Asimmetria: film regista serba Maša Nešković su Nexo+

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asimmetria

Asimmetria, un nuovo titolo, enigmatico, d’autore, arricchisce il catalogo cinematografico di Nexo+:un film su tre storie di separazione, amicizie, amori, addii nella Belgrado contemporanea diretto dalla regista serba Maša Nešković.

Quando uscirà Asimmetria?

Il 16 aprile, arriverà in anteprima esclusiva in streaming su Nexo+

Asimmetria-Di cosa parla il film?

Accolto con entusiasmo al Trieste Film Festival, Asimmetria è il primo lungometraggio della Nešković e racconta tre storie di separazione, amicizie, amori, addii. Tre racconti che, in fondo, raccontano una stessa storia. Una ragazza e un ragazzo trascorrono insieme gli ultimi giorni della loro spensierata pausa estiva, mentre si avvicina il giorno in cui la ragazza dovrà lasciare il paese per sempre. Una giovane donna e un giovane si incontrano ascoltandosi attraverso le pareti di un vecchio edificio. Si legano rapidamente e si buttano in una appassionata relazione amorosa. Mentre esplora con lui la città che aveva lasciato da bambina, la giovane inspiegabilmente sente di averlo già incontrato prima. Una donna e un uomo si separano dopo 20 anni di matrimonio. Ognuno cerca di trovare un posto tutto suo, ma c’è qualcosa che impedisce loro di andare avanti. L’estate è calda, le strade di Belgrado si riempiono delle storie vuote di queste coppie che si intrecciano in modo quasi casuale. Mentre la narrazione si svolge, emerge il quadro più ampio di una sola coppia – una coppia in tre fasi chiave della propria vita.

Cast

Il film è scritto dalla stessa Maša Nešković con Vladimir Arsenijević e Staša Bajac ed il numeroso cast comprende Daria Lorenci Flatz, Uliks Fehmiu, Mira Janjetović, Mladen Sovilj, LolaVitasović, Mateja Poljčić, Dubravka Kovjanić, Milica Stefanović, Tamara Krcunović, Ljubomir Bandović.

Ines Vasiljevic

Ines Vasiljevic: “Ho deciso di produrre il film di Maša Nešković perché da anni stavo cercando una storia che raccontasse la mia Belgrado, una Belgrado intima e urbana, fuori dalla narrazione comune fatta di guerra, fatalismi o mitologie rurali. Allo stesso tempo desideravo produrre l’opera di una voce giovane e femminile, proprio per uscire dalla logica del maschilismo belligerante che domina in quasi tutta la produzione post jugoslava. E Asimmetria è tutto questo”.

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