BROTHER’S KEEPER di Ferit Karahan, vincitore del Premio FIPRESCI nella sezione Panorama e uno dei titoli di punta del festival, all’evento estivo della Berlinale (9 – 20 giugno 2021).
Di cosa parla Brother’s Keeper?
Yusuf e il suo migliore amico Memo sono alunni in un collegio per ragazzi curdi appartati sulle montagne dell’Anatolia. Quando Memo si ammala misteriosamente, Yusuf deve convincere le autorità repressive della scuola a chiedere aiuto prima che sia troppo tardi. Questo secondo lungometraggio del regista Ferit Karahan, ben avvolto e ben fotografato, scava in profonde questioni di repressione e controllo senza mai perdere di vista la sua toccante e intima storia di innocenza che si confronta con il potere. (Brother’s Keeper)
Il film
Il nostro eroe è l’undicenne Yusuf (Samet Y-ldız), che sta cercando di proteggere il suo timido e insicuro amico Mehmet (Nurullah Alaca), alias Memo, nell’ambiente spietato della scuola in cui tutti, compreso il preside, gli insegnanti e i bidelli, sono vittime di bullismo e stanno maltrattando gli altri.
I maltrattamenti
Dopo essere stato punito per indisciplina sotto la doccia essendo stato costretto a fare il bagno in acqua fredda mentre la temperatura fuori dalla scuola coperta di neve è di meno 35 gradi, Memo si ammala. Ma non ci sono infermiere o dottori in giro; la scuola ha solo un’aula malata, dove uno degli studenti più grandi distribuisce l’aspirina. Memo non risponde e Yusuf impiega un po’ di tempo per convincere uno degli insegnanti, Selim (Ekin Koç), a rendersi conto che il ragazzo ha davvero bisogno di aiuto. Ma a quel punto, la scuola è così nevicata che è impossibile partire in auto, e l’autista del furgone della scuola è via in missione per prendere il formaggio. (Brother’s Keeper)
L’aiuto
La copertura dei cellulari nella remota regione montana è scarsa e quando il preside (Mahir İpek) riesce finalmente a contattare i servizi di emergenza, tutte le ambulanze sono occupate. Inizia così un gioco di colpe tra il preside, gli insegnanti, i bidelli e gli studenti, intorno alla barella nella stanza scarsamente decorata dove giace Memo, privo di sensi.
Brother’s Keeper: Ferit Karahan
Il secondo lungometraggio del regista turco Ferit Karahan, Brother’s Keeper [+], è stato appena presentato in anteprima mondiale nella sezione Panorama della Berlinale. Ambientato in un collegio per ragazzi curdi nell’Anatolia orientale, esplora i temi della crudeltà e dell’autorità, ma in un modo che lo renderebbe più adatto a uno slot Generation, a condizione che il film sia effettivamente concepito in modo da prendere di mira un giovane pubblico. E sicuramente non si sente così. (Brother’s Keeper)