Va in onda a partire da oggi “Boez – Andiamo Via”, una nuova docu-serie prodotta dalla RAI che documenta un esperimento sociale attuato negli scorsi mesi. I protagonisti di questo lavoro sono dei ragazzi che hanno ricevuto delle condanne per vari reati e che, attraverso un’idea che ha già dimostrato la sua efficacia all’estero in quanto già sperimentata da altri paesi, sono stati inseriti in un progetto volto a trasmettere loro valori ed idee positivi che siano in grado di far diminuire le probabilità di recidiva.
Il progetto consiste nell’affrontare un cammino (una sorta di pellegrinaggio) in squadra, accompagnati chiaramente da tutor: un’esperienza che forma, istruisce ed è in grado di creare un senso di comunità tale da colmare molte delle mancanze che hanno portato a comportamenti scorretti. Non tutti i ragazzi sono stati condannati ad una pena carceraria: fra i protagonisti figurano anche persone condannate ad esempio a svolgere lavori socialmente utili come Kekko; non mancano però persone che hanno ricevuto negli anni delle condanne detentive a tutti gli effetti, come ad esempio Omar.
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Il cammino documentato in “Boez – Andiamo Via” parte dal Colosseo (quindi da Roma) e porta fino a Santa Maria Di Leuca, paese in provincia di Lecce che segna l’ultimo punto di terraferma in Puglia prima del mare che separa L’Italia dall’Albania. I ragazzi hanno percorso 20Km al giorno e sono stati documentati nella loro routine e maturazione psicologica. Questa la dichiarazione di Eleonora Andreatta, direttrice di RAI Fiction:
Boez – Andiamo via è una di quelle esperienze che danno un senso profondo al nostro lavoro e che Rai Fiction ha costruito in sintonia con l’attenzione alla realtà che caratterizza la programmazione di Rai3. è una serie-documentario che riduce al minimo la mediazione spettacolare e narrativa e mette al centro una sfida che riguarda la condizione di chi è detenuto e chi sconta una pena alternativa. Abbiamo messo insieme sei giovani in regime di detenzione, interna o esterna, per i crimini commessi, tutti sulla soglia che può decidere di un destino e aprirlo alla libertà e alla consapevolezza di ciascuno.
Boez è stata per loro un’occasione, li ha messi di fronte alla possibilità di abbandonare la reclusione e uscire, provarsi, guardare in faccia se stessi e gli altri, confrontarsi, dialogare e riconoscersi lungo il cammino della via Francigena, strada dei pellegrini e qui strada verso la speranza di poter ricominciare una nuova vita. Ogni nostra preoccupazione è stata volta a eliminare qualunque rischio di spettacolo o di drammatizzazione esterna perché abbiamo sentito tutta la responsabilità etica che comporta il confine tra la realtà e la messa in scena. E voglio sottolineare come Boez – Andiamo via ci ricordi quanto il senso della fiction sia legato anche alla rete di relazioni con la società e le istituzioni. In questo caso, essenziale è stata la collaborazione con il Ministero di Giustizia che ha condiviso il progetto e ha predisposto le condizioni per cui il cammino dei sei pellegrini si realizzasse. Così come non posso non ringraziare la Stemal di Donatella Palermo
Il progetto aveva avuto un’illustre premier nel corso del Giffoni Film Festival, alla presenza del ministro Bonafede. La docu-serie si dividerà in 10 puntate, che terranno compagnia al pubblico di RAI 3 subito dopo il TG della sera per 2 settimane.