Berlino 2020: è il giorno di Minamata, tutti pazzi per Johnny Depp

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Forse è il giorno più atteso, almeno per i fan Johnny Depp, si è presentato alla Berlinale per presentare Minamata, diretto da Andrew Levitas ed è basato sull’omonimo libro degli autori Aileen Mioko Smith ed Eugene Smith. La pellicola racconta la storia di un fotografo di guerra (Johnny Depp), che si trova, incaricato dalla rivista Life, a testimoniare con le sue foto le atroci conseguenze dell’avvelenamento da mercurio, rilasciato da una locale industria chimica, di un villaggio di pescatori in Giappone. Il film è stato accolto con entusiasmo dagli addetti ai lavori, che hanno lungamente applaudito. Depp è arrivato con circa 40 minuti di ritardo. I fan e i giornalisti lo aspettavano con grande ansia, e il suo arrivo, in un’area photocall strapiena e fan che urlavano speravando in un selfie o autografo dal loro attore preferito. Depp, suo malgrado , è un icona mondiale, lo abbiamo incontrato più volte, e non importa che il film fosse un successo o no, ma lui smuove le masse , può essere esempio di stile o vestito in maniera trasandata ma i fan lo amano e lo aspettano a volte anche per giorni. E oggi non ha deluso, Urla e flash oggi erano solo per lui. Parlando del suo ruolo ha detto «Sono rimasto estremamente affascinato dalla figura di Eugene Smith – racconta Johnny Depp alla Berlinale – dalle foto da lui scattate e da quello che ha vissuto e sacrificato in nome di una causa. Ha fatto un lavoro monumentale per Minamata e per il mondo intero. Quando ho scoperto dell’esistenza di questa malattia sono rimasto scioccato, è davvero difficile credere che sia avvenuto qualcosa del genere, che i responsabili sapessero cosa stava accadendo alla popolazione, quotidianamente avvelenata dal mercurio. Posso solo immaginare quello che questa gente ha vissuto».

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