Bollaín, Almodóvar, o De la Iglesia: registi spagnoli a confronto

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Bollaín, Almodóvar, o De la Iglesia:dopo un anno senza colpi clamorosi, con poche anteprime importanti e con le solite eccezioni del blockbuster estivo, l’autunno riserva molte sorprese e promette un menu vario e potente di film spagnoli nelle sale. Festival come quelli di Venezia, San Sebastián e Sitges proporranno in anteprima alcuni dei film più attesi dell’anno i cui titoli vale la pena ricordare per aprire bocca.

Almodóvar: Quale film vedremo in concorso a Venezia?

Solo poche settimane fa la Mostra del Cinema di Venezia ha svelato il film che aprirà il concorso: Parallel Mothers, il nuovo film di Pedro Almodóvar, che concorrerà nella Selezione Ufficiale accanto a opere di registi come Michel Franco, Pablo Larraín, Gastón Duprat e Paolo Sorrentino.

Festival di San Sebastián

Allo stesso modo, venerdì scorso, l’organizzazione del Festival di San Sebastián ha annunciato i titoli spagnoli che parteciperanno alla sua Sezione Ufficiale, tra cui nomi di registi come quelli di Icíar Bollaín, Paco Plaza, Fernando León de Aranoa o Jonás Trueba, i cui film arriverà nell’ultima parte dell’anno. Su Vozpópuli abbiamo preparato una lista con alcune delle scommesse più interessanti.

Almodóvar: Parallel Mothers

Pedro Almodóvar torna nella mischia due anni dopo aver distribuito Dolore e gloria con Parallel Mothers, un dramma con Penelope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde e Aitana Sánchez Gijón che uscirà nelle sale il 10 settembre, appena un giorno prima della fine della Mostra del Cinema di Venezia, dove aspira al Leone d’Oro.Il film racconta la storia di due donne incinte che coincidono nella stanza d’ospedale dove stanno per partorire, anche se in circostanze molto diverse. Mentre uno di loro non ha rimpianti, il secondo si sente spaventato e traumatizzato.

Bollaín: Maixabel

Icíar Bollaín scava in un terreno delicato nel suo nuovo film e affronta la storia di Maixabel Lasa, vedova del politico basco assassinato dall’ETA Juan María Jáuregui, e una delle prime vittime ad accettare di intervistare gli assassini di suo marito in carcere, nell’ambito di gli incontri riparativi promossi nel 2011 dalla cosiddetta ‘Vía Nanclares’. Il film, interpretato da Blanca Portillo e Luis Tosar, concorrerà per la Conchiglia d’Oro al Festival di San Sebastián e la sua prima nelle sale è prevista per il 24 settembre. (Bollaín)

Le leggi del confine

Il film di chiusura del Festival di San Sebastián è un omaggio al cinema quinqui reso popolare da registi come Eloy De la Iglesia, José Antonio de la Loma e Carlos Saura. Le leggi del confine, diretto da Daniel Monzón, uscirà nelle sale in autunno, anche se finora non c’è una data definitiva. In questo film, lo spettatore si sposterà nell’estate del 1978 con Nacho Cañas, uno studente introverso di 17 anni che un’estate incontra due criminali della Chinatown di Gerona, dove risiede. Con loro vivrà una carriera inarrestabile di rapine e rapine che gli cambieranno la vita.

Quién lo impide

L’anno scorso la stampa francese ha esaltato il film spagnolo Virgen de Agosto, di Jonás Trueba, regista che raccoglie più elogi nel paese vicino che nella sua terra. Ora torna a San Sebastián con Quién lo impide, versione cinematografica di un progetto che mira a cambiare la percezione dello spettatore dell’adolescenza e della giovinezza, e per il quale non esiste ancora una data di uscita.

La Abuela

Il cinema di Paco Plaza promette sempre brividi e questa volta non sarà diverso. La nonna, che gareggerà a San Sebastián, racconta l’incubo di una giovane donna che abbandona temporaneamente il lavoro di modella a Parigi per trovare una badante per la nonna, che l’ha allevata come una figlia alla morte dei suoi genitori. Il film arriverà nelle sale il 22 ottobre.


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