Anne Frank: cartoon sul suo diario presentato a Cannes

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Anne Frank

Il regista premio Oscar Ari Folman ha presentano fuori concorso a Cannes un nuovo cartoon su Anne Frank e l’Olocausto. La produzione, dal titolo “Where Is Anne Frank”, mira a preservare la memoria delle persecuzioni della Seconda guerra mondiale nelle future generazioni. Nel far ciò, la presenta mediante un approccio nuovo, come appunto lo è un’animazione. Protagonista della storia è Kitty, il famoso diario di Anne, che ripercorre i luoghi più significativi della ragazza ad Amsterdam e incontra dei rifugiati a rischio esplusione.

Presentato fuori concorso a Cannes un cartoon su Anne Frank

È in arrivo un cartoon sulla storia di Anne Frank e il suo diario. Il film d’animazione, che combina la storia del famoso diario con l’Olocausto e la generazione della seconda guerra mondiale, mira ad avere successo in un pubblico di giovani e attivisti odierni. La presentazione di “Where Is Anne Frank” è portata fuori concorso a Cannes dal regista israeliano Ari Folman, premio Oscar per “Valzer con Bashir”. Folman ha affermato di aver deciso di portare all’attenzione questo cartoon come omaggio ai suoi genitori “sopravvissuti all’Olocausto, deportati ad Auschwitz nei giorni in cui la famiglia di Anne Frank entrava nel campo di Bergen-Belsen”.

Da bambino ho sentito tante storie da loro, storie che non avrei mai voluto sentire, troppo piccolo per ascoltarle. Quello che credo sia la forza del diario e la ragione del suo successo tra i più giovani è che in questo libro non c’è violenza, non c’è orrore ma l’intimità di una ragazza e la sua crescita”, ha detto Folman.

Il cartoon rappresenta un modo per preservare la memoria dei sopravvissuti all’Olocausto

Il produttore Jani Thitges ha spiegato che la decisione di trasformare il diario in un’affermazione importante dal punto di vista politico è dovuta al fatto che ciò che conta davvero nel libro è il suo significato, e il messaggio che può avere anche oggi. Il regista ha dichiarato che bisogna impedire che la memoria di quanto è accaduto durante l’Olocausto non venga dimenticata quando i testimoni non ci saranno più. Portare avanti progetti di questo tipo è un primo passo per preservare la memoria di questi testimoni. “Alcuni anni fa in un documentario ho visto un anziano polacco che diceva: ‘Quando tutti noi sopravvissuti saremo morti il racconto di quello che è accaduto immediatamente sembrerà venire come da n satellite lontano.’ Dobbiamo trovare un modo perché questo non accada”, ha detto.

Di cosa tratta il film d’animazione è qual è il suo scopo?

La produzione del cartoon è il risultato della collaborazione della regia con la fondazione Anne Frank di Basilea. L’idea alla base del film di animazione è che ci sia una nuova generazione in grado di avvicinarsi ad Anne Frank in modo differente, e che grazie al film si avvicini al famoso diario. La protagonista della storia non è pertanto Anne, bensì Kitty, il suo diario. Quest’ultimo, con tutte le testimonianze raccolte, la vita e le emozioni di Anne, è in grado di raccontare una storia a sé. Per questo nel film Kitty è una ragazzina che prende vita uscita dalla casa di Amsterdam dove è realmente vissuta Anne, e che adesso è un museo molto visitato. Da qui Kitty esplora la città olandese, dalla scuola di Anne alla sua biblioteca.

Sulla strada incontrerà giovani rifugiati e cittadini sotto minaccia di espulsione, come Awa, una ragazzina fuggita dal Mali in guerra. Il regista ha spiegato che non vi è alcuna intenzione di paragonare la realtà dell’Olocausto con quella di molti rifugiati. Tuttavia, quello che mira a risultare efficace è l’eredità del messaggio di Anne di generazione in generazione, attraverso Kitty e poi, nel caso specifico del cartoon, di Awa. Insomma, si tratta di una produzione che mira a far conoscere il dramma dell’Olocausto ai più giovani, il cui principale scopo rimane quello di trasmettere la memoria di generazione in generazione attraverso un approccio nuovo.


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