Britney Spears: una carriera gloriosa, ma che ha avuto un prezzo

Un'analisi della vita e carriera di Britney Spears: la grandissima ascesa e ciò che è accaduto dopo il 2007, un anno spartiacque per la cantante e ballerina.

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Britney Spears è sicuramente una delle popstar di maggior successo che abbiano mai messo piede nel mondo della musica. Diventata relativamente famosa già da ragazzina per via della partecipazione al programma televisivo “The Mickey Mouse Club”, Britney diviene una vera star planetaria già verso i 16-17 anni con il celebre singolo “…Baby One More Time”: un brano destinato ad essere ricordato per decenni, ma soprattutto a fare da preludio ad uno degli album di maggior successo di sempre ed a dare il via ad una carriera che in molti invidieranno.

Britney Spears nei primi anni era un fenomeno inarrestabile: circa 50 milioni di album venduti coi primi due dischi, numerosissimi singoli destinati a diventare dei tormentoni prima e dei cult dopo, una discreta versatilità 1999 al 2007 le ha permesso di fare pop classico, elettronica, pop-rock, dance-pop, urban-pop e svariati altri stili musicali. L’origine del successo esponenziale di Britney Spears è da riscontrarsi in vari fattori: un timbro riconoscibile, un grandissimo carisma che le permetteva di risultare sensuale ed attraente già prima di diventare provocante nel concreto, un talento incredibile per la danza che le ha permesso di mettere su performance memorabili e che ha compensato un’innegabile carenza a livello vocale.

Una carenza che è spesso sfociata nel playback, è vero, ma finché in questi frangenti l’artista eseguiva delle performance di danza di altissimo livello non c’era assolutamente nulla da recriminarle: ballare a certi livelli e cantare live nel contempo è impossibile quasi per tutti, ed il problema sussisteva al massimo in assenza di coreografie.

Il 2007: un anno spartiacque per la vita e la carriera di Britney Spears

Il gioco ha continuato ad andare bene finché, tuttavia, lo stress derivante dall’attenzione mediatica ed altri fattori privati hanno giocato un brutto scherzo a Britney Spears: un esaurimento nervoso accompagnato da problemi di droga, e da una lotta legale per mantenere il proprio diritto a fare da madre ai suoi figli, ha minato alla salute psichica della Spears ed ha trasformato completamente quell’animale da palcoscenico che eravamo abituati a vedere. Complice anche un incidente al ginocchio, avuto proprio nel periodo di massima resa delle sue doti di ballerina, Britney ha perso smalto e carisma ed ha iniziato ad eseguire performance che davvero non mostravano più un’unghia della sua vecchia grinta.

A questo, di lì a poco, ha fatto seguito l’ingresso in un loop musicale che l’ha portata sia ad un impegno vocale minimo anche in studio (cosa che in precedenza non era stata sempre vera, anzi) ed il rinchiudersi per un lungo tempo fra le braccia di un ventaglio di generi meno ampio di quello approfondito nella prima metà della sua carriera. Non che siano mancate le canzoni veramente belle ed i (pochi) video capaci di reggere il confronto con i vecchi, ma fatta eccezione di chi non voleva vedere una cosa è stata presto chiara a tutti: la Britney Spears che si aveva davanti non aveva più la voglia di un tempo di fare la popstar e la performer, o comunque per un motivo o per un altro, non poteva smettere di lavorare in un settore che comunque non le provocava più la soddisfazione di un tempo.

Conservatorship: un provvedimento attorno a cui ruota l’intera vita attuale della Spears

Secondo molti, l’unico motivo per cui Britney Spears continua a portare avanti la sua carriera è di natura legale. In seguito a tutti gli scandali del 2007, per poter ottenere il mantenimento dei suoi figli Britney ha dovuto accettare un compromesso a cui quasi nessuno si sottoporrebbe: far sì che suo padre potesse gestire la sua vita a tutti i livelli, come se fosse di nuovo minorenne. Quel provvedimento fu chiamato Conservatorship, è tuttora valido ed ha destato non poche polemiche: la madre di Britney, che ha divorziato da anni dal suo ex consorte, accusa l’uomo di aver fatto della Spears una sorta di banca personale, di costringerla ancora a lavorare per poterne semplicemente trarre un profitto. Le accuse hanno portato ad ulteriore battaglie legali volte a cancellare il provvedimento, ma ad oggi la situazione rimane identica.

