Borat e l’ironia che sbugiarda gli Stati Uniti

Le 4 domande in grado di spiegare il pensiero e l'idea politica alle spalle di Borat 2

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Borat

L’arrivo sugli schermi di tutto il mondo di Borat 2 ha suscitato scalpore. Nessuno si aspettava, in particolare in questo periodo, l’uscita di un sequel. Ma soprattutto di un sequel in grado di portare ancor più scompiglio e scalpore del primo film. Già nel 2004, le avventure dell’ improbabile giornalista kazako interpretato da Sacha Baron Cohen, non vennero viste di buon occhio da tutti. Una satira, secondo molti, troppo invasiva e pesante che porta spesso più che ad una risata ad un vero e proprio disagio emotivo. Stessa cosa è avvenuta con Borat 2, ma in maniera ancor più impegnativa.

Il film è una costante condanna alla società moderna americana, mettendone pubblicamente in piazza segreti, vizi e problemi. Un colpo violentissimo ad una comunità che ormai da anni non viene guidata in modo adeguato e dove prolifera ignoranza e sconsideratezza. L’ onda d’ urto del film è arrivata a colpire persino le alte cariche statunitensi che stanno cercando in tutti i modi di uscirne meno ammaccate possibili. Un film, anche se in maniera anticonvenzionale, può avere la capacità di portare alla luce segreti e vizi che da anni vengono insabbiati.

Borat e la figlia Tutar in una scena del film
Borat e la figlia Tutar in una scena del film

E’ tanta la confusione che causa un film di questo tipo con tanti temi, ma soprattutto tanti punti di vista. Cerchiamo di mettere un pò in ordine le cose.

Da questo momento AVVERTIMENTO SPOILER.

Cos’è il QAnon?

Circa a metà film diventa protagonista una teoria complottista che da ormai 4 anni imperversa negli Stati Uniti. Durante la ricerca della figlia, Borat si imbatte in due adepti (non si sa se veri o finti) che spiegano al protagonista la vera storia di questa teoria. Secondo quanto raccontato dai due uomini, alle spalle di tutto ciò ci sarebbe un grande complotto che vede protagonisti Bill e Hilary Clinton. Questi ultimi, secondo la teoria, sarebbero a capo di un giro di pedofilia a livello mondiale e praticherebbero satanismo.

Le origini del complotto risalgono al 2017, quando un utente anonimo chiamato Q, ha cominciato a diffondere informazioni riguardo delle operazioni del governo per smantellare il Deep State. Donald Trump, per i fanatici di questa teoria è un vero e proprio salvatore. Il movimento vanta numerosissimi seguaci, tutti appartenenti al partito Repubblicano, che a quanto pare è il primo ad aver diffuso questa assurda teoria.

Tutar: perchè proprio ora?

In un mondo in cui il femminismo ha perso totalmente il suo valore a favore di pagine social di scarsa qualità e un attivismo che non ha vere fondamenta, si sentiva quasi il bisogno di un personaggio come Tutar. Una donna che si rende conto, da sola e grazie alla propria intelligenza di esser sempre stata vittima di una bugia. Una donna che sceglie. Anche se in maniera satirica ed anticonvenzionale Tutar diventa simbolo della crescita femminile e della voglia di indipendenza delle donne. Così come lei, anche Borat riesce a cambiare il proprio atteggiamento nei riguardi delle donne, ammettendo l’affetto verso la figlia e cercando in tutti i modi di proteggerla.

Borat: Il modo di fare satira di Sacha Baron Cohen continua a funzionare?

Quello portato dall’attore inglese è un modo di fare satira che probabilmente non invecchierà mai. Una satira basata sullo studio e una conoscenza sociale, superiore alla norma. Tutti i suoi personaggi sono la rappresentazione estrema di ogni difetto umano. C’è Borat con i suoi atteggiamenti razzisti, antisemiti e misogini. C’è Bruno, l’eccentrico e infantile giornalista di moda. Ali G, parodia del classico gangster rapper americano. La sua satira ha la capacità di colpire con talmente tanta violenza da convincere il pubblico a rifletterci. E’ una comicità autoriale che provoca una riflessione quasi immediata. Esistono davvero persone con queste convinzioni? A quanto pare si e Cohen con le sue capacità di autore comico e di attore, le ridicolizza tutte.


Borat 2 e il glorioso ritorno della satira firmata Sacha Baron Cohen


Borat:Perchè proprio in questo momento?

Il primo film di Borat, fu un vero successo. Diventato in brevissimo tempo un cult, per tanti anni il pubblico ha voluto un sequel. Ma proprio nel momento in cui le acque sembravano essersi calmate, Amazon Prime, durante una pandemia mondiale, ma soprattutto alla fine del primo mandato presidenziale di Donald Trump, produce un film di questo tipo. Il momento era quello giusto. Il momento per far capire alle persone che è arrivato il tempo di cambiare, ma soprattutto di guardarsi intorno. Colpendo la classe politica americana (soprattutto i repubblicani), Borat 2 diventa quasi un manifesto per quella parte di Stati Uniti che ha bisogno che le cose cambino. E’ come se gli americani avessero sempre avuto bisogno, senza saperlo, di un film di questo tipo. Un film che testimoniasse quanta credibilità la società statunitense ha perso negli ultimi 4 anni.

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