con fare deciso e determinato, ha messo insieme i pezzi che compongono il suo sogno e sta cercando di metterlo in vista e farlo conoscere a più gente possibile. A tutto il mondo.
Il suo nome è Pasquale Giordano, vive in un paesino dell’hinterland crotonese, Mesoraca, e sogna di fare il regista. Anzi, possiamo dire che lo è già,infatti, ha diretto il suo primo vero film uscito e proiettato in provincia di Catanzaro in occasione della prima nazionale, lo scorso 24 febbraio. Prima di questo, altri due cortometraggi lo avevano visto, appunto, regista e protagonista indiscusso. ‘Un mondo migliore’ è il titolo che ha scelto di dare alla sua prima opera. Tratta di due ragazzi-amici cresciuti insieme che si ritrovano a prendere strade ben diverse. Uno si ritroverà a far parte della vita criminale, l’altro sarà suo ‘rivale’ in quanto poliziotto. La storia è raccontata in maniera chiara tanto da far uscire fuori, alla fine, l’amicizia vera. Quella che, nonostante tutto, ha sempre tenuto legati i due protagonisti.
Ci crede Pasquale, è un ragazzo sicuro e tenace e proprio grazie a queste sue innate qualità, ha iniziato a frequentare salotti importanti. Radio, tv, telegiornali e innumerevoli interviste lo hanno visto spesso protagonista nel raccontare le sue esperienze. I complimenti per la sua bravura giungono addirittura da oltreoceano. America, Uruguay. Tutti riconoscono il talento e lo elogiano e, cosi, il giovane calabrese ha scelto, con umiltà e profonda carica, di lasciarsi trascinare dalle emozioni. Dunque, il famoso ‘cassetto’ è stato aperto, quindi, non gli resta che coltivare e far fiorire il suo enorme prato di sogni e desideri.
In merito a ciò, Giordano, si è messo a completa disposizione per rispondere ad alcune domande.
D: È appena uscito ‘Un mondo migliore’, il film che lei stesso ha scritto e diretto. Ci racconti di cosa parla.
‘Un mondo migliore’ parla della storia di due ragazzi che si conoscono sin da piccoli e che, però, per varie situazioni le loro strade prendono vie diverse tanto da ritrovarsi l’uno contro l’altro.
D: Quando e in che modo ha scoperto la passione per il cinema?
La passione per il cinema l’ho scoperta sin da piccolo quando, ascoltando video-cassette con storielle e film vari, mi divertivo ad immaginare di poter dirigere, con gli attori, le scene che vedevo.
D: Nell’organizzazione del film è stato aiutato da qualcuno o ha preferito scegliere tutto in completa autonomia?
Sono stato aiutato da Pino Scordamaglia che mi ha dato una grandissima mano sulla fase tecnica. Per le attrezzature devo ringraziare, invece, l’accademia delle belle arti di Vibo Valentia.
D: Si è persino cimentato nel ruolo di attore, com’è recitare il copione che lei stesso ha scritto? Quale dei due ruoli preferisce?
Tra fare l’attore e fare il regista preferisco esercitare quella che è la mia grande passione, la regia. Quindi si, preferisco il ruolo di regista a quello dell’attore, anche se, devo ammettere che è stato comunque divertente recitare insieme ai miei attori.
D: Come regista ha ricevuto elogi dappertutto, è stato intervistato in radio e in tv. Quali emozioni si provano?
Beh, le emozioni sono davvero tante e poi pensare di essere ripagati per tutti i sacrifici fatti, questo porta grandi soddisfazioni.
D: Nonostante la sua giovane età ha deciso con determinazione di buttarsi a capofitto nel mondo del cinema. A cosa aspira? Quali sono i suoi obiettivi/progetti?
Il mio più grande obiettivo è quello di trasmettere tante belle emozioni, far provare ottime sensazioni e fare del bene. Progetti ne ho tanti e spero, pian piano e con l’aiuto di Dio, di realizzarli ad uno ad uno.
D: Essendo alle prime armi, al suo primo vero film, a chi ha chiesto consigli sul da farsi?
Devo dire che non ho chiesto niente a nessuno, ho scritto e diretto le scene secondo le mie idee ma con la collaborazione del direttore di fotografia e montaggio Pino Scordamaglia.
D: Il mondo del cinema è immenso e colmo di gente qualificata. Con chi vorrebbe, un giorno, poter collaborare? A quale grande attore o regista si ispira?
Il personaggio al quale mi ispiro è sicuramente il mitico regista Carlo Carlei.
D: Se dovesse, oggi, ringraziare una persona, chi ringrazierebbe? Chi ha creduto in lei sin dall’inizio?
Chi ha sempre creduto in me è ancora una volta lui, Pino Scordamaglia. E’ lui che ringrazio per tutta la collaborazione che ha messo a mia totale disposizione sin dal primo momento.
D: Nel 2030, fra 13 anni, come immagina il suo futuro professionale?
Non saprei. Mi piace vivere queste avventure cinematografiche passo dopo passo. Per il resto lascio tutto nelle mani di Dio..e quel che sarà, sarà!