Si tiene, in presenza alla Casa del Cinema di Roma l’8 e 9 aprile e in streaming su MyMovies dal 14 al 17 aprile 2022 la sesta edizione dell’Aqua Film Festival, rassegna internazionale per lavori dedicati al tema dell’acqua.
L’ingresso al festival è libero?
Il festival, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, vuole rappresentare, con lo strumento cinematografico e di documentazione, lo straordinario mondo dell’acqua nei suoi diversi valori, bellezza e per stimolare una maggiore consapevolezza, scoprendo anche nuovi talenti cinematografici nel campo dell’audiovisivo.
Il programma
In programma Corti (massimo 25 minuti) e Cortini (massimo 3 minuti) provenienti da tutto il mondo per raccontare l’acqua in tutte le sue forme. In programma fiction e documentari, videoclip e anche video-ricette.
Le opere
Quasi cinquanta i lavori in concorso, su più di trecento arrivati al festival: oltre a registi italiani, figurano opere di provenienti da Turchia, Paraguay, Spagna e Ungheria, per citarne alcuni.
La giuria
A giudicare i lavori, una prestigiosa la giuria formata da Remo Girone (Presidente di Giuria), Regina Orioli, Andrea Roncato, e ancora, Michela Andreozzi, Luca Manfredi, Jessica Zufferli, Alexandra Celi, Roberto Girometti e Federica Xotti.
Apertura
Il festival si apre con Gente del Po, il primo film documentario (7 minuti) di Michelangelo Antonioni (girato nel 1943 e uscito nel 1947), che racconta le fatiche quotidiane e la vita rassegnata dei pescatori sulle rive del Po.
AQUA FILM FESTIVAL: Pippo Cappellano
Al festival sarà presente anche il regista Pippo Cappellano, che presenterà due suoi documentari dedicati all’acqua: ‘Gym Nuoto‘ con la direttrice del festival, Eleonora Vallone e ‘Gli squali dell’isola di Cocos‘, un film che è un grido di allarme per questa isola al largo del Costa Rica.
Anteprima mondiale
Tra i lavori in concorso, Y (Water In Guarani), di Cris Arana, dal Paraguay, in anteprima mondiale, è infatti, la storia diBasilio, abituato alla mancanza d’acqua, all’abuso dell’autorità, alla sofferenza e alla solitudine che la corruzione genera.