Un altro indizio circa una situazione abbastanza disumana vissuta attualmente della Spears arriva dalla bocca di un addetto ai lavori, il celebre tempo fa David LaChapelle. L’artista ha pronunciato una dichiarazione non proprio rosea su un’impressione che aveva avuto della famiglia di Britney quando andò a scattare uno dei primi servizi fotografici della popstar presso la casa in cui la ragazza era cresciuta. Il commento avvenne in seguito alla pubblicazione online del video di “Make Me”, altra collaborazione fra i due artisti che in un primo momento era stata censurata per motivi mai chiariti.

L’unica direzione che mi ha dato per il video era quella di apparire dentro ad una gabbia. All’epoca non capivo il motivo e All’inizio ho immaginato di filmarla come una tigre, ma guardando indietro sembra che lei volesse comunicare che era in prigione. IO ED MEMBRI DEL MIO TEAM POTREMMO TUTTI DIRE CHE QUALCOSA NON ANDAVA.

A me sembra che queste cose siano state dei gridi disperati di aiuto. Conosco Britney da quando aveva 17 anni, Ho scattato la sua prima cover per Rolling stone, è stata scattata in Louisiana, nella sua casa di famiglia, un luogo pieno dei suoi trofei e traguardi. Potrei dire che anche allora c’era qualcosa che non andava.

NON RIFAREI Quel servizio fotografico adesso. Ero giovane e non mi rendevo conto di quello che stava accadendo. Ero eccitato all’idea di fare quel servizio, di prendere spunto dalla canzone e dal video di Baby One More Time. Guardandomi indietro è qualcosa che non rifarei, MA non avevo davvero idea DI COSA STESSE DAVVERO ACCADENDO. Sto parlando del servizio fotografico per Rolling Stone, DELla prima volta che io e Britney abbiamo lavorato insieme

Lo scatto più famoso fra quelli inclusi nel primo servizio fotografico di LaChapelle per Britney

Britney Spears: cosa prevede il futuro

Britney Spears è ancora un nome celeberrimo, che fattura tantissimo già solo con le riproduzioni in streaming su Spotify. Ma se ci sarà o no altra musica in un futuro prossimo è una domanda che, al momento, sembra portare ad una risposta negativa: non perché ci siano stati annunci ufficiali in questo senso, ma semplicemente perché molti fattori lasciano pensare che per il momento non ci sia intenzione di puntare su un altro album.

Britney in questi anni ha portato avanti residencies a Las Vegas e perfino un tour mondiale con ottimo successo, e per l’ultimo album “Glory” è tornata anche ad eseguire una promozione degna di nota e qualche performance televisiva buona dal punto di vista scenico, eppure quella che doveva essere la sua seconda residency a Las Vegas è stata cancellata di colpo per motivi ufficialmente legati alla salute di suo padre, ma sulla cui veridicità sono stati diffusi molti dubbi da parte dei tabloid. Proprio a questo stop inaspettato alla sua carriera di performer, del resto, hanno fatto seguito gli ultimi scontri legali: sembra che tutto ciò sia stato più legato a questo che ad altro.

La situazione, quindi, appare molto delicata: se le teorie della madre di Britney e di David LaChapelle sono vere, ci sono quindi delle persone che vogliono continuare a mungere Britney fino all’ultima goccia di latte. Dall’altro lato, però, l’intensificarsi della battaglia legale dall’altro lato potrebbe eventualmente spingere a rallentare sul proseguimento della sua carriera musicale, anche banalmente per evitare di concedere alla controparte dei chiodi su cui battere per portare avanti tali teorie.

Una cosa è certa: probabilmente per scoprire la verità su tutta questa storia dovremo aspettare che i due figli di Britney Spears siano entrambi maggiorenni: solo allora la conservatorship decadrà dal momento in cui non ci sarà più alcun minorenne potenzialmente dipendente da una persona potenzialmente instabile, e probabilmente solo allora Britney sarà libera di dare il suo punto di vista su tutto ciò.

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Anche il video di Everytime fu diretto da David Lachapelle

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