L’ultima (grande) serie Netflix di questi giorni è The Gift, alias Atiye. Non è un lavoro accogliente, che fonde drammi familiari con enigmatico mistero simbolico e vanta un ritmo a volte glaciale.
Atiye è comunque una serie definibile drammatica con 8 episodi che durano circa 45 minuti circa, non è nemmeno uno spettacolo particolarmente difficile con cui passare alcune sere.
Il protagonista è Atiye (Beren Saat), un pittore di Istanbul; i simboli che imbratta nel suo appartamento corrispondono a quelli di una scoperta archeologica. Si ritrova coinvolta in un mistero che sarà la principale attrazione per coloro che vogliono perseverare con questa serie.
Atiye è una serie drammatica misteriosa che fa un buon lavoro per trattenerti nella storia. Con un sacco di domande sparse in tutte le puntate, Atiye spesso sacrifica le risposte a favore del dramma familiare che oscura alcuni degli intrighi della prima stagione, che è un po ‘deludente. Nonostante ciò, Atiye fa bene a rispondere ad alcune delle domande più urgenti che incombono su questa serie durante il finale, ma lascia anche un sacco di enigmi irrisolti, creando a volte un po’ di conflitto.
Esteticamente, lo spettacolo sembra piuttosto buono e alcuni delle ampie scene girate in esterna e del paesaggio sono davvero belle. La cinematografia in generale mantiene le cose in movimento a una buona velocità, ma alcuni degli elementi di flashback, non preannunciati, creano un po’ di stonature.
Le riprese interne non sono poi così interessanti, mentre vedere albe e tramonti in queste aree è la ciliegina sulla torta e mantiene le cose visivamente accattivanti quando la storia prende un po ‘una deviazione lenta e noiosa.